Anteprima

Styx: Master of Shadows

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Avete duecento anni. Siete piccoli, un po’ goffi e pesantemente discriminati. Sono infatti secoli che gli esseri umani dominano sulla vostra specie, e quello appena compiuto è solo l’ennesimo passo mosso a vostro sfavore: l’albero di ambra è stato messo al sicuro, protetto dall’imponente torre di Akenash, eretta per impedirvi di raggiungerlo e di sfruttare i poteri da essa concessi. Non potete ovviamente accettare l’ennesimo affronto che gli umani hanno messo in atto contro di voi, e siete pronti a lanciare il vostro guanto di sfida: vi chiamate Styx, siete un goblin, ed arriverete all’albero dell’ambra. Che gli uomini lo vogliano o no.

Il Signore delle Ombre
Il modo migliore per farsi largo nei cento piani della torre di Akenash è agire nell’ombra: così, Styx: Master of Shadows si snoda come un dark fantasy nel quale sono le meccaniche stealth a farla da padrone. Una volta preso il controllo del goblin – che i giocatori riconosceranno essere il co-protagonista di Of Orcs and Men – vi troverete al centro di ambientazioni estremamente ampie, che favoriscono un approccio libero e simil open-wold, nel quale sarete voi a decidere qual è il miglior percorso da seguire per arrivare al vostro obiettivo. È interessante notare che le aree sono state sviluppate in egual maniera sia in orizzontale che in verticale, con Styx che potrà arrampicarsi agevolmente su qualsiasi tipo di sporgenza per scoprire se, piuttosto che di fronte o dietro, la via migliore non sia posta sopra o sotto di lui.
Di volta in volta, ogni ambientazione avrà un punto da raggiungere, indicato da un’apposita freccia, arrivati al quale potrete proseguire il vostro cammino in una nuova area. Il percorso sarà reso però difficoltoso dalle sentinelle nemiche, impegnate a pattugliare con zelo – e spesso in coppia – ogni camminamento ed ogni possibile passaggio. I developer hanno già anticipato che le ronde delle guardie saranno generate casualmente, consentendo così al giocatore di affrontare sfide sempre diverse e di ragionare per trovare di volta in volta l’approccio più adatto alla situazione.
Le possibilità di Styx sono numerose e, ad una prima vista, ci sono parse decisamente accattivanti: tanto per fare un esempio, il goblin potrà modificare le ambientazioni a suo vantaggio, spegnendo magari le torce in maniera tale da impedire ai nemici di vederlo. Sarà però bene prestare anche attenzione ai rumori, considerando che urtare un oggetto mentre vi muovete nell’ombra potrebbe farlo cadere, ed attirare sentinelle indesiderate. Tuttavia, quegli stessi oggetti possono rivelarsi anche dei preziosi nascondigli, dal momento che Styx potrà acquattarsi dentro un baule o un’anfora per nascondersi da occhi indiscreti ed attendere che le guardie lo oltrepassino. La componente stealth del titolo Cyanide Studios punta forte sull’intelligenza e lo spirito di osservazione del giocatore: stando abbastanza attenti sarà infatti possibile notare quali sono i gesti consueti delle sentinelle e sfruttarli a proprio favore, magari avvelenando l’acqua che sono soliti bere o dando loro una spintarella quando si avvicinano ad una sporgenza della torre per orinare.
Uccidere per non essere ucciso, ma con stile
A riprova della grande libertà decisionale che Styx vuole concedere ai suoi giocatori, potrete anche scegliere tra un approccio letale ed uno non letale: raggiungendo un nemico alle spalle, avrete innanzitutto la possibilità di derubarlo per ottenere qualche oggetto utile, e dovrete poi valutare se è il caso o meno di ucciderlo. La biforcazione tra morte o vita è seguita, in caso scegliate la prima, subito da un’altra: uccidere rapidamente o furtivamente. Nel primo caso, eliminerete il nemico nel minor tempo possibile, mentre nel secondo caso impedirete alla vittima di fare rumore, ma ci impiegherete di più. Qualsiasi delle due opzioni scegliate, l’omicidio del nemico comporta tutta la scomodità data da un cadavere, che dovrete disturbarvi ad occultare se non volete che venga ritrovato dai suoi compagni. Anche in questo caso, manco a dirlo, le opzioni sono molteplici: potete ad esempio caricarlo in spalla e gettarlo dentro un baule, o utilizzare la vostra fiala di acido per farlo sparire per sempre in modo non proprio ortodosso. Ci saranno anche dei casi in cui l’omicidio sarà in maniera evidente la via più breve per aprirvi un passaggio tra la sorveglianza nemica: Styx potrà così utilizzare i suoi coltelli da lancio per abbattere gli avversari e, un po’ come in Assassin’s Creed, avrà anche la possibilità di balzare fuori dai nascondigli, magari lanciandosi dall’alto, per piombare sui malcapitati ed accoltellarli.
Oltre alle sue doti all’arma bianca, però, ci sono delle ulteriori abilità che rendono letale il goblin: insieme a quella vitale, infatti, vedremo su schermo la barra dell’ambra, che potrà essere consumata utilizzando le capacità speciali del nostro guerriero. Una vi consentirà, ad esempio, di vedere la posizione dei nemici anche attraverso le pareti, mentre un’altra evidenzierà tutti i nascondigli che potrete sfruttare a vostro vantaggio, ed un’altra ancora permetterà di diventare invisibili per qualche secondo. La più interessante è però quella che consente a Styx di creare un suo clone, del quale prenderete il controllo: le possibilità che si snodano con la creazione del vostro alter ego sono tutte molto interessanti, ed utilizzarle con ingegno consentirà di venire fuori anche dalle situazioni all’apparenza più sfavorevoli. Per fare degli esempi, il clone potrà attirare un nemico allo scoperto, facendogli abbandonare la sua area di ronda, e potrà anche nascondersi nell’ombra in attesa del suo passaggio per eliminarlo appena sarà a tiro. Meglio ancora, potrete sfruttare la creatura sotto il vostro controllo per lanciare un’aggressione ad una sentinella, che sarà così impegnata a tentare di staccarsi il clone di dosso, e che potrete uccidere senza nessuna difficoltà. Se preferite, inoltre, potrete usare la creatura anche solo per eseguire una ricognizione nell’area nella quale intendete avventurarvi, apprendendo così la posizione dei nemici e quale potrebbe essere il percorso più sicuro da seguire.
Procedere nelle scorribande furtive consentirà poi a Styx di accumulare dei punti esperienza, che sarà possibile spendere per migliorare le sue capacità, con dinamiche sicuramente consone ad un gioco di ruolo. Al momento, i developer hanno parlato di sette diversi alberi di talenti, ancora non meglio dettagliati, ognuno dotato di quattro abilità da apprendere.

– Approccio stealth libero e aperto a più possibilità

– Ambientazioni ampie, sviluppate in orizzontale e verticale

– Interessante utilizzo delle abilità

Le idee alla base di Styx: Master of Shadows riescono a risultare attraenti sia per gli appassionati dei fantasy ruolistici che per quelli degli stealth game: il sistema delle abilità è sicuramente ben studiato, e dovrebbe aggiungere stimoli e profondità ad un gameplay che fa delle enormi aree esplorabili il suo fiore all’occhiello – anche graficamente. La possibilità di optare per un approccio orizzontale o verticale e di decidere se mietere o meno delle vittime vi consentirà di dare sfogo al vostro personale stile di gioco, in un gameplay che promette meccaniche accattivanti e che, se ben combinate, daranno delle soddisfazioni.

Styx: Master of Shadows arriverà su PC, PlayStation 4 e Xbox One già nel corso di quest’anno, e non sarà quindi necessario attendere a lungo per scoprire se i developer renderanno realtà tutte queste interessanti premesse.