Recensione

Star Wars Battlefront 2 Recensione

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a cura di Matteo Bussani

Informazioni sul prodotto

Immagine di Star Wars Battlefront II
Star Wars Battlefront II
  • Sviluppatore: DICE
  • Produttore: EA
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Sparatutto
  • Data di uscita: 17 novembre 2017

Siamo infine arrivati all’ultimo appuntamento della nostra recensione di Star Wars Battlefront II. Finora vi abbiamo raccontato la longeva esperienza con il multiplayer del gioco, provato in anteprima grazie alla review session in terra svedese ma ora, una volta in possesso del codice completo, possiamo estendere l’analisi alla campagna e alle prospettive del titolo di DICE e Criterion, concludendo con il voto tanto amato dal pubblico.

La campagna di Star Wars Battlefront II ci aveva stuzzicato sin dalla prova di Madrid, principalmente per due motivi: il ribaltamento del punto di vista narrativo e l’appartenenza alla saga canonica rappresentata dai film. I panni che interpretiamo sono infatti quelli di Iden Versio, comandante delle forzi speciali dell’Impero chiamate Inferno Squad, nonchè figlia dell’ammiraglio Garrick Versio, in carica dopo la morte dell’Imperatore avvenuta durante la sconfitta della seconda Morte Nera. 
Prenderemo le sue parti durante il tentativo di sortita dei Ribelli nelle adiacenze di Endor, con l’obiettivo di recuperare un codice imperiale necessario perchè l’imboscata sulla luna del pianeta per disattivare gli scudi di sicurezza possa avere effetto. In realtà ciò non è abbastanza per fermare la vittoria della ribellione, e il nostro approdo su Endor diventa il pretesto per farci assistere da un punto sicuro all’esplosione della stazione spaziale. Ciò scatena nella protagonista un sentimento di vendetta che l’accompagnerà negli eventi che la coinvolgeranno da qui in poi.
Non ci addentreremo oltre nelle premesse, perchè perdersi nei dettagli sul futuro di Iden, e dei suoi sottoposti all’interno dell’Inferno Squad, ci farebbe cadere in spoiler che, considerate le sole cinque ore necessarie per il completamento dell’avventura, sarebbero davvero poco gradevoli. 

In una Galassia lontana lontana

In generale possiamo dire che il viaggio tra le ambientazioni di Star Wars, agevolato dall’incontro con tanti membri della saga anche sotto forma di cambio di prospettiva, ci ha in larga parte convinto. Quanto visto finora, ci ha portato a una maggiore comprensione di alcuni punti nevralgici che intercorrono tra il sesto e il sesto episodio, senza però analizzarli nel dettaglio e lasciando ampio spazio all’immaginazione e a un eventuale lavoro rielaborativo, che potremo ritrovare in altre sedi.
Alcune situazioni sono sicuramente più riuscite di altre ma il livello medio, aiutato da una sceneggiatura nei momenti d’azione incalzante e d’impatto, è sicuramente alto. Non è mancato un pizzico di delusione nel vedere un’eccessiva banalizzazione dello sviluppo di alcuni personaggi, che avrebbe invece beneficiato di qualche capitolo in più, rispetto ai tredici attuali riservati alla campagna, per trovare una maggiore completezza. Per fortuna sappiamo che la prima season di contenuti disponibile a partire dal 5 dicembre sarà gratuita e amplierà l’intreccio narrativo con nuove parti, lasciandoci anche un po’ di curiosità sugli sviluppi che potrebbe intraprendere.
Chiunque si consideri un fan di Star Wars dovrebbe sicuramente fare in modo di approcciarsi al gioco, o comunque di informarsi sulla story-line, per completare le proprie nozioni sulla serie in attesa di futuri approfondimenti cinematografici. Non per nulla, la struttura portante della campagna è caratterizzata da un abbondante numero di cutscenes, di una qualità che testimonia la volontà di rendere Star Wars Battlefront II il più vicino possibile a quanto conosciuto con i film.

Non sarà UN’avventura

Durante le missioni di gioco ci viene richiesto di vestire i panni non soltanto di Iden Versio, ma anche dei vari eroi che abbiamo imparato a conoscere nel corso della trilogia originale di Star Wars. Della prima possiamo cambiare equipaggiamento, tra armi e abilità distribuite su quattro combinazioni di tasti rappresentate sull’HUD in basso a destra, mentre i secondi dovremo giocarli esattamente per come ci vengono proposti. Tutto ciò si sviluppa in sequenze di gioco e mappe, che prendono spunto da quelle del multiplayer, accentuandone però la linearità della progressione. Sezioni su veicoli e a terra si alternano fra di loro con un ritmo incalzante, tanto che in alcuni momenti ci saranno proposti quasi senza soluzione di continuità. Gli obiettivi vengono poi segnalati da un indicatore con relativa distanza, ma tante volte a causa della semplicità del level design, seguirli sarà soltanto una formalità. 
La difficoltà non è particolarmente elevata a livello normale, mentre sale decisamente a quello difficile soprattutto per via del numero e della precisione dei nemici. Parallelamente siamo stati testimoni di un’intelligenza artificiale sempre aggressiva, spesso attenta al fuoco nemico anche se a volte un po’ ottusa nel tentare l’avanzata per le vie frontali.
La sensazione complessiva è quella di avere di fronte una dimostrazione del gameplay del gioco incastonata solidamente in una struttura narrativa più interessante di quanto preventivato, non tanto per la parabola di Iden Versio, quanto per il viaggio a tratti insospettabile nel post-episodio VI.
NB: Per quanto riguarda l’analisi del multiplayervi rimandiamo all’articolo dedicato.
Sull’argomento microtransazioni, invece, ci addentreremo a più riprese in seguito arrivando a un giudizio definitivo una volta fatta esperienza di partite a server completamente aperti, nonchè di molte più ore di gioco. Finora la curva di progressione e la qualità delle partite si sono rivelate decisamente buone, non venendo intaccate da uno sbilanciamento effettivo in-game. C’è anche da ammettere, però, che al momento della review la situazione era differente e, come ammesso dai ragazzi di DICE, ci saranno continui cambiamenti fino al bilanciamento definitivo una volta recepiti i feedback degli utenti.

Lo spazio è fotorealistico

Se avevamo già decantato il versante tecnico del multiplayer su PS4 Pro, non possiamo che ribadire con ancora maggiore intensità la qualità visiva che Star Wars Battlefront 2 mette in piedi. Il trasporto della potenza di calcolo dall’infrastruttura online alla grafica ha reso ancora più bello e fedele affrontare le avventure di Iden nelle diverse ambientazioni che il gioco offre. Pur non esasperando la quantità, non possiamo che constatare l’incredibile varietà di mondi scelti, ma si sa, in questo, Star Wars ha dalla sua un universo invidiabile. In alcuni momenti addirittura le cutscenes, sviluppate interamente con il motore proprietario FrostByte, ci hanno fatto sospettare di essere di fronte a spezzoni di un ipotetico film piuttosto che del gioco. Il doppiaggio italiano è tutto sommato buono, ma tra interpretazioni interessanti, troviamo purtroppo qualche elemento pronto a rovinare l’atmosfera. I sottotitoli, infine, su Tv 4k avrebbero potuto farli un po’ più grandi, ma come al solito farete prima a comprarvi un paio di occhiali.

– Ti fa vivere a pieno un’esperienza in stile Star Wars

– Graficamente pazzesco

– Narrativamente osa raccontare pezzetti di storia a cavallo tra i film

– Ricco di Cutscenes realizzate a regola d’arte

– Dura poco più di 5 ore

– Lo sviluppo di Iden non convince

– Doppiaggio non sempre buono

8.5

Star Wars Battlefront II con il single player va a posizionare l’ultimo tassello per andare a costruire un prodotto quantitativamente ricco di contenuti, in continua evoluzione, ma soprattutto estremamente fedele all’immaginario creato da Lucas.

La grafica, assolutamente incredibile, va a braccetto con un gameplay solido, in parte semplice, che confeziona un prodotto cinematografico della durata di 5 ore circa che si inserisce tra episodio VI ed episodio VII fornendo tante informazioni inedite su questo periodo, senza però chiarirle eccessivamente e lasciando un alone di mistero dietro alle incognite irrisolte della saga.

Voto Recensione di Star Wars Battlefront II - Recensione


8.5