Recensione

Soul Calibur 2 HD Online

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a cura di Pregianza

Se Capcom e SNK sono considerate le madri del picchiaduro bidimensionale, Namco è secondo molti appassionati la fonte da cui sono scaturiti i primi veri grandi picchiaduro 3D. Basta nominare Tekken e Soul Edge per far andare i nostalgici in brodo di giuggiole, e i grandi classici vengono costantemente esaltati come inarrivabili capolavori, al grido di “si stava meglio quando si stava in sala giochi” e “è tutto sbilanciato”. La verità, a dire il vero, è piuttosto diversa. Da una parte è vero che al passato appartengono alcuni titoli geniali a livello di gameplay, ma parliamo anche di un’era dove le patch non esistevano, il bilanciamento era spesso fatto un po’ alla carlona, e la beltà del combat system non sempre veniva appaiata a valori ben calcolati. 
Tra la manciata di grandi nomi dotati di equilibrio c’era un certo Soul Calibur 2, non esattamente il più tecnico dei fighting game, ma estremamente ben voluto dalla community e dotato di molti personaggi competitivi nel suo esteso roster (tolte un paio di diaboliche ragazze). 
Questo lodevole titolo della serie spadaccina più benvoluta dai picchiatori virtuali fu amato profondamente anche dal pubblico meno esperto, per via di numerosissimi sbloccabili, tanti contenuti, e una modalità singleplayer molto più elaborata del solito. 
Con tutte le riedizioni HD che stanno spuntando di recente, dunque, come tralasciare tal luminosa perla? Non sia mai, e Namco ha pertanto deciso di pigliare l’indimenticato capitolo della “Story of Souls and Swords” e riproporla al pubblico odierno in una versione HD con tanto di multiplayer online. 
Spada immutabile
Soul Calibur 2 HD Online è Soul Calibur 2. No davvero, è tutto qui. Le modalità sono le stesse, il gameplay è totalmente invariato, e persino la grafica è bene o male la stessa, solo upscalata. Questo da una parte è bene, perché mantiene invariate le tante ottime caratteristiche del lavoro di Namco, ma ha anche dei lati negativi, trascinandosi dietro certe mancanze del sistema. Per esser più precisi, il gameplay dei primi Soul Calibur è una semplice danza di colpi orizzontali, colpi verticali, e spostamento tridimensionale libero, a cui si uniscono ogni tanto prese e parate a impatto capaci di donare un leggero vantaggio in frame (e non particolarmente ardue da eseguire). Le combinazioni sono piuttosto semplificate, e quindi tutto gira attorno ai riflessi e alla lettura delle mosse avversarie, elementi che rendono ogni match alquanto tirato. Nel combat system sono stati però trovati anche alcuni fastidiosi bug, tra cui il G-Step, una punizione istantanea di qualunque colpo verticale “non prevista” dagli sviluppatori, eseguita cancellando un sidestep. Ecco, non pensiate che in questa riedizione certe problematiche siano sparite, perché il sistema fondamentalmente è paro paro al passato. 
Anche il bilanciamento è rimasto lo stesso, pertanto i pg in cima alle tier list in passato ricompariranno magicamente in massa anche nelle partite online. E’ una fortuna che fosse già abbastanza adeguato ai tempi dell’uscita originale.
Le meccaniche sono invecchiate benone, sia chiaro, ma se vi siete abituati ai tecnicismi introdotti dall’ultimo capitolo della saga questo tuffo al passato vi porrà di fronte una giocabilità ben più accessibile e semplicistica. 
Mitsurugi non invecchia mai
Almeno a livello di modalità, non c’è di che lamentarsi. L’Arcade Mode è sempre lì, il Training Mode è ovviamente presente, ci sono il Survival Mode, le Team Battle, il Time Attack, e c’è ancora il Weapon Master Mode, una lunga campagna narrata e affrontabile con vari personaggi, dove si possono sbloccare non solo guerrieri ma anche armi extra con caratteristiche variabili, in missioni a obiettivi discretamente diversificate. Ai tempi non era cosa comune, e nemmeno oggi a dire il vero, perciò non sorprende che la modalità rappresenti ancora uno dei migliori elementi distintivi del titolo. Le armi sbloccate, peraltro, sono utilizzabili anche in un Versus Mode dedicato oltre che nella modalità allenamento, e rappresentano una gustosa variante da equipaggiare nei match più casualoni con gli amici. 
La grossa novità contenutistica, se di grosso si può parlare, è la presenza di entrambi i combattenti esclusivi per quelle che ai tempi furono le versioni Xbox e Playstation del picchiaduro, ovvero Heihachi Mishima e Spawn, oltre che di Necrid (altro parto della mente di McFarlane). Niente Link purtroppo, in quanto licenza di Nintendo, ma due su tre non è comunque malaccio. 
Vorremmo potervi dare valutazioni precise sulla qualità del netcode, chiaramente molto importante in un titolo di questo tipo, ma in pre-release come sempre qualunque affermazione a riguardo può venir smentita dalla massa dei giocatori, o da qualche problemuccio dei server nelle fasi iniziali. Ci basiamo quindi su qualche buona partita fatta e sull’esperienza personale avuta con i titoli Namco, che negli ultimi anni si sono rivelati affidabili in quanto a qualità dell’online. Considerando che il netcode resta quello, non dovreste avere difficoltà a godervi battaglie con buona parte del pianeta (anche oltreoceano, per chi ha una connessione passabile). 
Tecnicamente, come già detto sopra, c’è poco di cui discutere. Il titolo non rimaneggia i modelli tridimensionali, né è stato fatto un gran lavoro su texture e animazioni. E’ una riedizione HD, ma di quelle fatte un po’ rapidamente, non curata in modo maniacale. 
Il costo si aggira attorno ai venti euro, non molti, ma nemmeno pochissimi per un lavoro privo di reali stravolgimenti.

– Ci sono sia Spawn che Heihachi nel roster

– Il gameplay rimane solido e divertente

– Tutte le modalità originali, più il gioco online

– Grafica semplicemente upscalata, senza miglioramenti sensibili

– Nessun ribilanciamento o limatura alle meccaniche

– Costo non bassissimo

– Niente Link

7.0

Soul Calibur II è considerato un classico tra i picchiaduro tridimensionali, e per un sacco di ottime ragioni. Questa riedizione HD però non tenta di riportarlo tra noi con reali miglioramenti o un rimaneggiamento al comparto tecnico di qualità, e l’unica caratteristica davvero gustosa che offre è la possibilità di sfidare altri combattenti online. Non è cosa da nulla per i nostalgici dei bei tempi andati, ma, tra le evoluzioni alle meccaniche viste negli ultimi episodi, alcune riedizioni HD di gran qualità di altri prodotti spuntate ultimamente, e costo non proprio bassissimo, avremmo voluto vedere un lavoro ben più impegnato da parte di Namco.

Voto Recensione di Soul Calibur 2 HD Online - Recensione


7