Recensione

Sonic The Hedgehog 4: Episodio 2

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a cura di Slice

Il primo episodio di Sonic the Hedgehog 4, uscito su quasi tutte le piattaforme nel non troppo lontano 2010 e seguito diretto di Sonic 3 e Sonic & Knukles, aveva attirato le attenzioni dei fan del porcospino blu per via di un annunciato ritorno, confemato dal Sonic Team, alle origini del mito con un level design totalmente bidimensionale e livelli a scorrimento orizzontale. Nonostante la parziale bocciatura della critica, sembra che il successo sia stato soddisfacente, tanto da meritarsi un secondo capitolo, uscito proprio in questi giorni su Xbox 360, Playstation 3, PC e diverse piattaforme mobile. Noi l’abbiamo giocato per voi e siamo pronti a dare il nostro giudizio.

I vecchi fasti di un tempoA dispetto del primo capitolo, per stessa ammissione del responsabile del progetto, il budget a disposizione del Sonic Team per questo secondo capitolo è stato decisamente più alto. Parte di questo fondo è stato utilizzato non solo per offrire un comparto grafico decisamente superiore – di cui parleremo dopo – ma per andare a migliorare, ed in alcuni casi a cambiare totalmente, alcuni di quegli elementi che hanno influito in maniera decisiva sulla bocciatura del precedente prodotto.Utilizzando la classica struttura a tre atti più boss finale per ogni stage, cinque in totale, sin dalle prime battute di gioco si percepisce come l’elemento che più aveva fatto storcere il naso ai fan del mascotte Sega sia stato finalmente sistemato. Il movimento di Sonic risulta infatti più fluido, oltre a riuscire a percepirne il peso, abbandonando quella sensazione di estrema leggerezza che aveva attanagliato i suoi movimenti nel precedente capitolo. A questo si aggiunge l’ovvia introduzione di diversi nuovi elementi di gameplay che riescono ad amalgamarsi alla perfezione con il contesto di gioco. Su tutti spicca ovviamente il ritorno di Tails. La simpatica volpe amica del nostro protagonista, come avveniva in Sonic 2, ci seguirà per tutto il livello passo a passo e il più delle volte potrà anche essere utilizzato per effettuare delle manovre in tag che ci serviranno per avanzare nello stage. Tra queste citiamo sicuramente la possibilità di volare utilizzando la doppia coda di Tails, oppure la possibilità per i due personaggi di amalgamarsi tra di loro per formare una palla gigante in grado di distruggere pareti e muri di un certo spessore. Elementi, questi, che si riveleranno fondamentali per come è stato strutturato il level design che ci invoglierà, e a volte obbligherà, ad utilizzare queste peculiarità.Proprio il citato level design si è rivelato, ahi noi, uno delle caratteristiche più deboli imbastite dal Sonic Team. Sopratutto i fan di vecchia scuola, ma anche chi ha giocato i recenti Sonic Colours e Generations, noteranno una marcata piattezza, che eccezione fatta per il terzo stage, chiamato White Park e ambientato in una sorta di parco giochi, non offrono spunti non solo di interesse ma di divertimento vero e proprio. Un colpo morale che sopratutto i grandi sostenitori del personaggio creato da Yuji Naka, difficilmente riusciranno a digerire. A questa generale piattezza di gioco si aggiungono anche boss battle decisamente insufficienti e in grado di annoiare sotto ogni aspetto si cerchi di guardarle. Notoriamente gli scontri con i nemici di fine livello non sono mai stati elementi distintivi del brand, ma in questo capitolo si sono toccate punte ancora più basse di quelle conosciute. A poco serve infatti di poter giocare sia in locale che online insieme ad un nostro amico che controlla Tails; pur rimanendo sicuramente una freccia in più nella poco nutrita faretra del titolo, questa feature non riesce a risollevare le sorti di un progetto che senza ombra di dubbio possiamo bollare come parzialmente deludente. Nonostante le nostre parole poco confortanti però non tutto è da buttare.Gli sviluppatori in un momento di forte nostalgia hanno deciso di inserire dei livelli di gioco bonus che richiamassero in tutto e per tutto quelli che i fan di vecchia data avevano avuto modo di giocare in Sonic 2. In una sorta di Half pipe dovremo infatti cercare di recuperare sempre più anelli per arrivare alla fine e conquistare l’agognato chaos emerald. Oltre a saltare e recuperare i preziosi bonus dovremo fare molta attenzione ad evitare gli ostacoli che saranno piazzati sul percorso, in una serie di livelli speciali che man mano che procederemo nell’avventura diventeranno sempre più impegnativi ma estremamente appaganti da giocare. A questo si aggiunge la possibilità, per chi avrà acquistato entrambi i capitoli, di poter accedere a  dei livelli speciali nei panni di Metal Sonic. Quest’ultimi si sono rivelati un’interessantissima aggiunta perché, pur non modificandosi più di tanto nell’aspetto, risultano un’esperienza decisamente più impegnativa ed in grado di tenere sotto pressione il giocatore.

Un finto 2D Sotto l’aspetto tecnico, sorvolando sul lato del game design, di cui abbiamo ampiamente parlato nel primo paragrafo, possiamo dire che il titolo si attesta su ottimi livelli. Abbandonati gli sfondi statici del primo capitolo, in Sonic The hedgehog 4: capitolo 2, ci troveremo di fronte una realizzazione tecnica che pur rimanendo su un piano puramente bidimensionale, sfrutta un motore totalmente tridimensionale. Questa caratteristica affiancata all’ovvio supporto dell’alta definizione offre paesaggi nitidi e definiti, in grado di appagare gli occhi del videogiocatore sopratutto per quel che concerne gli sfondi di gioco. Elemento che aumenta ancora di più il rammarico sulla realizzazione ludica dei diversi livelli di gioco.Più che buona anche la costruzione dei personaggi; nonostante questi soffrano di un leggero aliasing risultano ben disegnati ed animati. Inoltre il frame rate solido è in grado di offrire una soddisfacente sensazione di velocità al giocatore.Nota di totale demerito per la colonna sonora e per le tracce che accompagneranno i diversi atti di gioco: tra le più brutte che si siano mai potute ascoltare in un titolo della serie. In particolare citiamo quelle delle boss fight che oltre ad essere estremamente ripetitive con loop costanti e distinguibili risultano decisamente poco orecchiabili. Un vero peccato. Tirando le somme non possiamo che rimanere scontenti di quello che il Sonic Team ha sviluppato. Sonic the Hedgehog 4: Episodio 2, se vogliamo classificarlo, è il classico gioco senz’anima. Termine che ci dispiace usare proprio con Sonic. Intendiamoci, se siete fan del porcospino apprezzerete sicuramente le tante sezioni speciali, la possibilità di giocare sotto forma di Metal Sonic, il ritorno di Tails e su tutte la rinnovata fisica del personaggio. Tutti elementi estremamente positivi ma che si vanno a scontrare con una serie di livelli che a differenza del passato non riescono a trasmettere nessuna emozione, nessuna sfida o senso di eccitazione nel vedere il nostro personaggio corre a spron battuto per rampe, giri della morte, salti vertiginosi e tanti altri elementi coreografici. In definitiva se pur consapevoli dei limiti che questo prodotto ha, siete talmente fan di Sonic da voler spendere 1200 MS Points, come detto poco sopra qualche spunto positivo lo troverete per arrivare sino alla fine. Per tutti gli altri consigliamo una preventiva prova della versione dimostrativa.

– Fisica del personaggio rinnovata e più convincente

– Le sezioni bonus sono divertenti

– Metal Sonic offre un grado di sfida maggiore

– Livelli piatti e poco ispirati

– Molto breve

– Soundtrack veramente terribile

6.0

Sonic The Hedgehog 4: Episodio 2 è un titolo discretamente realizzato sotto l’aspetto tecnico, ma che non riesce a racchiudere dentro il suo codice l’essenza del personaggio creato da Sega. Un vero peccato, sopratutto per l’elevato prezzo a cui il gioco viene venduto. Tuttavia grazie a delle simpatiche aggiunte, sopratutto per quanto riguarda i bonus di gioco, il prodotto potrebbe strappare qualche consenso sopratutto da parte dell’utenza più core del brand.

Voto Recensione di Sonic The Hedgehog 4: Episodio 2 - Recensione


6