Recensione

Sonic Rivals 2

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a cura di Star Platinum

Le (dis)avventure della famosa mascotte Sega in veste 3D non sembra abbiano mai fine e dispiace, da nostalgici osservatori di un mercato videoludico sempre più articolato e complesso, di vedere un personaggio importante come Sonic perdersi troppo spesso all’interno di una miriade di produzioni che mal si adattano al carisma e alla popolarità di un brand che da solo ha saputo costruire la propria fortuna resistendo, e a tratti vincendo, l’eterno duello di appassionati con il baffuto idraulico italiano della Nintendo. Dopo un primo episodio alquanto contrastato saranno riusciti gli sviluppatori a rendere più brillanti idee sulla carta percorribili in modo positivo? Scopriamolo insieme.

A volte ritornano…Cercando di scostarsi dal passato e da una struttura troppo anonima e superficiale per poter essere considerata interessante, questo Sonic Rivals 2 cerca in qualche modo di portare delle varianti degne di questo nome introducendo all’interno di un concept tutto sommato classico una serie di accorgimenti tali da suscitare nel giocatore una certa empatia legata alle produzioni del passato Sega. Indubbiamente l’impatto iniziale riesce nell’intento di presentare un gioco spiazzante ma solo inizialmente, con il risultato di riuscire fin troppo presto la corretta dimensione di questo prodotto. Ma procediamo con ordine. La formula scelta dagli sviluppatori per questo SR2 riprende molto da vicino quanto visto nel precedente episodio, offrendo livelli a scorrimento in cui è possibile muoversi ad altissime velocità effettuando tutta una serie di acrobazie grazie ai numerosi salti e loop dislocati all’interno delle diverse ambientazioni. Le analogie con il passato si fermano però soltanto ad un’apparente struttura in 2D che, però, in breve tempo, mostra tutte le sue carte rivelandosi attraverso numerosi dettagli poligonali tutto sommato ben realizzati e che risultano alquanto spettacolari grazie a delle inquadrature che in diverse occasioni sceglieranno con furbizia il punto più congeniale per rappresentare l’azione. Se finora è sembrato però tutto rose e fiori, non bisogna commettere l’errore di lasciarsi ingannare dal comparto grafico, che, pur risultando fluido a livello di motore poligonale, spesso e volentieri presenterà i numerosi circuiti senza dare mai l’impressione di assoluto controllo o campo visivo adeguato alle necessità, soprattutto osservando attentamente la telecamera laterale che con molta difficoltà sembra non riuscire ad indicare con il giusto anticipo eventuali scorciatoie o passaggi speciali che si potrebbero percorrere e alla lunga, in un gioco dove la sfida uno contro uno rappresenta tutto, questo difetto diventa molto più che pesante.

L’importante è vincere… non importa come!Pur essendo fondamentalmente una competizione che basa tutto sui riflessi e la velocità, non pensate che per tagliare vittoriosi il traguardo si debbano guidare dei kart o percorrere piste lineari. Lungo ogni livello esistono infatti numerosi oggetti che è possibile utilizzare per migliorare le proprie prestazioni oppure, con maggiore soddisfazione, per attaccare l’avversario di turno attraverso l’utilizzo di armi tanto improbabili quanto letali. Le sfide da intraprendere non si fermeranno solo a “normali” competizioni in cui si deve unicamente correre all’impazzata, ma varieranno sconfinando nel genere sparatutto e picchiaduro, confrontandovi con il vostro sfidante ma anche con boss di fine livello che dovranno essere annientati prima che ci riesca il vostro antagonista. La sportività in più d’una occasione non sembra far parte del dna di questo gioco, tanto che le mosse più scorrette si riveleranno spesso quelle più efficaci per far pendere l’ago della bilancia a vostro favore, ma non pensate che gli altri personaggi se ne staranno con le mani in mano pronti a subire passivamente le vostre angherie, in quanto tutti gli elementi d’interazione saranno sfruttati a più non posso pur di ottenere la vittoria finale. Arrivati a questo punto però emerge il più grave difetto del gioco, in grado di compromettere una giocabilità sulla carta elevata, ma nella pratica davvero poco convincente. Il livello di difficoltà generale è infatti uno dei più alti mai visti, con picchi che richiederanno di ripetere alcune sessioni numerose volte prima che possiate completarle e una sensazione di frustrazione davvero tangibile e onnipresente. Se a questo aggiungete che ogni stage richiede un discreto tempo per essere affrontato interamente, potrete ben immaginare lo sconforto che si prova nel dover ricominciare più volte un punto solo per un salto mal calibrato o un attacco non andato a segno.

Prendere o lasciareLa realizzazione complessiva di questo Sonic Rivals 2 è talmente discordante da risultare interessante per numerosi aspetti e poco coinvolgente per altri. Oltre alla “competizione” pensata per il gioco in singolo è possibile dedicarsi ad alcune modalità multiplayer attraverso la rete WiFi, sia utilizzando un solo disco che due (possibilità che attiva un’importante azione). Il gioco permette infatti di raccogliere ben centocinquanta cards da collezione che è poi possibile investire scommettendo sull’esito delle sfide a due giocatori. A livello tecnico, pur potendo contare su un buon numero di ambientazioni e un discreto gruppo di vecchie glorie Sega, non si arriva mai vicini all’eccellenza. La grafica risulta pulita, dotata di una buona palette di colori e molto fluida, ma non sempre efficace a livello d’inquadrature e character design, nonostante ogni personaggio sia dotato di un buon campionario di mosse che lo differenzia dagli altri per abilità e caratteristiche. Sufficiente il sonoro, con musiche nella media e un doppiaggio non sempre entusiasmante. Come descritto in precedenza il difetto maggiore è da considerarsi in un livello di difficoltà decisamente troppo arduo che mal si adatta al gameplay immediato del gioco, costringendovi a ripetere numerose volte gli stessi livelli con un conseguente calo a picco del fattore giocabilità. Peccato perché altrimenti SR2 avrebbe potuto puntare a un giudizio ben migliore, ma a conti fatti il tentativo di rimediare al precedente episodio può dirsi solo in parte riuscito, con buona pace dei fans di Sonic, che ancora una volta si ritrovano a dover combattere con una realizzazione non all’altezza delle aspettative.

– Realizzazione tecnica discreta

– Gameplay interessante…

– Personaggi carismatici

– Divertimento limitato

– …ma molto migliorabile

– Livello di difficoltà mostruoso

6.0

Sonic Rivals 2 non riesce a convincere pienamente nonostante gli apprezzabili sforzi degli sviluppatori. Il gameplay risulta immediato e in un primo momento anche divertente, ma ben presto ci si accorge di quanto poco sia profonda la struttura di gioco, penalizzata da un livello di difficoltà davvero troppo arduo e da una serie di prove troppo simili tra loro per risultare coinvolgenti per lungo tempo. Ancora una volta Sonic e compagni non sembrano essere stati fortunati, ma non per questo il giudizio deve essere totalmente negativo, soprattutto se siete cresciuti insieme a questo storico personaggio Sega. Non aspettatevi un capolavoro comunque.

Voto Recensione di Sonic Rivals 2 - Recensione


6