Anteprima

Sonic Colours

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a cura di Krauron

Sono tempi di rinascita per una delle più note mascotte del mondo videoludico. Rinascita da un recente passato decisamente oscuro, fatto di numerose produzioni mediocri che hanno infamato il buon nome del nostro porcospino preferito. E pensare che nell’ultimo decennio dello scorso secolo, l’intento dei creatori fosse quello di contrastare lo strapotere di Mario, proponendo qualcosa di più fresco, veloce ed originale dell’idraulico nostrano. Invece sappiamo tutti come è andata a finire, con un rapporto inversamente proporzionale tra quantità e qualità dei titoli che l’hanno visto protagonista. Tuttavia le cose stanno cominciando ad andare nel verso giusto: dopo un convincente capitolo su NDS ed un futuro Sonic 4 che promette faville, questo Sonic Colours non sembra tradire le aspettative dei fan, convincendoci già dalle prime dimostrazioni mostrateci. Sarà veramente il ritorno in auge di un simbolo del videogioco passato o è solo fumo negli occhi? Proviamo a scoprirlo!

Andava a 100 all’ora…Dal punto di vista narrativo, la struttura è praticamente invariata: il malvagio Ivo Julian Robotnik (per gli amici Dr. Eggman, considerando la forma ovoidale delle sue fattezze) ritorna di nuovo a rovinare quei rari momenti di tranquillità del nostro Sonic. Stavolta però fa le cose in grande, allestendo una sorta di parco giochi galattico caratterizzato dalla presenza di vari pianeti incatenati tra di loro e ricolmi di trappole e nemici, appositamente inseriti per l’occasione. Gli sviluppatori a tal proposito hanno già confermato la presenza di un maggior numero di avversari pronti ad intralciarci la strada, anche se la loro effettiva intelligenza è tutta da verificare. Già è verificata invece l’aria che si respira nei primi trailer mostrati, una sensazione atta a richiamare in maniera abbastanza vivida i gloriosi fasti di Sonic the Hedgehog 1 e 2, non solo per tutta quella serie di piccoli dettagli che faranno la gioia dei più nostalgici, ma anche per due fattori portanti. Il primo è quello più evidente ed ha a che fare con il level design dei vari mondi: mentre la maggior parte saranno completamente inediti, alcuni di questi riporteranno alla mente rivisitazioni di situazioni già ammirate in passato. Il minimo comune denominatore sarà un frequente uso di sfavillanti colori, sgargianti variazioni cromatiche e trovate assolutamente originali. Prendete ad esempio Sweet Mountain. Già solo il nome potrebbe far dedurre cosa aspettarci dinnanzi, tuttavia la realtà dei fatti è ancora più sorprendente: un mondo magico di “Grimmiana” memoria, caratterizzato da dolciumi e prelibatezze varie, strutturate (ed ingigantite) per svilupparci su le nostre corse a perdifiato. Altro elemento non meno importante sarà la presenza di un sapiente uso delle telecamere, che alterneranno la visuale dal 2D al 3D a seconda dell’evenienza e delle necessità del gameplay, il quale risulterà così sempre variegato e mai ripetitivo (almeno visivamente).

Nuove amicizieL’elemento maggiormente innovativo è caratterizzato dagli stessi abitanti dei vari mondi, che una volta liberati dalle loro prigioni, risulteranno molto utili per i nostri fini. Tali alieni denominati Wisps contribuiranno alla riuscita delle nostre missioni offrendoci poteri del tutto innovativi. Tra quelli mostrati, è rimasto in maniera più radicata nella nostra testa la possibilità di trasformarci in delle vere e proprie trivelle capaci di perforare il suolo e giungere in zone nascoste ricche di monete oppure, più semplicemente, di superare ostacoli apparentemente insormontabili semplicemente aggirandoli sfruttando il sottosuolo. Questo ad esempio è uno dei frangenti in cui ammireremo il nostro beniamino in due dimensioni, intento a tranciare e disintegrare qualsiasi cosa si frapponga tra noi ed il nostro obiettivo. Per il resto, è il Sonic che conosciamo, frenetico fino all’inverosimile, ma mai frustrante, che ci permetterà di gestirlo in ogni situazione senza mai il rischio di perderne il controllo, nonostante i numerosi elementi che metteranno a dura prova i nostri riflessi. Ad esempio in un video mostrato, Sonic era alle prese con dei particolari tubi elettrici avveniristici sui quali grindava, saltellando da uno all’altro, stando attento alle varie insidie presenti sul cammino. Nulla di particolarmente rivoluzionario, tuttavia è sempre piacevole ritrovare elementi già visti in una amalgama apparentemente ben riuscita. Infine, immancabili i boss finali, presenti alla fine di ogni mondo. Probabilmente ritorneranno i classici avversari caratterizzati da pattern di attacco ciclici, anche se è lecito sperare in qualcosa di più congegnato, che magari preveda l’uso alternato dei poteri dei Wisps.

– Rapidissimo, velocissimo, coloratissimo

– Piccole, grandi reminiscenze passate

– Tra 2D e 3D

Sgargiante, adrenalinico e fresco: Sonic Colours è questo e molto altro, dove una consolidata struttura di gioco di stampo classico abbraccia nuove meccaniche ed originali trovate. Inoltre quella dolce sensazione di déjà vu che accompagnerà i nostalgici del Mega Drive è un valore aggiunto ad una produzione che almeno stavolta non dovrebbe compiere passi falsi. Non ci resta che incrociare le dita. Restate sintonizzati sulle pagine di Spaziogames per gli aggiornamenti futuri.