Recensione

Soccer

Avatar

a cura di Mauro.Cat

Il Giappone non ha mai avuto un rapporto idilliaco con il gioco del calcio e solo nel recente passato grazie alla creazione della Japan League nel 1992 ed anche al disastroso (per i colori azzurri…) mondiale nippo-coreano di otto anni fa la situazione è in parte mutata.Le speranze del calcio giapponese prima di approdare al professionismo erano affidate quasi esclusivamente alla Japan Soccer League nata nel 1983. Questa lega amatoriale era forse la più importante a livello nazionale. Chi ha seguito la mitica serie di Holly e Benji, Captain Tsubasa in Giappone, iniziata proprio nei primi anni ottanta può benissimo comprendere lo strano rapporto tra il mondo del pallone ed il Paese del Sol Levante.Questa limitata diffusione dello sport più amato in Italia non ha comunque impedito il proliferare di vari titoli sul mondo del calcio sviluppati proprio in Giappone.Il primo simulatore di calcio ad apparire su Nintendo Entertainment System nel lontano 1985 fu il noto Soccer, presente anche come regalo nello splendido Animal Crossing per Game Cube.Questo simulatore calcistico è disponibile per Virtual Console al costo di 500 Wii Points e gode di una buona emulazione. Per giocare è sufficiente il telecomando Wii che, come spesso accade, ricrea in maniera convincente la risposta ai comandi del vecchio joypad per Nes.

Il mondo che non c’è più Soccer, come i già recensiti Tennis e Volleyball, fa parte di quella prima ondata di titoli sportivi realizzati per Nes. Questi simulatori, per quanto spesso molto curati rispetto agli standard dell’epoca, oggi risentono in maniera evidente dell’inesorabile passare del tempo.Soccer si apre con una pagina fissa di presentazione che ci permette di selezionare l’opzione a uno o a due giocatori. A questo punto si apre la schermata di selezione delle altre opzioni di gioco. È possibile scegliere un team nazionale fra sette disponibili. I colori delle maglie non corrispondono in nessun caso alla realtà e si sente la mancanza dell’Italia che oggi come allora occupava il ruolo di campione del mondo. Fa sorridere la presenza della GBR, Gran Bretagna, che nel calcio in realtà è suddivisa in quattro differenti nazionali, mentre fa “storia” la presenza della FRG, Repubblica Federale di Germania o Germania Ovest, che non esiste più dai tempi della caduta del muro.È possibile quindi decidere il livello di difficoltà del computer tra i cinque disponibili e la durata di un tempo di gioco tra tre opzioni disponibili. I minuti segnati non corrispondono a quelli reali, ma gli incontri talvolta risultano troppo lunghi.Le partite si disputano con delle sfide sei contro sei (compresi i portieri) rese necessarie probabilmente dalle limitazioni del NES nel muovere troppi giocatori su schermo.

La bizona o il contropiede?Soccer spicca subito per l’eccessiva lentezza di gioco e per gli effetti sonori al limite del gracchiante. Il giocatore ha a disposizione il tiro ed una sorta di passaggio. Per rubare la palla agli avversari bisogna porsi di fronte al portatore di palla e cercare di uscire vincitori da questa fase che potrebbe somigliare ad un contrasto. Voi controllerete un solo calciatore e potrete, con una certa lentezza, passare alla selezione di quello più vicino al pallone. La fase legata al passaggio ed alla costruzione del gioco risulta alquanto scadente e più di una volta finirete col tentare irresistibili azioni personali. Interessante è la modalità di tiro in porta, handicap di molti titoli moderni, gestita con una freccia da muovere al momento del calcio verso la rete. Questa tipologia è interessante, tra l’altro molto comune nei titoli sportivi più datati, e forse potrebbe essere sfruttata in maniera innovativa anche nei giochi più moderni.Al termine del primo tempo si assiste ad uno spettacolo offerto da affascinanti cheerleader e a fine incontro, persistendo una eventuale parità si prosegue calciando una sequenza di cinque calci di rigore. Tecnicamente si tratta di uno dei peggiori titoli per Nes. Le animazioni sono imbarazzanti, i personaggi pixellosi e gli effetti sonori pessimi. Il rumore del pallone ad esempio sembra quello di un macigno che cade dal cielo. Le musichette sono ossessionanti e ripetitive, ma almeno discretamente orecchiabili.La giocabilità risente delle pesanti limitazioni tecniche e la longevità, discreta in due giocatori, è estremamente limitata nella modalità in singolo.Soccer è un titolo che rivisto oggi fa una inevitabile brutta figura e che già su Nes era stato ampiamente superato da successivi titoli calcistici. Questo gioco potrebbe essere interessante solo per chi ha posseduto l’originale e ne ha un ricordo positivo o per chi desidera collezionare i più vecchi titoli per Nes, gli altri invece farebbero bene a risparmiare cinque euro.

– Buon valore storico

– Poche opzioni

– Troppo limitato per risultare ancora divertente

5.2

Soccer è un titolo che risente moltissimo del passare del tempo. Un lato tecnico così ampiamente superato finisce col limitare del tutto il divertimento finale. Alcuni aspetti visti oggi fanno quasi tenerezza e, nonostante il valore storico sia indiscutibile, non ci sentiamo di consigliare questo vecchio simulatore calcistico. Con 500 Wii Points su Virtual Console si trovano ben altre perle e forse questo titolo è rivolto solo ai collezionisti o a chi vuole riscoprire una volta di più come giocavamo venti e oltre anni fa. Decisamente invecchiato male, da prendere in considerazione puramente a livello nostalgico, ma senza aspettarsi nulla di particolare.

Voto Recensione di Soccer - Recensione


5.2