Recensione

Singstar

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a cura di Fabfab

Dopo l’approfondita preview di qualche settimana fa, è giunto finalmente il momento di provare con mano l’ultimo prodotto fuori dagli schemi dei London Studio e, per dirla tutta, non è che ci sia poi molto da aggiungere…

” Canta come i ragazzi di Amici”……è il tristissimo logo riportato sulla confezione italiana del gioco, ma se non altro serve a dare un’idea di cosa vi attende.SingStar, in pratica, altro non è che un karaoke evoluto, realizzato sfruttando al massimo le possibilità della PS2: assieme alla confezione col dvd, allo stesso prezzo di un normale gioco potrete portarvi a casa una coppia di microfoni funzionali e, soprattutto, robusti, distinti tra loro da strisce di diverso colore (blu e rosso) che servono per distinguere la periferica del giocatore 1 da quella del giocatore 2.Le tracce presenti sono decisamente pop-oriented e comprendono:Liberty X – Just a LittleMis-Teeq – ScandalousThe Darkness – I Believe in a Thing Called LoveA-Ha – Take On Me Pink – Get the Party Started Jamelia – SuperstarMotorhead – Ace of SpadesGeorge Michael – Careless WhisperAvril Lavigne – Complicated Sophie Ellis Bextor – Murder On the Dancefloor Rick Astley – Never Gonna Give You UpWestlife – World of Our Own Ricky Martin – Livin La Vida LocaMadonna – Like A Virgin Roy Orbison – Pretty WomanS CLub – Don’t Stop Movin Deee-Lite – Groove is in the HeartSugababes – Round Round Elvis – Suspicious MindsBusted – Crashed the Wedding Village People – YMCABlondie – Heart of GlassDido – Thank YouAtomic Kitten – Whole Again / Eternal FlameBlue – One LovePaola e Chiara – Vamos a bailarAlexia – EgoistaSubsonica – Nuova ossessioneDaniele Silvestri – SaliròLa Differenza – In un istanteNon vi ho riproposto la lista solo per allungare il brodo, ma anche perchè, in effetti, ci sono delle differenze rispetto a quanto annunciato in sede di anteprima. In ogni caso 30 canzoni risultano, alla fine, un po’ pochine, specie considerato che la maggior parte sono in inglese: dopo qualche ora di gioco le avrete ormai imparate a memoria e comincerete a rimpiangere di non avere altre basi sulle quali esibirvi.La meccanica di gioco è quella del karaoke classico con qualche aggiunta: noterete che sullo schermo, oltre al video dell’artista selezionato ed alle parole da cantare in quel momento, compaiono alcune righe orizzontali che, in pratica, rivestono il ruolo di pentagramma. Ad esse sono associate la tonalità ed il tempo che la voce deve avere in quel momento: più la nostra performance canora si adeguerà a tali indicazioni, maggiore sarà il numero di punti con cui verremo premiati alla fine. Naturalmente il software non è evoluto al punto da riconoscere anche le parole pronunciate, quindi anche se le vostre conoscenze d’inglese sono pessime, basterà cantare Avril Lavigne con dei semplici “la la”, purché correttamente intonati, per riuscire nel gioco.E’ possibile inoltre scegliere tra tre livelli di difficoltà che variano la severità con cui verremo giudicati. Ogni nostra performance, inoltre, può essere riascoltata eliminando la voce del cantante originale, in modo da farsi delle grasse risate, magari attivando uno dei trucchi che modificano la voce in quella di un bambino oppure ne abbassano il tono rendendola cavernosa.Resta da segnalare, infine, la compatibilità con l’Eye Toy che in sostanza permette di sostituire le immagini del video musicale con la ripresa degli astanti.

Single e Multi PlayerNaturalmente un titolo del genere nasce per il Multiplayer e i London Studios hanno lavorato molto per rendere l’esperienza il più divertente e varia possibile. Innanzitutto sarà possibile sfidare un amico a chi accumula più punti su un determinato brano (o al meglio dei tre brani), potendo scegliere se cantare a turno oppure affrontare contemporaneamente il brano (col rischio che se uno dei due sbaglia la tonalità, l’altro gli vada dietro…): un’interessante variante è rappresentata dalla modalità Passa il Microfono che, come facilmente intuibile, richiede ad ogni partecipante di cantare a turno per conseguire lo scopo determinato in precedenza (totalizzare un certo numero di punti, calamitare l’attenzione di un pubblico virtuale, ecc.). I giocatori, infine, possono anche affrontare le varie sfide dividendosi in due squadre (rossa e blu, ovviamente) e in tal caso è possibile coinvolgere ben più di due soli giocatori. E’ in questi casi che il gioco riesce a dare il meglio di sé, perchè al di là del prodotto stesso, avere amici con cui cantare, prendersi in giro, ridere delle proprie performance riesce ad esprimere in pieno le potenzialità di SingStar in quanto karaoke.Tuttavia in Sony hanno pensato anche a tutti quei fanatici del canto che non hanno timore di mettersi da soli davanti allo schermo: per loro, oltre alla possibilità di affrontare liberamente una delle canzoni disponibili, è stata creata la modalità Diventa una stella. In sostanza questa simula una situazione in cui voi, cantante alle prime armi, arrivate in città per diventare una star: inizialmente vi appoggerete alle vostre conoscenze e debutterete in locali di infimo ordine. Ogni locale permette di scegliere tra un limitato numero di brani in cui esibirsi, una volta totalizzati un certo numero di punti (e meglio cantate, prima farete) verrete chiamati in locali sempre più grandi ed importanti finché non debutterete come professionista. Anche in questo caso, però, non si può veramente parlare di videogioco perchè la storia procede attraverso stilizzate schermate statiche e l’interazione si limita alla scelta del locale e del brano con cui esibirsi. La longevità, inoltre, non è eccelsa, sia per la limitata varietà di situazioni sia perchè comunque i brani sono sempre quelli ed alla lunga ve ne stancherete: finché dura, comunque, diverte e parecchio.

– Bella l’idea del pentagramma vocale

– Microfoni e gioco ad un prezzo interessante

– E’ praticamente un karaoke…

– …con i suoi pregi e i suoi difetti

– Poco longevo in single player

– 30 brani (di cui solo 5 italiani) sono pochi

7

SingStar non è un videogioco vero e proprio, ma piuttosto un classico karaoke pensato per sfruttare appieno il supporto su cui deve girare, la nostra amata PS2. In tal senso lo scopo è stato pienamente raggiunto e l’introduzione del pentagramma virtuale cui attenersi aggiunge quella dose di novità e freschezza atta a dare vita a nuove ed appassionanti sfide.

D’altronde il prodotto rimane pur sempre nulla più che un karaoke, con i suoi pregi ed i suoi difetti: dopo un certo periodo di tempo i 30 brani inclusi sembrano davvero pochi, come troppo poche appaiono le 5 canzoni italiane incluse.

Se in casa vostra potete contare su un costante afflusso di amici canterini, il gioco svela appieno il suo potenziale e garantisce ore ed ore di divertimento; giocato da soli, invece, nonostante la bella pensata di una modalità carriera, non riesce comunque a divertire più di un certo tempo.

Voto Recensione di Singstar - Recensione


7