Recensione

Silent Hunter III

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a cura di Fachiro

La terza evoluzione della fortunata serie approda sugli scaffali dei negozi, per la gioia degli appassionati.Leviamoci subito il pensiero, e confortiamo la community che aspettava con trepidazione la pubblicazione di questo titolo: l’evoluzione c’e’ stata, e consistente!Una delle critiche ricorrenti che sono sempre state fatte a Silent Hunter II era la mancanza di una campagna dinamica che desse continuità alle missioni man mano che venivano affrontate, in modo che potesse contribuire a ricreare un’atmosfera da vero e proprio periodo di guerra. I vari mod approntati da gruppi di appassionati avevano solo in minima parte risolto questa lacuna, ma l’esigenza di qualcosa di più ufficiale e ben implementato nel gioco era rimasta, assieme all’esigenza di un prodotto generalmente più fresco e che sfruttasse la capacità di calcolo che i PC di oggi sono in grado di offrire.

Dall’inizio alla fine Le opzioni di gioco sono le usuali: sono presenti svariate missioni di tipo storico (la corazzata tedesca Bismarck e’ presente, come pure le portaerei); c’è un generatore istantaneo di missioni singole sulla falsariga di quello già presenti in SH2, anche se con maggiori opzioni; c’è un editor di missioni eseguibile separatamente molto ben fatto (anche se richiede un po’ di pratica per essere utilizzato al meglio) e, come gia accennato, c’è la modalità carriera, oltre a un pratico tutorial chiamato “scuola navale” dove e’ possibile far pratica delle varie operazioni navali e sostenere degli esami di valutazione (comunque non necessari per intraprendere la modalità “carriera”).Qui, una volta scelto l’anno di partenza (e quindi il teatro delle operazioni), si affronteranno gli eventi dal 1939 fino al termine della guerra (non modificabile).Verremo mandati per mare con i nostri ordini da eseguire e rientreremo alla base (anche in modo automatico, quindi evitando il viaggio di ritorno, se non gradito). In qualità di comandante distribuiremo medaglie e promozioni eventualmente conquistate sul campo ai nostri subalterni, ufficiali e sottoufficiali. Questo, oltre che ricreare un’atmosfera coinvolgente, modificherà in positivo gli attributi del nostro equipaggio, cosa che ci permetterà maggiore efficienza nella gestione del nostro U-Boat. I nostri successi verranno anche ripagati con una certa quantità di fama che ci verrà assegnata al termine di ogni missione. Potremo impiegarla per ottenere miglioramenti al sub, se esistenti (lo sviluppo tecnologico segue lo scorrere degli anni di guerra durante la campagna): batterie nuove, migliori radar o sonar, siluri migliorati e cosi via fino ad arrivare alla sostituzione dell’intero U-boat con qualcosa di più recente! Potremo inoltre impiegare la nostra fama per arruolare nuovi marinai, ufficiali o meno, che abbiano già buoni attributi, o anche solo per sostituire quelli feriti o morti in battaglia. La gestione dell’equipaggio e’ molto importante in SH3: basti pensare che oltre alle varie abilità e specializzazioni dovremo controllare anche l’affaticamento degli uomini, mandandoli in branda a fare la ninna per evitare che poi sonnecchino sui comandi mentre affrontiamo un Destroyer.

Tecnica & atmosfera In partita finalmente abbiamo un sonar che fa il suo lavoro, sente le eliche in modo realistico ed e’ in grado di rilevare le navi che stanno affondando con buona precisione. La mappa zoomabile e’ ben realizzata e ci mette a disposizione strumenti come righello, compasso e così via: si disegna liberamente sulla mappa tracciando parallele e perpendicolari, e ci si rende conto di quanto siano utili per programmare un attacco. Sono presenti inoltre i soliti waypoint, che indicano tra l’altro il tempo previsto all’arrivo considerata la velocità corrente e la distanza in chilometri.Gli ufficiali addetti ai vari sistemi (timoni, navigazione, armi, sonar, radio, ponte) sono riprodotti con piccole fotografie: con un semplice click destro verremo trasportati direttamente alla loro schermata relativa, con un click sinistro si apriranno invece dei piccoli tasti funzione, diversi a seconda dell’ufficiale, che ci daranno la possibilità di impartire ordini o richiedere rapporti. Il tutto senza toccare la tastiera, che comunque presenta tutti gli shortcut per eseguire le medesime azioni. L’atmosfera e’ intensissima: il sub e’ magnificamente riprodotto in 3D ed animato in svariati compartimenti, a cominciare dalla sala di comando. Ci troveremo letteralmente rinchiusi in uno spazio limitatissimo, circondati gomito a gomito da altri ufficiali ben rappresentati in un 3D che ondeggia a seconda delle condizioni del mare. Con il mouse e’ possibile ruotare lo sguardo a 360° esattamente come in uno sparatutto in prima persona, e cliccando direttamente su un ufficiale, si prenderà il suo posto. Proprio come se avessimo usato la tastiera, ma con un’immedesimazione e un’atmosfera mai vista in un titolo del genere. Finalmente sono anche presenti 2 periscopi (d’attacco e d’osservazione) invece che il solito singolo. Manca purtroppo la rappresentazione 3D della camera siluri e motori, anche se gli addetti sono presenti.Anche le visuali esterne sono splendidamente realizzate: il mare lascia a bocca aperta per la rappresentazione del moto ondoso: anche quando c’e’ calma piatta e’ quasi fotorealistico. Ben realizzato il sub, così come le visuali sommerse: eliche, timoni e piani di profondità si muovono correttamente, e le pale creano vortici di bollicine molto ben realizzate. Il cielo e’ parimenti ben fatto, e splendide sono le transizioni tramonto/alba, le quali si specchiano sull’acqua.Il sonoro e’ evocativo: nella norma le voci, anche se a tratti un po’ invadenti; ben realizzato il rumore dello sciacquio del mare contro il sub quando siamo fermi. La musica è un po’ ripetitiva, e comunque turba l’atmosfera di silenzio che dovrebbe regnare in un sub che si nasconde pronto a sfoderare gli artigli. Disattivabile.L’audio è 3D posizionale, e basta essere in superficie e guardare verso prua per sentire soffusamente i motori dietro di noi: se ci giriamo, avremo di fronte un bel frastuono! Tutto questo messo assieme concorre a realizzare quella sensazione di essere rinchiusi in una scatola di sardine galleggiante assieme ad altri sventurati, ma anche quella di potersi nascondere e di poter essere estremamente pericolosi. Da menzionare anche alcuni tocchi di classe come le visuali dal periscopio: in presenza di mare mosso, oppure quando estraiamo il periscopio stesso, l’effetto della lente bagnata con l’acqua che cola e’ un vero tocco di classe. Realistiche anche le esplosioni delle navi colpite che affondano di poppa, di prua, di fianco, o si spezzano direttamente in due. I rottami vanno a fondo, il fuoco si stempera in fumate di vapore e alcuni pezzi rimangono a galla.Ottima l’opzione di salvare la missione in corso di svolgimento: potremo rispondere al telefono senza venire affondati per sbaglio, o semplicemente riprendere la missione il giorno successivo.Tutto si paga con una certa esigenza hardware: il gioco gira sempre fluido su un Pentium 4 3000 con 1 GB di ram e una GeForce GT 6600, perdendo qualche frame solo durante le esplosioni delle navi colpite.

HARDWARE

Requisiti minimi: Processore da 1.4 GHz, 512 MB di RAM, scheda video con 64 MB, spazio su hard disk richiesto 2 GB.

MULTIPLAYER

Il multiplayer in internet supporta fino a 4 persone in modalità cooperativa contro navi governate dal computer (anche qui le missioni sono customizzabili) oppure in modalità tutti contro tutti solo con i sommergibili, a mio avviso meno interessante. Non si sono comunque registrati fenomeni di lag o disconnessioni. La community per ora e’ ancora piuttosto ristretta. In LAN sono possibili scontri fino a 8 giocatori.

– Splendida atmosfera

– Grafica ai massimi livelli

– Ottima longevità

– Voci ripetitive

– Multiplayer limitato

– Richieste hardware elevate

8.9

Stento a trovare difetti evidenti in questo titolo: a volte l’utilizzo del radar non e’ chiarissimo, i messaggi radio sono piuttosto scontati, la compressione temporale (fino a x1024) alla massima velocità sui pc meno potenti ritarda molto la risposta ai comandi da tastiera (peraltro si imposta in modo automatico a x8 se incontriamo qualche vascello). Stiamo però parlando di dettagli che non minano assolutamente l’esperienza di gioco, come pure il grammofono che riproduce solo la tediosa colonna sonora (ma e’ possibile inserire i nostri MP3).

L’atmosfera e’ intensa, l’azione è frenetica nei momenti clou, la tensione delle imboscate e’ palpabile. Il gioco e’ tecnicamente eccelso soprattutto per quanto riguarda il comparto grafico.

Sicuramente il miglior simulatore sul mercato, molte spanne sopra al suo predecessore, e un cattivo cliente per tutti quelli a venire.

Voto Recensione di Silent Hunter III - Recensione


8.9