Recensione

Serious Sam's Bogus Detour

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a cura di Daniele Spelta

Redattore

La conferenza di Devolver Digital è stato il punto più alto in un E3 a dire il vero piuttosto piatto quest’anno: uno show irriverente, in cui il publisher ha preso in giro noi, consumatori bulimici di giochi che forse mai usciranno, e un’industry dove non tutto è rosa e fiori come si vorrebbe far credere. A mentre fredda, quei venti minuti scarsi di registrazione sono però stati più che altro utili a posizionare e a smarcare il brand, una vetrina pubblicitaria sui generis in puro stile Devolver Digital, ma concretamente, di giochi, se ne sono visti davvero pochi. Uno di questi è stato Serious Sam’s Bogus Detour, una rivisitazione in chiave twin stick shooter per uno degli FPS più celebri agli inizi del nuovo millennio, con il suo machissimo protagonista, con le sue magliette bianche e le sue tipiche espressioni da duro. Per l’occasione, in cabina di regia, assieme alla storica software house Croteam – i padri fondatori di Seriuos Sam – troviamo anche Crackshall, nome magari non molto noto ai più, ma che ha già dimostrato una certa confidenza con gli sparatutto isometrici grazie a Hammerwatch. Serious Sam’s Bogus Detour magari non è il titolo che tutti stavamo aspettando, magari non è nemmeno quello adatto a riportare in auge una serie sparita da un po’ di anni dai radar, ma sicuramente è una piacevole e frenetica variazione in pixel art sul tema.
 
Tanti graditi ritorni 
Serious Sam’s Bogus Detour è un’avventura del tutto inedita, un viaggio composto da dieci capitoli lungo tutte le coste del Mediterraneo che, partendo dai granelli di sabbia dell’Egitto già altre volte calpestati dagli stivali di Sam “Serious” Stone, si dipana attraverso le coste e le montagne della Grecia o, ancora, lungo le rive del mar Egeo in Turchia. Tutti posti ameni ed incantevoli direte voi. No, a meno che non vogliate condividere il vostro ombrellone con kamikaze senza testa e con due bombe al posto delle mani, forse vi conviene guardare ad altri luoghi di villeggiatura per passare la vostra estate: Serious Sam’s Bogus Detour è infatti un concentrato di tutta la “mitologia” della saga, un frullatone dove far saltare in mille pixel molte delle varianti di nemici già incontrati nei quasi venti anni del FPS, come i già citati aspiranti suicida senza testa – con il loro inconfondibile urlo – gli Gnaar, i Khnum, i Klee o quegli enormi tori pronti a caricare a testa bassa qualsiasi cosa passi davanti ai loro musi. L’adattamento verso il top down shooter è riuscito alla grande, in fin dei conti i toni costantemente sopra le righe e “caciaroni” di Seriuos Sam si sposano alla grande con uno dei generi in cui la frenesia, il caos e la distruzione più completa sono gli ingredienti principali: alcune fasi di Serious Sam’s Bogus Detour sono un puro delirio di esplosioni, sangue e pezzi di mostri che schizzano in ogni dove, in una progressione senza freni in cui il protagonista dalla maglietta bianca si fa largo negli stage armato di bocche da fuoco sempre più esagerate. La partenza avviene in sordina, ma già dopo pochi minuti la coppia di pistole con cui si inizia l’avventura lascia spazio ad un arsenale che già abbiamo apprezzato nel passato della serie, in cui spiccano i graditi ritorni della tommy gun, lo shootgun, ma soprattutto l’enorme cannone dal quale vengono sparate enormi palle di ferro, in grado di falciare qualsiasi genere di avversario le si pari davanti. La varietà dell’arsenale va inoltre letta in chiave strategica, perché scegliere l’arma adatta alla situazione che si ha davanti è spesso l’unica strada verso la salvezza in un titolo dall’elevato tasso di difficoltà: ad esempio, lo shotgun ha un raggio molto ampio, infligge pesanti danni, ma è inutile contro i nemici che attaccano da lontano, mentre il rocket launcher è perfetto contro i boss, più statici e vulnerabili. Ecco, buttare giù un enorme scorpione con tanto di raggi laser e mitraglie, oppure Tetrachoke, un incrocio fra un minotauro e Goro di Mortal Kombat, è stato il massimo della goduria. Le boss fight sono un inno al bullet hell, dove stare fermi anche un solo secondo nello stesso punto equivale a morte certa, un loop di capriole e fuoco all’impazzata, in cui è necessario interiorizzare i pattern offensivi sempre più letali di creature a loro volta sempre più letali nel corso dell’avventura. 
 
Perdersi, qui, non è un piacere 
Dal punto di vista del gameplay, Serious Sam’s Bogus Detour è uno sparatutto isometrico duro e puro, a partire dai comandi: il titolo supporta sia la combinazione mouse+tastiera che il joypad ma, cosa ancora più importante, a partire da uno schema che ricorda da vicino quanto visto nei due Hotline Miami, tutti i tasti possono essere rimappati a seconda delle proprie esigenze. Su queste solide basi, è stato poi inserito un sistema di crescita, abbastanza spartano, ma utile per dare un minimo di idea di progressione, fatto di punti esperienza e alcuni perk da sbloccare, come una barra della vita più lunga, una maggiore velocità o i danni aumentati quando si è in fin di vita. Da un twin stick shooter ci si aspetta soprattutto una cosa: adrenalina. Il ritmo non dovrebbe mai calare in un titolo del genere, ma l’azione è proprio l’ingrediente che purtroppo viene alle volte a mancare in Serious Sam’s Bogus Detour, a causa di un level design sì ricco, pieno di segreti e strade secondarie, ma alle volte inutilmente barocco, in cui pesa come un macigno il rischio di perdersi e passare lunghi minuti a vagare senza sapere bene che fare. Insomma, una mappa mi avrebbe fatto molto comodo in alcuni frangenti. I livelli sono scanditi da varie aree a cui accedere con le classiche tessere colorate, sparse in alcune strutture tenute sotto stretta sorveglianza: mano a mano che ci si avvicina queste stazioni, i nemici si fanno sempre più numerosi e temibili, ma non è detto che la strada la si trovi senza prima girare su sé stessi svariate volte, ritornando di frequente sui propri passi e facendosi largo attraverso i cadaveri di mostri e soldati, ma senza più sparare un singolo proiettile. Questa decisione di articolare i livelli in qualcosa che andasse oltre a delle semplici arene, da un lato è la gioia per quei giocatori che amano trovare passaggi segreti e aree nascoste, ma d’altra parte fa storcere il naso a quella fetta di utenza che è semplicemente alla ricerca di un concentrato d’azione e non transige che i combattimenti vengano diluiti in alcun modo. Fortunatamente, l’antidoto c’è ed è anche il fiore all’occhiello dell’opera targata Crackshall e Croteam: scatenere tempeste di piombo nella campagna principale assieme ad altri  tre amici è un puro orgasmo di pixel e sangue, un tripudio di esplosioni, barili di acido che finiscono in mille pezzi e orde di mostri assetati di sangue. A differenza del recente Nex Machina, Serious Sam’s Bogus Detour ha dalla sua una co-op online capace di allungare notevolmente l’esperienza di gioco ma, almeno per ora, non c’è traccia del multiplayer in locale. 
Un gioco a dieta 
I contenuti non vengono arricchiti dalla sola modalità cooperativa online, ma anche il PvP a dodici giocatori garantisce ore di sano divertimento sopra le righe, così come i survival match, arene zeppe di qualsiasi genere di nemico, in cui giocare da soli o in compagnia, nel disperato tentativo di resistere alla successiva ondata. Come se non bastasse, sin dal lancio Serious Sam’s Bogus Detour supporta lo Steam Workshop, una fucina sempre in moto da cui attingere materiale inedito, e nel caso in cui vogliate cimentarvi voi stessi nella creazione di nuove aree, esiste anche un tool di editor integrato. Il colpo d’occhio offerto da Serious Sam’s Bogus Detour è quanto più si possa chiedere ad un titolo che “pesa” poco meno 500Mb: la pixel art è più che soddisfacente, riesce nell’opera di rendere il titolo allo stesso tempo caotico ma comunque pulito, senza mai prendersi troppo sul serio. Uno dei primi livelli si chiama Public Library No:1, giusto per dire. Qualche critica va comunque mossa sugli ambienti, perché alcuni livelli sono davvero molto spogli e il riciclo di molti asset si nota in lungo e in largo. La colonna sonora, come molti altri elementi del gioco, ha forti richiami al passato della serie e segue in modo preciso il passo del gioco, spaziando da semplice sottofondo nei momenti più tranquilli, fino ad arrivare a ritmi più concitati e battenti quando il monitor viene invaso dai nemici. Purtroppo, per i problemi citati prima in sede di analisi del level design, i momenti di silenzio non mancano  e aggravano quella sensazione di spaesamento e vuoto.
Hardware
Requisiti minimi:
– Sistema operativo: Windows 7 or later
– Processore: Intel Core™ Duo or faster
– Memoria: 2 GB di RAM
– Memoria: 500 MB di spazio disponibile

– Ricco di contenuti

– La co-op online è un vero valore aggiunto

– Tanti rimandi ai classici della serie

– Boss fight frenetiche ed esagerate

– Giocato da soli non rende al massimo

– Level design alle volte fin troppo ricercato

– Ritmi altalenanti

7.0

Serious Sam’s Bogus Detour è un buon twin stick shooter, non arriva alle vette viste di recente con Nex Machina, ma il lavoro di lifting eseguito sull’iconico sparatutto da parte di Crackshall e Croteam rimane molto valido e il titolo regala ore di sano divertimento, in particolar modo se giocato in compagnia, grazie al vasto arsenale di armi a disposizione e ai nemici sempre più esagerati da abbattere. D’altro canto, va detto che, se lo si gioca da soli, Serious Sam’s Bogus Detour procede un po’ a singhiozzo, quasi vittima del suo stesso voler proporre un level design più articolato e votato all’esplorazione di quanto in genere proposto da altri titoli dello stesso genere.

Voto Recensione di Serious Sam's Bogus Detour - Recensione


7