Anteprima

Section 8

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a cura di AP

Il genere degli FPS è sicuramente uno dei più gettonati in assoluto in ambito videoludico e come tale ha visto un’infinità di prodotti sui nostri monitor. Ovviamente in un mercato così vasto, ogni software house ha cercato di fornire una propria visione ed un proprio progetto capace di calamitare l’attenzione degli utenti. Con il boom del gioco in rete e l’aumento della potenza hardware si sono poi moltiplicati i prodotti capaci di portarci in veri e propri campi di battaglia su cui sempre più giocatori contemporaneamente si sono potuti sfidare per la conquista degli obiettivi più disparati. In un panorama affollato come non mai arrivaSection 8, sparatutto futuristico con diverse frecce al proprio arco capace (si spera) di portare qualche novità in un genere che rischia di essere un po’ troppo abusato. Vediamo quali.

(Un’altra) Guerra futuristicaIl gioco è suddiviso in una modalità single player ed una multiplayer, vero cuore pulsante di questo prodotto. La prima si sviluppa attorno ad una serie di blackout delle comunicazioni riscontrati su alcuni pianeti ai confini dello spazio conosciuto. Per questo motivo la Section 8, una divisione armata specializzata in recuperi ed esplorazione, viene mandata in ricognizione e si troverà a dover fronteggiare l’esercito degli Arm of Orion, causa dell’interruzione delle trasmissioni e conquistatori senza scrupoli che andranno fermati ad ogni costo. Il vostro alter ego digitale sarà Alex Corde, soldato impegnato nella battaglia insieme ai suoi commilitoni, che verrà lanciato sul pianeta direttamente dalla nave spaziale su cui viaggia compiendo un vero e proprio tuffo nel vuoto in cui un jet-pack farà la funzione dei meno evoluti paracadute. Questo salto avverrà grazie ad una corazza che proteggerà completamente il buon Alex e che gli permetterà di far fronte ai nemici grazie alle armi e alle capacità difensive con cui è equipaggiata.Se il plot e l’ambientazione non possono essere considerati particolarmente originali, molte delle feature che sono state introdotte potrebbero portare, invece, una ventata di novità nel mondo degli FPS.. La missione che affronterete in single player sembra essere un grande tutorial utile per poi affrontare gli altri giocatori attraverso la modalità multiplayer. Questa infatti beneficia delle particolari idee che vi accompagneranno nella modalità in solitario, offrendo degli spunti interessantissimi integrati perfettamente nel gameplay. Il tuffo nel vuoto dalla nave spaziale fino al campo di battaglia diventa, per esempio, parte integrante e fondamentale delle vostre strategie: con esso potrete decidere di atterrare in una qualunque parte della mappa ottenendo così un respawn più mirato e meno casuale. Se, per esempio, dei soldati della vostra squadra avranno bisogno di supporto, potrete decidere di “atterrare” nei loro paraggi per offrire loro un valido aiuto. Per bilanciare questa possibilità potrete però utilizzare alcuni strumenti della vostra base come cannoni anti aerei capaci di colpire nemici che vorrebbero atterrare troppo vicini o radar capaci di rivelare immediatamente i soldati avversari più pericolosi per il vostro quartier generale.

Personalizziamo la guerraSe la modalità per giocatore singolo si basa su missioni in cui diversi obiettivi si susseguiranno prima di porre fine al conflitto, il multiplayer sarà basato principalmente sulla conquista di punti chiave sparsi sulla mappa. Grazie alla vastità della mappa gli sviluppatori hanno ideato un sistema chiamato DCM (Dynamic Combat Missions) in cui verranno assegnate diverse missioni in cui una squadra gestirà l’attacco e l’altra la difesa. Potreste così trovarvi a dover difendere un veicolo in transito, come a cercare di uccidere un VIP scortato dalla squadra avversaria piuttosto che conquistare un ponte. Tutte queste missioni, una volta portate a termine, oltre a garantire punti utili alla vittoria renderanno disponibili anche punti spendibili dal vostro soldato per personalizzare e potenziare la propria armatura da combattimento o per “acquistare” veicoli che vi verranno recapitati direttamente sul campo.Oltre ai classici fucili d’assalto, da cecchino e mitragliatori assortiti, avrete la possibilità di personalizzare la tuta da combattimento attraverso potenziamenti attivi e passivi. I primi consisteranno per lo più in armi da aggiungere alla vostra corazza come piccoli missili montati sulle vostre spalle o aiuti capaci di rigenerare più in fretta l’energia perduta. Quelli passivi invece potranno aumentare la vostra velocità e aggiungere mobilità al vostro jet pack, disponibile anche dopo l’atterraggio. Il bello di questi potenziamenti è che, essendo montati fisicamente sul proprio soldato, potranno essere distrutti da colpi mirati dei nemici diventando nuovamente inutilizzabili e aggiungendo maggiore profondità agli scontri a fuoco.In queste mappe particolarmente vaste vi sarà data la possibilità di guidare diversi mezzi dopo averli “requisiti” o “comprati” attraverso il sistema di punti accennato qualche riga sopra. Il gioco di squadra sembra essere maggiormente enfatizzato grazie alle particolari caratteristiche di questi mezzi che tra le loro fila avranno mech pilotabili da un singolo soldato, ma anche carri armati a quattro posti con un arma diversa per ciascun sedile.La modalità multiplayer ad oggi è stata ottimizzata per 16 giocatori su console (destinati ad aumentare tra i 24 e i 32 secondo Timegate) e 32 su Pc (cercando di portarli a 54 o più) inserendo eventuali bots nel caso non si arrivi ad avere abbastanza giocatori umani. Come al solito sarà fornito il supporto al matchmaking e saranno creati tabelloni e classifiche visualizzabili dal sito internet.

Inutile negare che al primo impatto Section 8 non impressiona. Non tanto per il settore tecnico, quanto per l’ambientazione vista e rivista in una marea di altre produzioni. Passato il primo impatto, però, ci si accorge che i Timegate hanno inserito moltissime caratteristiche peculiari nel loro sparatutto, tra cui una nuova modalità di respawn, l’”acquisto” di veicoli sul campo, la personalizzazione del proprio alter ego e il Dynamic Combat Missions capace di aggiungere varietà alle sfide multiplayer. Tutte queste caratteristiche lasciano grande spazio a una freschezza inaspettata che aumenta notevolmente il fattore attesa di questo sparatutto su larga scala. Se gli sviluppatori riusciranno ad aumentare, come promesso, il numero di partecipanti online, a garantire l’assenza di lag e a bilanciare due fazioni che sembrano differenti per veicoli e unità, dopo l’estate potremmo trovarci davanti ad uno sparatutto particolarmente appetitoso. Stay tuned.