Recensione

Saw: Legacy Recensione, il ritorno dell'Enigmista è una delusione

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a cura di YP

Il personaggio di JigSaw, l’Enigmista si rivelò al mondo nell’ormai lontano 2004. Il primo film, diretto da James Wan, mise in piedi un circo di horror e thriller fusi quasi alla perfezione: mistero, scene crude, e un contorno interessante. Lo storico plot twist finale permise poi alla pellicola di godere di un ottimo passaparola, che la portò molto presto a diventare un fenomeno di culto di quel periodo, creando un’enorme schiera di fan del brand. L’iconico volto di John Kramer, interpretato da Tobin Bell, è forse l’elemento che rimane più facilmente impresso: la sua moralità, il suo scopo ma anche e soprattutto il suo sadismo, che trova sfogo in giochi perversi e quasi sempre mortale. Dopo una lunga serie di sequel che hanno inevitabilmente abbassato (di molto) la qualità produttiva, Saw scompare dai radar nel 2009, con SAW 3D – il capitolo finale. Produzione fiacca e poco ispirata, per nulla aiutata dalla tecnologia 3D, che in questo caso si accontenta solo di qualche schizzo di sangue in pieno volto o chiodi volanti impressionano il giusto, ovvero poco. Sette anni dopo Lionsgate e Twisted Pictures decidono di riesumare la storia di JigSaw, coinvolgendo Josh Stolberg e Pete Goldfinger per la sceneggiatura, e mettendo in regia Michael e Peter Spierig. Il budget per l’attesissimo sequel è di soli dieci milioni di dollari, che in un film potenzialmente ricco di sbudellamenti, amputazioni e morti d’ogni genere è un po’ poco. Per creare un certo tipo di equilibrio, si è optato per la scelta peggiore: risparmiare un po’ di qua e un po’ di là. Cast letteralmente mediocre, unito a una scenografia banale e totalmente anonima; regia fiacca e trama deludente, nonostante provi a farci sobbalzare con ben tre plot twist nel giro di dieci minuti, di cui solo mezzo si può considerare riuscito.

Saw: Legacy è un film che non dovrebbe esistere: raccoglie la pesante eredità di un brand che si potrebbe quasi definire storico per creare su di essa quello che sembra un B-movie messo in piedi con rapidità e senza alcuna ambizione. Non si salva davvero nulla: un’ora e mezza di noia mortale, alleviata solo da un finale che rende la pillola leggermente meno amara, ma piuttosto che convincere strapperà un sorriso. Legacy è privo anche di brividi o parti veramente ansiogene, colpa di effetti speciali posticci e che non possono in alcun modo impressionare lo spettatore. Questa operazione poteva essere la rinascita per JigSaw, e un po’ ci speravamo; rappresenta invece la morte definitiva del personaggio, in tutte le sue forme. Chissà, magari fra dieci anni uscirà un reboot in grado di rendere giustizia a delle tematiche e a un setting che gode tutt’ora di enormi potenzialità. Fino ad allora però sarà meglio tenere John Kramer nel congelatore: film come Saw: Legacy dovranno essere evitati in tutti i modi. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

Il bambolotto di Saw è sempre inquietante

Attori mediocri

Sceneggiatura pasticciata e imprecisa

Montaggio confuso

Ne horror ne thriller

4

Saw: Legacy è un film che non ha nulla da offrire ne alla saga ne allo spettatore. Una pellicola mediocre in tutti i suoi aspetti, dal cast alla regia, passando per la sceneggiatura. Manca il thriller, manca l’horror, manca tutto. Un vero peccato, un’operazione fallimentare che probabilmente mette la parola fine alla vita cinematografica del personaggio.

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