Recensione

Samurai Shodown Anthology

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a cura di Star Platinum

Negli ultimi tempi le cosiddette collection sono diventate una presenza sempre più costante nelle ludoteche dei principali sistemi videoludici e così anche il Nintendo Wii, dopo Metal Slug, accoglie un’altra famosa serie SNK che negli anni Novanta riuscì a conquistare numerosi appassionati portando il genere dei picchiaduro 2D su standard molto elevati andando parzialmente a contrastare lo strapotere detenuto da Capcom fino a quel momento grazie a delle idee interessanti e ben applicate all’interno di un contesto per l’epoca originale ed apprezzabile. Riuscirà Samurai Shodown Anthology a risultare una produzione ludica interessante nonostante l’enorme differenza dei titoli proposti rispetto agli standard attuali? Scopritelo insieme a noi.

La storia dei videogames in sei puntatePremesso che non si tratta certo di un titolo pensato in esclusiva per l’ammiraglia Nintendo (il gioco è disponibile anche per PS2 e PSP) né che potremmo considerare questa produzione come una di quelle maggiormente in grado di sfruttare l’hardware del Wii, d’altra parte sarebbe impensabile non provare un senso di nostalgia verso quelli che potrebbero essere catalogati come dei titoli storici, ancor oggi considerati come alcuni dei migliori esponenti del genere dei picchiaduro, ormai profondamente cambiato e notevolmente ridimensionato rispetto al passato. Come da tradizione, la principale caratteristica della serie Samurai Shodown è legata al fatto che tutti i combattimenti si disputano utilizzando delle armi, per lo più attinenti ad un contesto feudale dell’antico Giappone molto ben riprodotto e caratterizzato, attraverso una moltitudine di personaggi che nell’arco dei sei capitoli che comporranno la raccolta, permetteranno al giocatore di vivere una struttura narrativa tutto sommato gradevole ed interessante, che mostrerà non soltanto la storia di ognuno ma anche tutti quei legami e vincoli di onore che porteranno ogni combattente a provare desiderio di vendetta o semplicemente volontà di affermare le proprie capacità o ambizioni. Ovviamente il tutto rapportato allo spazio che da sempre questo aspetto ha all’interno di contesti simili. In quest’ottica non certo originale ma comunque apprezzabile, entrerete quindi in contatto con oltre quaranta diversi personaggi, diversi dei quali saranno presenti per tutta la saga, seppur variando a livello marginale il proprio aspetto, quasi a dimostrazione di un “tempo” ludico effettivamente trascorso e di una maturità acquisita. Allo stesso modo, alcuni storici avversari si presenteranno solo a partire dal secondo episodio, andando a svelare alcuni piccoli retroscena della trama ben più interessanti rispetto all’esordio. Interessante ed immancabile inoltre la solita carrellata di bonus pensati quasi esclusivamente per i fan della saga. Analizzando il prodotto nel dettaglio, segnaliamo la presenza di tutti e sei i capitoli della serie, che cronologicamente si collocano dal 1993 al 2006. Nonostante sia possibile riscontrare alcuni interessanti miglioramenti a livello di gameplay in maniera e progressiva nei primi quattro episodi, ogni appassionato di picchiaduro non potrà non apprezzare in particolar modo gli ultimi due capitoli, che per qualità tecniche e personaggi a disposizione risultano senza ombra di dubbio molto più vicini agli standard attuali, pur restando fortemente legati all’originale concept. Tutto ciò è stato fortunatamente implementato in maniera perfetta in questa edizione Wii, realizzata in maniera pregevole anche per quanto riguarda il sistema di controllo adottato.

Il fascino del passatoIl più grande prego della serie Samurai Shodown è quello di essere riuscita ad introdurre tali e tanti personaggi diversi, caratterizzandoli in maniera ottimale e rendendoli di fatto ben distinguibili l’uno dall’altro per caratteristiche e tecniche, elemento assolutamente non trascurabile se considerato nell’ottica dell’elevato numero di numero di combattenti presenti. Accennavamo prima ai comandi ed anche da questo punto di vista il lavoro svolto può dirsi ottimo. Il giocatore avrà modo di scegliere una configurazione basata sull’accoppiata Nunchuk e Wii Remote, oppure privilegiare il Classic Controller optando quindi per un approccio più standard. All’atto pratico entrambi i metodi si rivelano efficaci e precisi, consentendo di riprodurre con ottimo tempismo tutte le numerose mosse speciali a disposizione, anche se alcune necessiteranno di un breve periodo di pratica per essere sfruttate a dovere valutando correttamente gli effetti causati e la distanza da mantenere nei confronti del proprio avversario. A tal proposito, a beneficio di chi volesse immergersi all’interno di un’esperienza ludica ancor più coinvolgente e legata ai richiami del passato, consigliamo di acquistare un arcade stick per rivivere tutte le emozioni dei coin-op di una volta.La serie da sempre offre una struttura molto ben bilanciata a livello tecnico, in cui gli scontri non si vincono per pura fortuna o semplicemente premendo i pulsanti a caso ma solo attuando un minimo di strategia e ragionando sulle giuste contromosse da adottare, come i migliori picchiaduro ad incontri da sempre insegnano.Dal punto di vista tecnico, nonostante il peso degli anni svolga un ruolo determinante nel rapportare questo gioco agli standard attuali, non si possono dimenticare i numerosi elementi che da sempre caratterizzano la serie rendendola unica nel suo genere, legati alla forte contaminazione giapponese che è possibile riscontrare nei combattenti, oltre che per altri aspetti di grande impatto.Graficamente ci si trova comunque di fronte ad un prodotto curato, in cui fluidità e animazioni sono di ottimo livello e le ambientazioni presentano stile da vendere e numerosi elementi scenici di pregevole fattura (in particolar modo per Samurai Shodown V e VI). Ottimo il comparto sonoro, con voci campionate carismatiche e brani di sottofondo ricchi di atmosfera, realizzati in maniera convincente al contesto riprodotto.Dal punto di vista del divertimento, se apprezzate i picchiaduro ed in particolare quelli in 2D potreste trovare davvero un ottimo titolo, divertente e ricco di sfida sia in singolo che per due giocatori. Da questo punto di vista, così come per la longevità, tutto è ovviamente condizionato da fattori fortemente soggettivi, pertanto per molti questa produzione potrà passare inosservata mentre per altri rappresenterà un piccolo gioiello da custodire per apprezzare alcuni dei migliori esempi del passato videoludico. Una collection comunque apprezzabile nel complesso, che ci sentiamo di consigliare senza particolari riserve a tutti gli appassionati SNK e non solo.

– Imperdibile per gli appassionati della serie

– Giocabile e divertente…

– Numerosi personaggi selezionabili

– Comparto tecnico non ottimizzato agli standard attuali

– …ma il gameplay è molto classico

– Potrebbe non piacere a chi cerca concept più moderni

7.0

Portarsi a casa Samurai Shodown Anthology corrisponde a rivivere alcuni dei migliori anni della storia videoludica, quando il Neo Geo era ancora un oggetto del desiderio per molti ed i coin-op erano ancora di moda. I sei episodi proposti nella collection garantiscono una longevità di tutto rispetto, rapportata alla qualità stessa dei singoli episodi contenuti. Tecnicamente non si può certo parlare di un gioco in linea con i valori attuali, ma in quanto a carisma e personalità gli eroi SNK sono ancora pronti a dare battaglia per la gioia di tutti gli appassionati di lunga data e per chiunque voglia conoscere la storia dei videogames attraverso alcuni dei migliori picchiaduro 2D mai realizzati. Consigliato, ma con le dovute riserve espresse in sede di recensione.

Voto Recensione di Samurai Shodown Anthology - Recensione


7