Recensione

SWAT 4

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a cura di Death_Knight

Dopo diversi anni, la leggendaria serie SWAT, dedicata agli omonimi reparti speciali americani (per esteso “Special Weapons and Tactics”), torna sui nostri PC per farci vestire nuovamente i panni di comandante di una di queste unità, utilizzate dalle forze di polizia nelle situazioni urbane più “calde”. Il nostro compito sarà chiaro, ma per nulla semplice: riportare tutto alla normalità causando il minor numero possibile di vittime, terroristi inclusi.Per chiunque avesse giocato ai vecchi SWAT il gioco risulterà piuttosto familiare, infatti nel gameplay poco o nulla è cambiato, in particolare dal penultimo della serie: rapido briefing informativo, scelte tattiche di base (punto di entrata, equipaggiamento) e azione immediata.

Weapon-training for dummies Per i neofiti l’azione immediata potrebbe rivelarsi piuttosto complessa da affrontare, ma soprattutto, a meno di non voler operare in solitaria, sarà piuttosto difficile comandare efficacemente la squadra di soldati al nostro seguito. E’ presente, per ovviare a questo problema, un breve tutorial piuttosto esplicativo che ci permetterà di prendere famigliarità con le armi da fuoco e quelle non letali, nonchè di imparare a gestire al meglio gli uomini che compongono il nostro team. Il rapido corso d’armi sostanzialmente ci consentirà di fare un po’ di test sul comportamento di pistole e fucili. Questo comprende, per esempio, la difficoltà nel controllare una lunga raffica di mitragliatore e ci permette di imparare ad applicare la regola di tiro che prevede di sparare due colpi al corpo e uno alla testa nel caso sia necessario fermare un sospettato con le maniere forti. Dopo il corso d’armi verremo posti immediatamente al comando della nostra futura squadra e ci verrà chiesto di impartire loro alcuni comandi e di raggiungere determinati obiettivi in situazioni ad alto rischio. Terminato il breve tutorial non ci resterà che lanciarci nell’azione vera e propria, dove il minimo errore potrebbe costare prezzi altissimi.

Polizia! Mani in alto e faccia a terra! La frase appena sopra è una delle colonne portanti di ogni arresto. E’ noto infatti che qualsiasi ordine dato con immediatezza ad una persona contro cui si sia rivolta un’arma nella maggior parte dei casi verrà eseguito. Buona parte della nostra azione, se sapremo onorare il grado di cui ci hanno ricoperto, dipenderà dall’efficacia con cui riusciremo a fare irruzione con rapidità e creando il panico nei sospetti, affinché questi si arrendano senza la necessità di usare forza letale. Ovviamente ciò non accadrà in tutti i casi, e qualora non dovessero arrendersi, o addirittura aprissero il fuoco contro di noi o rivolgessero le loro armi verso un ostaggio, saremo autorizzati ad aprire il fuoco e ad abbatterli. Diversi saranno, tuttavia, i mezzi a nostra disposizione per risolvere la situazione senza spargimento di sangue: potremo infatti far uso di flashbang (granate accecanti e assordanti), stinger (granate non letali), fumogeni e quant’altro possa spaventare o rendere temporaneamente inabili i sospetti, costringendoli ad arrendersi. Occupata con successo una stanza, dovremo preoccuparci di eliminare le minacce e mettere al sicuro gli eventuali ostaggi. Tutti, senza distinzione, dovranno essere ammanettati per essere poi recuperati dalle squadre di soccorso o almeno questo è ciò che prevede la procedura. Potremo poi recuperare le armi presenti per evitare che possano essere usate e fare rapporto per tenere aggiornato il comando dei nostri progressi. Tutto ciò contribuirà ad aumentare il punteggio finale della missione, il quale si rivelerà importante sempre, tranne che al livello di difficoltà più basso, nel quale ci sarà consentito qualsiasi abuso di forza con l’unico obiettivo di portare a termine la missione. All’aumentare del livello di difficoltà, al contrario, dovremo preoccuparci sempre più di agire correttamente, in quanto il compimento della missione non sarà sufficiente a garantirci il passaggio alla successiva: dovremo infatti accumalare nel corso dell’operazione un numero minimo di punti per sbloccare il livello seguente. Le missioni non sono tantissime, ma saranno comunque sufficienti a tenerci occupati per diverse ore, in particolare se sceglieremo di giocare ai livelli di difficoltà più elevati. Nonostante non siano eccessivamente numerose, dovremo fare i conti con una discreta varietà di problemi: dal semplice arresto, alla liberazione di ostaggi, alla cattura di rapinatori barricati.

Tutto sotto controllo Dare ordini alla nostra squadra sarà relativamente semplice. Potremo optare per i classici comandi da tastiera (sconsigliatissimi, sono davvero troppi) oppure potremo usare un’interfaccia controllata con il mouse, che potrà operare in diverse configurazioni (tasto centrale, destro…) secondo la nostra comodità. Indipendentemente da ciò, dovremo semplicemente indicare il punto di azione, che potrà essere una porta, un angolo, un ostaggio eccetera, e dare l’ordine ai soldati. Potremo per esempio ordinare l’irruzione in una stanza utilizzando o meno flashbang o granate, far arrestare un sospettato, chiedere di controllare uno spigolo o una porta con le fibre ottiche in modo da conoscere l’eventuale presenza di minacce, ordinare la copertura di una determinata zona e chi più ne ha più ne metta. Dal momento che, durante l’azione, avremo a disposizione due squadre di due uomini ciascuno, potremo anche decidere di separarci e comandarne una (ma anche tutte e due) a distanza. Sarà infatti possibile, tramite una finestra attivabile, osservare l’azione di un qualsiasi soldato dalla telecamera posta al di sopra del suo elmetto. Tramite questa finestra potremo anche impartire normalmente i comandi alla squadra di cui fa parte (rossa o blu): questo consentirà di gestire più efficacemente alcune mosse, per esempio potremo fare irruzione in una stanza da due porte differenti, creando ancora più scompiglio tra i sospetti, oppure potremo coprire le spalle ad una squadra che avanza, o ancora, semplicemente, raggiungere più rapidamente gli obbiettivi smistandoli tra due gruppi.

A.I. Artificial Intelligence Merita, a mio giudizio, un discorso a parte l’intelligenza artificiale, particolarmente importante nel gioco. Prenderci compito personalmente di ripulire gli ambienti risulterà in alcuni casi un modo rapido di terminare la missione, ma il più delle volte rischieremo di soccombere. Per questo motivo i nostri compagni virtuali risulteranno assai preziosi e, la maggior parte delle volte, svolgeranno piuttosto bene il loro compito. Si copriranno a vicenda, intimeranno ai sospetti di arrendersi prima di aprire il fuoco, procederanno al controllo delle stanze con accuratezza e comunicheranno la presenza di ostili e, inoltre, fortunatamente, avranno sempre una buona mira. Il difetto maggiore, che in diversi casi si rivelerà piuttosto frustrante, sarà la scarsa reattività se non si troveranno direttamente coinvolti. Potremo, per fare un esempio, veder atterrare un soldato senza che gli altri cerchino migliore copertura (anche se comunicheranno via radio il ferimento del membro della squadra), o si preoccupino di indagare più a fondo. E’ comunque un problema abbastanza secondario ed aggirabile gestendo correttamente le squadre.Un discorso simile potremo farlo per i nostri “nemici” (al contrario degli ostaggi, che spesso si mostreranno ostici e faranno resistenza all’arresto, dubito che un civile nella realtà non obbedirebbe ad un ordine dato da un ninja armato e corazzato…), anche se lavoreranno parecchio meno in gruppo, in ogni caso il loro comportamento è abbastanza realistico: scapperanno e cercheranno riparo se sentiranno rumori, colpiranno gli ostaggi (facendoci fallire la missione) se non li faremo arrendere o li abbatteremo con rapidità.

Tecnica Il comparto grafico è piuttosto piacevole, l “Unreal Engine” è stato infatti spremuto a dovere. I modelli e i loro movimenti sono realistici, le texture raggiungono buoni livelli (qualcuna mi ha lasciato davvero impressionato) e in generale le ambientazioni (sia le poche esterne, sia quelle interne) risulteranno davvero gradevoli e d’effetto, contribuendo a incrementare la già alta immedesimazione del giocatore.La stessa qualità è raggiunta anche dal sonoro. Il rumore degli spari rispecchierà quello reale delle varie armi, inoltre in alcuni casi saremo accompagnati da musiche di sottofondo da film d’azione, non altrettanto realistico ma comunque piacevole (devo dire che la prima volta che ne ho sentita una, mentre facevo irruzione in una stanza, mi sono un po’esaltato…).

HARDWARE

Cpu ad almeno 1Ghz, 256MB di Ram, 2GB di spazio libero su disco, scheda audio con supporto directX 8.1, scheda video con almeno 32MB di Ram e supporto alle directX 9. Windows 98Se/2000/Xp.

MULTIPLAYER

Sono disponibili le classiche modalità cooperativa e team death match (mancano, invece, modalità non in squadra, come l’All vs All). In più sono presenti la modalità “Vip Escort”, che prevede che una squadra si occupi di fare da scorta ad un Vip ed un altra invece faccia di tutto per eliminarlo e “Rapid deployment”, nella quale dovremo disarmare con rapidità alcune bombe sparse per la mappa. La modalità coop è forse la più divertente, in quanto affrontando le missioni con compagni reali, potremo utilizzare con maggiore efficacia le tattiche più adatte, e questo ci condurrà a un rapido successo, oltre a donare una certa soddisfazione.

– Buon mix di azione/strategia

– Piuttosto realistico

– Grafica gradevole

– I.A. non sempre impeccabile

– Poche missioni

8.2

In definitiva, ci troviamo di fronte ad un ottimo titolo, una vera chicca per gli appassionati, ma anche un gioco da non perdere per chiunque sia anche solo minimamente interessato al genere. Il buon mix tra azione e tattica, che non risulta però dispersiva come nella serie Rainbow Six (forse il concorrente più diretto, anche se parecchio diverso), il realismo e un buon aspetto grafico rendono SWAT 4 un titolo decisamente di prim’ordine.

Voto Recensione di SWAT 4 - Recensione


8.2