Recensione

Return to Castle: Wolfenstein

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a cura di Redazione SpazioGames

Return to Castle Wolfestein (RTCW) si presenta immediatamente con un’avvincente modalità single player che è mancata negli ultimi sparatutto 3D fortemente orientati al gioco in multiplayer. Con il nuovo titolo della Id invece i programmatori hanno cercato di riportare l’attenzione su uno stile di gioco che Unreal Tournament e Quake III avevano un po’ messo in ombra. Attenzione con questo non significa che RTCW non vi permetterà di affrontare sfide in multiplayer, anzi le modalità disponibili per questo tipo di gioco non mancano e sono state curate in modo estremamente approfondito.Il primo fattore che colpisce in RTCW è sicuramente l’atmosfera che si respira estremamente avvincente e coinvolgente. Nel gioco impersoniamo un soldato americano imprigionato nel castello di Wolfestein. Il nostro compito è cercare di fuggire dal castello e indagare su attività occulte che vedrebbero impegnate le forze del Terzo Reich intente a costruire delle macchine da guerra perfette. Himler, il capo delle SS è stato incaricato da Hitler a sfruttare le scienze arcane per creare un esercito di non morti in grado di distruggere le forze alleate. Per fuggire dal castello dovremo trovare l’accesso alla funivia e riattivarla per poter scendere a valle. Ci muoveremo quindi in un villaggio occupato dai nazisti in cui dovremo trovare l’accesso alle catacombe dove faremi i primi incontri con le creature misteriose che i soldati tedeschi hanno riportato in vita.Le ambientazioni sono molto varie e curate nei minimi dettagli. Il motore del gioco è lo stesso impiegato in Quake III tuttavia si nota l’abilità dei programmatori che hanno ricreato delle ambientazioni ricche di atmosfera dove ogni particolare è curato nei minimi dettagli. Più che il numero di poligoni utilizatti che comunque è decisamente lodevole sorprende la qualità delle textures in alcuni casi davvero sbalorditive. Anche i modelli dei nemici sono molto definiti e perfettamente caratterizzati con delle animazioni realistiche.La musica di accompagnamento cambia a seconda delle situazioni di gioco e contribuisce a creare una sensazione di ansia che vi farà saltare sulla sedia ai primi rumori sospetti. Anche gli effetti sono molto curati sia per quanto riguarda il rumore delle armi che quelli ambientali e dei nemici. Per curato il doppiaggio dei dialoghi fra i soldati.Lo stile di gioco cerca di fondere sapientemente elementi action con altri più strategici e realistici. In RTCW non sono sicuramente richieste doti di stratega militare tuttavia l’uso delle armi è discretamente realistico. La mira peggiora se insistiamo tenendo troppo premuto il grilletto oppure allontanandoci dal bersagli. La migliore condizione per sparare infatti è stare fermi e accovacciati. Le armi poi dovranno continuamente essere ricaricate e alcune si riscalderanno se utilizzate troppo a lungo. E’ stato inserito un tasto per eseguire dei rapidi sprint che saranno però limitati da una barra energetica che si decrementerà progressivamente.Le armi comprendono un coltello, una pistola, due mitragliatori, l’MP 40 e lo Sten che presenta un silenziatore, un fucile utile per sparare da grandi distanze soprattutto quando troveremo il mirino telescopico, delle granate, un lanciarazzi, una chaingun molto potente, un lanciafiamme e un arma sperimentale che spara potenti scariche elettriche.I nemici spaziano dai classici soldati ai non merti e a creature-X particolarmente potenti e robuste.Tra i soldati i più coriacei sono Venom Soldier dotati della micidiale chaingun e le guardi d’elite incredibilmente agili e veloci. I non morti sono i classici zombi piuttosto lenti ma dotati comunque di alcuni attacchi speciali. Gli avversari più temibili sono comunque le Creature-X ottenute da esperimenti praticati dai Nazisti. Buona l’intelligenza artificiale degli avversari che cercheranno di reagire in modo credibile alle vostre azioni e vi spingeranno ad elaborare delle tattiche intelligenti piuttosto che a lanciarvi a mitra spianato.

grande coinvolgimento.

Atmosfera fantastica.

Realizzazione tecnica impeccabile.

difetti, chi ha parlato di difetti!!

9.0

In conclusione un gioco che fa del coinvolgimento il suo cavallo di battaglia, raramente ricordo di essermi sentito così risucchiato dall’atmosfera di un videogioco. In RTCW si viene inevitabilmente catturati dall’azione e dalle ambientazioni veramente fantastiche. Tutti i parametri che definiscono un videogioco inoltre sono ai massimi livelli per cui ci sono poche altre parole da aggiungere: un gioco da avere a tutti i costi, non ve ne pentirete.

Voto Recensione di Return to Castle: Wolfenstein - Recensione


9