Recensione

Rayman Raving Rabbids 2

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a cura di AP

All’uscita del Wii molti utenti si lamentarono del ritardo di Wario Ware Smooth Move, che avrebbe impedito loro di sfruttare il titolo Nintendo durante le serate natalizie. L’alternativa alla classica tombola però si rivelò essere Rayman Raving Rabbids, un folle gioco in cui la melanzana mascotte di casa Ubisoft veniva rapita da una banda di conigli alieni. Nel primo episodio l’unico modo per fuggire consisteva nel riuscire a superare tutte le bizzarre prove che venivano proposte all’interno di un’arena, sotto forma di minigiochi. A distanza di circa un anno da allora, i demenziali roditori sono tornati alla carica, ancora più agguerriti e desiderosi di conquistare il mondo, ma per farlo hanno avuto la brillante idea di studiare prima il genere umano, cercando di imitare alcuni comportamenti tipici della nostra specie. Non pensate di avere a che fare con un titolo complesso, in realtà tutto ciò altro non è che un pretesto per presentare una nuova raccolta di minigiochi, tutti da affrontare con la solita dose d’ironia cui la serie ci ha ormai ben abituato.

Non è bello invadere da soliLa modalità principale ci permetterà d’impersonare Rayman conducendoci in un avventuroso viaggio per alcune zone del pianeta quali ad esempio l’Europa, l’Asia e il Sud America, sino ad arrivare ai tropici, dove avrà luogo lo scontro finale per la salvezza del genere umano. Durante i nostri spostamenti dovremo affrontare sei prove scelte da una rosa di nove, superate le quali avremo via libera verso l’area successiva. I minigiochi saranno sempre in tema con la zona del pianeta che si sta visitando e non mancheranno mai trovate davvero fuori di testa, che riusciranno a strappare non poche risate e momenti di assoluto divertimento. Prima di proseguire, sarà opportuno fare una premessa importante riguardo al gameplay attorno a cui è strutturato l’intero gioco. La componente multiplayer è infatti un indiscusso pregio di questo titolo, che trae il massimo della giocabilità proprio dalla possibilità di poter affrontare tutti i minigiochi che compongono Rayman Raving Rabbids 2 insieme ad altre persone, collaborando, sfidandole o meglio ancora ostacolandole con le buone o con le cattive, fino al raggiungimento della vittoria finale. Il tutto si traduce in una serie di prove appositamente studiate per più giocatori, che rispetto al passato risultano ora molto più immediate, coinvolgenti e varie, seppur di numero inferiore. Sembra però difficile credere che questa scelta possa riscontrare un consenso unanime nel pubblico, in quanto nella lista dei circa 60 minigiochi disponibili, ancor più ispirati rispetto alle precedenti edizioni, non figurano prove in grado di avere la stessa attrattiva se giocate da soli. Fortunatamente, questi limiti non sono una pecca così grave. Ovviamente il consiglio è quello di sbloccare tutto il possibile in singolo e mostrare le vere potenzialità di questo gioco nelle serate tra amici, visto che Rayman 2 può essere considerato sicuramente ben più di una valida alternativa a Mario Party 8, dal ritmo molto più lento.

I conigli si scatenano in tantiIl titolo Ubisoft mette in scena minigiochi competitivi in cui fortunatamente i tempi di attesa tra un giocatore e l’altro sono ridotti al minimo indispensabile. Anzi, molto spesso accade che tutti i conigli debbano confrontarsi in un’unica sessione di gioco che diventerà, per l’occasione, anche caotica. Sia il Wii Remote che il Nunchuk sono stati utilizzati in modo intelligente, anche se forse troppo simile per certi versi a quello del precedente capitolo, tuttavia presi dalla spensieratezza dell’azione si tende a dimenticare questo particolare non proprio di poco conto. Le prove che dovrete affrontare saranno le più disparate: dovrete servire dei panini giganti al fast food senza farli cadere e cercando di ostacolare l’operato dei vostri (ex) amici, o ancora dovrete utilizzare il cellulare al cinema cercando di far beccare gli altri dalla guardia di passaggio, oppure nella prova denominata “Rutto libero” potrete salire sull’arco di trionfo degli Champs-Elysées per agitare una lattina di bibita gasata, berla e vedere il risultato della vostra emissione di gas sulla strada sottostante. Vi è il gradito ritorno anche per i minigiochi musicali, in cui dovrete tenere il ritmo muovendo a tempo Wii Remote e Nunchuk. Questa volta tutto risulta più semplice grazie ad una nuova visualizzazione dei movimenti da effettuare e ad una migliore risposta ai comandi che appaiono precisi e con tempi di risposta immediati o quasi. Avrete anche modo, prima di iniziare, di selezionare il vostro strumento preferito tra i quattro disponibili, lasciando i restanti ai vostri amici che si esibiranno con voi. Non manca nemmeno una sessione sparattutto alla House of the Dead (o alla Umbrella Chronicles per citare un gioco sicuramente più attuale) in cui però questa volta avrete sullo sfondo un filmato girato dagli sviluppatori nella città prescelta in cui in post produzione sono stati aggiunti conigli e oggetti da colpire. L’idea risulta sicuramente originale e accattivante anche dal punto di vista visivo, portando alla mente quel capolavoro (guarda caso con protagonista proprio un coniglio…) di “Chi ha incastrato Roger Rabbit”. Nonostante la tanta carne al fuoco però, non tutti i minigiochi brillano in qualità e alcuni risultano un po’ insipidi, andando in parte a frenare l’entusiasmo verso altri decisamente più riusciti e avvincenti. Per agevolare e velocizzare le partite con più partecipanti e per eliminare gli eventi che vi convincono di meno, è bello notare come sia possibile creare i propri “viaggi personalizzati”. In pratica vi saranno forniti 3 slot in cui inserire e salvare una particolare serie di gare scelte da voi, come una sorta di promemoria virtuale per partecipare in sequenza ai vostri minigiochi preferiti. Nel caso invece cerchiate il record a tutti i costi potrete affidarvi all’allenamento e affrontare una singola sfida alla volta.

Lo stile dei conigliSe da un lato è impossibile non rilevare l’elevato grado di divertimento che si può ottenere dalle partite con degli amici, non si può non notare una realizzazione tecnica che non si è evoluta dall’edizione precedente, se si esclude l’utilizzo di una grafica di maggiore impatto grazie al Progressive Scan. In effetti, considerando che il gioco è stato sviluppato unicamente per Wii e DS, dati i loro peculiari sistemi di controllo, ci si sarebbe aspettato qualcosa di meglio. Anche il supporto alla Wi-Fi Connection appare marginale, contraddistinto unicamente da un ranking mondiale con il quale fare i conti. Un passo avanti dall’immissione di password del primo titolo, ma ancora lontani dalla possibilità di affrontare conigli da tutto il globo, caratteristica che avrebbe innalzato di molto una longevità legata a doppio filo al numero di giocatori che usufruiranno del titolo Ubisoft: molto limitata in single player ma più che buona giocando con un gruppo di amici con cui scatenarsi e ridere insieme. Lo stile ormai conquistato da questa saga è forse quello che permette a questo sequel di differenziarsi dalla massa di titoli minievento che finiscono per rivelarsi troppo spesso noiosi e ripetitivi già dopo poche partite. La possibilità di personalizzare il proprio coniglio vestendolo con il completo di Sam Fisher di Splinter Cell o dell’Altair di Assassin’s Creed per passare a capigliature afro, berretti con visiera o da cowboy, completi da cameriera e kimono alla Street Fighter ed oltre cento oggetti diversi per migliaia di combinazioni differenti, rendono la caratterizzazione del vostro coniglio un vero piacere per gli occhi. Per quanto riguarda la realizzazione tecnica forse è qui che potremmo trovare qualche piccolo difetto, ma solo dovuto ad uno standard qualitativo solo nella norma. Il motore grafico del gioco appare fluido, il character design dei personaggi è memorabile e non si notano imperfezioni degne di nota nemmeno nella palette grafica o nelle ambientazioni. Ogni vostra scorribanda è accompagnata da una colonna sonora discreta, che potrebbe risultare anche stancante a causa di effetti sonori che a lungo andare potrebbero apparire ripetitivi. Piccole cose comunque. Le animazioni esagerate dei personaggi, il loro ormai famoso urlo ed il ridicolo cantare strapperanno più di un sorriso a tutti quelli che si avvicineranno al titolo Ubisoft e che vorranno passare un po’ di tempo con questi buffi alieni, a patto di non storcere il naso davanti ad un umorismo non proprio sofisticato ma, comunque, spesso irresistibile.

– Grafica colorata e spassosa

– Gioco concepito per il multiplayer…

– Minigiochi immediati e molto divertenti

– L’urlo dei conigli provoca assuefazione

– …ma un gameplay più profondo sarebbe stato gradito

– Longevità molto limitata

7.0

Rayman Raving Rabbids 2 è un titolo controverso. Da un lato c’è uno stile particolarissimo nel proporre minigiochi e situazioni divertenti, rese esilaranti dalla presenza dei conigli. Dall’altro il numero esiguo di minigiochi, di cui alcuni poco entusiasmanti, mina la longevità del titolo e lo rende inadatto a sessioni di gioco in singolo. Il consiglio è di acquistarlo solo se avete la possibilità di riempire spesso la casa di amici che hanno voglia di divertirsi e che vogliono chiudere un occhio su un comparto tecnico positivo ma non paragonabile ad altre produzioni Nintendo uscite ultimamente. Per il prossimo anno sarà gradita una cura maggiore nella grafica e, soprattutto, un maggior numero di minigiochi e omogeneità sulla loro qualità, possibilmente con qualche modalità aggiuntiva.

Voto Recensione di Rayman Raving Rabbids 2 - Recensione


7