Recensione

Queen Teen: The Clique

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a cura di AP

Da una serie di letture per giovanissime arriva su Nintendo DS Queen Teen: The Clique, avventura dedicata alle lettrici che potranno calarsi nel mondo adolescenziale in cui si sviluppano le vicende narrate nei libri. Il prodotto Warner Bros Interactive si propone così ad un pubblico piuttosto selettivo cercando di fare presa su di esso proponendo un mondo fatto di pettegolezzi, moda e rivalità tipiche delle adolescenti. Non esattamente un buon messaggio.

Gira la modaQuando si crea un gioco per un preciso target si sceglie preventivamente di escludere una buona parte di giocatori per accontentarne un numero decisamente inferiore. Questo titolo rientra in pieno in questa classificazione, diventando fruibile solo da bambine comprese nella fascia d’età tra i 7 e i 10 anni. Quello che bisogna capire quindi è se il gioco in oggetto risulti convincente per questa tipologia di giocatrici, riuscendo a solleticare la loro fantasia facendole immergere in un mondo alternativo vivo e interessante.L’inizio dell’avventura vi vedrà scegliere il personaggio tra una manciata di modelli disponibili e vestirlo con un numero ridottissimo di oggetti. Il tutto ha inizio con l’inserimento nella vostra nuova scuola, luogo dove dovrete seguire le lezioni e potrete incontrare parecchi personaggi femminili appartenenti a diversi gruppi. Ci saranno le eclettiche, le sportive, le matematiche e diverse altre, tutte caratterizzate da un certo modo di vestirsi e più o meno attente ai voti che prenderete durante le attività che potrete svolgere negli orari di lezione. La scelta della materia da seguire potrà essere fatta all’inizio della settimana ed eventualmente anche durante la stessa, ma già dalla varietà delle situazioni si può vedere che qualcosa non quadra.Le lezioni da seguire sono solamente cinque: geometria, arte, educazione fisica, chimica ed economia domestica. Ad una quantità piuttosto ridotta si aggiunge una povertà del gameplay davvero disarmante, visto che ad ognuna è abbinato uno ed un solo minigioco. Se la sua semplicità è estrema anche per una giovanissima utente, il continuo ripetersi di situazioni verrà prestissimo a noia, rendendo l’andare a lezione una prassi da eseguire in attesa che il minigioco termini. Nelle pause potrete parlare con le vostre compagne di scuola per eseguire favori (basterà entrare nel luogo richiesto e toccare con il pennino sull’unico oggetto luminoso presente) o piccole missioni che non contemplano altro se non ascoltare pettegolezzi o vestirsi in maniera adeguata. Se i pettegolezzi sarebbero già deprecabili come idea, risultano estremamente poco educativi poiché potranno essere “spesi” per aumentare la propria reputazione nella scuola.

Vestiti, vestiti vestiti…Per poter ampliare il vostro giro di amiche dovrete per forza indossare gli abiti adatti (sigh…) e per farlo eseguirete alcuni lavoretti dopo la scuola nel centro commerciale della città. Avrete così a che fare con altri quattro minigiochi davvero poveri di divertimento e di inventiva: dovrete preparare gelati, preparare tacos, servire in un bar e diventare commessa in un negozio di indumenti. Grazie alle laute mance che potrete guadagnare accumulerete in fretta un bel gruzzoletto, ma l’unico modo in cui potrete spenderlo sarà acquistando vestiti. Questi, nonostante siano fondamentali nel gioco, vengono forniti in quantità davvero ridotta e in molti casi differiscono tra loro solo nel colore. Una volta indossati gli abiti “giusti”, aver spettegolato a sufficienza e aver svolto alcuni compiti affidativi dalle vostre compagne, sarete finalmente accettate da quel particolare gruppo e sarete poi invitate ad una festa. Qui non potrete fare nulla che non sia già stato fatto e vi sarà data la possibilità di parlare con qualche amica e con qualche baldo giovanotto. Per causa sua dovrete poi cambiare abito, essere accettata da un altro gruppo di ragazze e comprare altri vestiti per far parte di loro. Questo continuo loop risulterà molto presto noioso a causa della povertà del gamplay e della già citata grande ripetitività dei minigiochi.Il comparto tecnico è anch’esso deludente ed a modelli poligonali statici e poco dettagliati si uniscono spostamenti lenti che spesso verranno saltati tramite un triplo tocco sulle frecce che appariranno sullo schermo. Le ambientazioni sono pochissime e gli sfondi che le presentano sono discreti ma completamente privi di interazione. L’audio è composto da canzoni con tanto di parole che però vengono ripetute continuamente costringendovi ad abbassare il volume molto presto. Gli effetti sonori dei minigiochi sono pochi ma comunque piuttosto approssimativi.La longevità è ovviamente molto scarsa a causa di un numero davvero esiguo di minigiochi (tra l’altro poco ispirati) e tutti dedicati all’acquisto di vestiti.Se i difetti tecnici e la scarsissima originalità dei minigiochi potrebbero diventare problemi minori se osservati dal pubblico a cui è dedicato (ma non per questo sarebbero giustificabili), il problema principale da noi riscontrato è il messaggio che deriva da questa produzione: il fatto che le amiche si “conquistino” sarebbe già di per se errato, ma se per farlo bisogna andare incontro ad i gusti dell’altra persona, spettegolando malignità a destra e a manca, forse c’è qualcosa che non va.

– Controlli tramite pennino funzionali

– Gameplay senza mordente

– Pochissimi minigiochi e poco curati

– Messaggio superficiale ed errato

4.0

Queen Teen: The Clique è un gioco che ripropone l’ambito scolastico senza riservare alcuna sorpresa. Riesce anzi a rendere noioso e scadente il divertimento che il vostro Nintendo DS potrebbe offrire per via di un gameplay ripetitivo e privo di un qualsivoglia mordente. Se a questo poi si aggiunge il messaggio errato e totalmente superficiale che viene dato in pasto alla piccola utente, sconsigliare questo titolo senza riserve ci sembra l’unica cosa saggia da fare.

Voto Recensione di Queen Teen: The Clique - Recensione


4