Recensione

Pro Evolution Soccer 4

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a cura di Athreyu81

Da anni il marchio Pro Evolution Soccer (Winning Eleven in giappone) è stato legato indissolubilmente alle console casalinghe Sony. Prodotto che con il passare degli anni non solo garantiva una qualità intrinseca sempre maggiore, ma incontrava sempre più frequentemente i favoritismi del pubblico, uscendo quindi dall’ iniziale mercato di nicchia e scontrandosi nel settore ludico-calcistico main stream da sempre dominato da EA e il suo Fifa Football. Sony forte della sua esclusività sulla serie si era costruita un trampolino ben stabile su un cospicuo numero di vendite sulle console, catalizzando l’ attenzione sull’uscita della migliore simulazione calcistica che la storia ricordi. Konami però, a causa delle pressioni esercitate dai fan, fece uscire una versione di Winning Eleven 6 (sottotitolata Final Edition) per la macchina a 128 bit Nintendo, purtroppo i risultati di vendite non si rivelarono quelli sperati e il gioco non vide mai la luce al di fuori del continente asiatico, con grande rammarico degli “afacionados” calcistici europei muniti di Game cube. Dopo quella piccola parentesi, la casa di Tokio, volle concentrarsi soprattutto nel migliorare il proprio franchise per un unica macchina (PS2); da qui il restyling grafico che ha portato all’ abbandono del Renderware a favore di un engine grafico proprietario e al considerevole aumento delle animazioni dei calciatori. Ma proprio quest’ anno a sorpresa venne confermata una conversione di Pro Evolution Soccer 4 per Xbox, Konami riamase avara nel divulgare altre informazioni su eventuali implementazioni rispetto alla console monolitica, ma proprio la prima apparizione al pubblico (ECTS) rivelò quello che tutti gli appassionati aspettavano: la presenza dell’ online gaming via Xbox Live.

Anatomia di un team vincenteLe modalità presenti ricalcano fedelmente quanto visto su ps2, non aggiungendo niente al gioco offline. Attraverso un menù iniziale più raccolto (l’edizione per Playstation presentava un menù a scorrimento) potremo addentrarci alla costituzione del gioco vero e proprio. “Partita” ci permette di organizzare delle amichevoli o uno scontro ai rigori contro un avversario o più (fino a 4 giocatori), di affrontare il computer, oppure di osservare la bontà dell’ I.A come semplice spettatore. “Campionato” permette di disputare: la serie A, la Bundesliga, la Liga, il campionato francese, olandese e internazionale. “Coppa” è divisa nelle classiche competizioni ad eliminazione e riguarda sia le squadre nazionali (Europa, Africa, America, Asia e del mondo) che le squadre di club (coppa Konami). “Allenamento” facilità l’ ingresso del giocatore nel mondo di PES 4. Impareremo i comandi base e le finte, prenderemo parte a delle prove su esercizi di tiro, passaggio, difesa, attacco, metteremo in pratica sul campo quello imparato dalle istruzioni video nell’ allenamento libero. Vero fulcro della serie Konami è l’ evoluta “Master League”. Grazie ad un impianto di gioco sempre più complesso il campionato Master si rivela mastodontico. La scelta iniziale ricade su 3 fattori principali: intraprendere la carriera con una squadra di club presente ma con giocatori (prettamente inventati) novizi, con giocatori originali, oppure con una squadra interamente inventata dal giocatore, il quale sceglie il nome del team, crea la propria bandiera, la divisa e il proprio stadio. Con il procedere del campionato le partite si divideranno con gli impegni di coppa, gli allenamenti per decretare lo stato di forma dei giocatori le cui caratteristiche potranno essere potenziate attraverso l’ uso di punti esperienza guadagnati nelle partite. Il calciomercato ci appassionerà, tenendo sempre un occhio di riguardo al bilancio della società. Tutto questo e molto altro ancora rappresenta il cuore del gioco, che vi vedrà impegnati per molto tempo.

Il campo di giocoEssendo questa una conversione, purtroppo le squadre restano aggiornate come l’ edizione Ps 2, molti dei giocatori avranno nomi reali, gli altri andranno editati attraverso l’ opzione “Modifica”. Notizia spiacevole apprendere che il gioco non presenta la possibilità del download contenuto via Xbox Live, opzione che ci avrebbe permesso di sperare di incappare in un aggiornamento delle squadre e dei nomi da parte di Konami.Sul campo di gioco, il prodotto mostra tutta la sua forza, signori siamo davanti alla simulazione di calcio per eccellenza. La fisicità dei giocatori viene trasmessa nel palmo dell’ utente, le caratteristiche decretano il loro comportamento sul manto erboso. I passaggi e il gioco di squadra agevoleranno l’ organizzazione di gioco, la casualità in rapporto alla distanza, alla posizione del pallone e del giocatore dei tiri riprenderà il tema principale che vediamo ogni domenica nella Serie A: lo spettacolo. La particolarità di molti giocatori (sia nelle fattezze che nei movimenti) , animazioni che ricoprono un repertorio incredibile, errori simulati, esultanze personalizzate e via discorrendo. Il gioco ha bisogno di uno studio attento da parte dei novizi, con una curva di apprendimento che gratifica come ben poche altre. Praticamente tutto quello che vedete in una partita vera qui lo potete fare (o quasi tutto). Naturalmente una squadra prima di entrare in campo va organizzata nella sua interezza. I moduli e le tattiche da scegliere sono un numero spropositato, editabili in qualunque aspetto: impostazioni di marcature personalizzate, offside trap, pressing a zona, raddoppio di marcatura ecc. Potrete dare un identità ben precisa alla squadra; è bene mettere i giocatori più in forma a discapito di quelli stanchi, sostituire i giocatori infortunati durante le partite (presenza di infortunio lieve o grave). Importante a livello scenografico la presenza dell’ arbitro in campo e dei relativi guardalinee, novità di quest’ ultima incarnazione calcistica. La terna arbitrale viene sopraggiunta da quel fattore casualità che permane in tutto il gioco; facile che l’ arbitro incappi in errori non sanzionando falli o agendo sul campo con un comportamento assai pignolo. I cori dei tifosi saranno la coreografia alla partita, esalteranno le doti dei campioni o fischieranno gli errori grossolani.

La potenza è nulla senza controlloIl controllo attraverso il pad Xbox risulta all’ inizio macchinoso per chi è abituato al pad Sony. I tasti frontali rispecchiano fedelmente quelli della controparte Ps2, il grilletto di destra è deputato alla corsa, quello di sinistra permette di cambiare il cursore, il pulsante nero è la seconda corsa (quella intermedia) e permette di usufruire dei comandi speciali , quello bianco può essere assegnato alla strategia (offensiva e difensiva), l’ altro stick analogico serve per i passaggi manuali e le veroniche. Eseguire doppi passi e le finte del gioco all’ inizio non è affatto semplice, l’ appetibilità di alcune finte sono precluse all’ uso della croce digitale ed esercitarle con tempestività durante il gioco è arduo. Logicamente il tempo vi aiuterà nell’ apprendere i giusti movimenti per usufruire del gioco al 100% senza limitazioni di ogni sorta. Piccola constatazione nel controllo dei passaggi alti che ogni tanto inspiegabilmente prendono la direzione opposta a quella impostata dal giocatore.

Tecnicamente parlandoLa versione di casa Microsoft ovviamente non presenta nessun rallentamento di ogni sorta. Il gioco scorre via fluidissimo, le textures sono tali e quali quelle della versione Sony fatta eccezione del manto erboso, particolarmente piatto nella versione antagonista, qui rifinito molto meglio. Gli effetti di luce vistosi visibili sulle teste dei giocatori in notturna sono stati attenuati. Altra considerazione importante è una leggera diminuzione della velocità di gioco e la presenza di una palette cromatica molto più attenuata. Il resto risulta uguale identico, volti dettagliatissimi e una presenza scenica imponente. Il sonoro non presenta variazioni, la telecronaca degli incontri è affidata alla coppia Civoli-Sandreani che soffrono di una ripetitività di fondo ma comunque migliorata rispetto alle passate edizioni.Inutile enunciarvi la longevità stratosferica del gioco. Aldilà della modalità offline che impegnerebbe l’ utente per mesi e mesi, la versione di casa Redmond presenta la tanto decantata opzione Xbox Live che aggiunge una dimensione ludica ulteriore. Prima però è bene impegnarsi nel sbloccare tutte le cose che il gioco offre nel “PES Shop” dove potremo acquistare, tramite i punti assegnatoci dopo le partite, vecchie glorie, nuovi stadi, nuovi palloni, velocità di gioco raddoppiata e tante altre cose.

Live EnableKonami ha dato la possibilità agli utenti di tutto il mondo di sfidarsi online attraverso Xbox Live. La selezione di suddetta caratteristica ci catapulterà immediatamente in una Lobby da voi gestita. Qui potrete decidere tra “partita rapida”, “optimatch”, “crea match” e potrete vedere le classifiche mondiali dei migliori giocatori; si perché in base alle vittorie sul Live vi verranno assegnati dei punti che piano piano incrementeranno la vostra posizione nel ranking mondiale. Una volta trovato lo sfidante possiamo decidere se accettare o meno la sfida. Accettata la sfida verremo catapultati nella schermata selezione squadre dove avremo 60 secondi per decidere la nostra amata. I secondi (sempre 60) scandiranno anche l’ impostazione della formazione e strategie varie, caratteristica abbastanza limitante e fastidiosa, organizzarsi in così poco tempo, all’ inizio, risulta difficoltoso. Scesi in campo bisogna fare 2 considerazioni: se l’ Host è il giocatore tutto andrà liscio senza problemi di Lag, se il giocatore è il Guest qui il gioco si fa più problematico. Anche se il proprio Host possiede delle connessioni paurose, l’ ospite risulterà “laggare” e questo inficerà molto sulle condizioni e il risultato della partita. Un peccato dover constatare la non perfetta ottimizzazione del supporto online da parte di Konami KCET, è anche vero che è la sua prima esperienza in questo campo. I cambi in partita si richiamano attraverso il menù “Start” a gioco continuato e ne avremo a disposizione 3, ciascuno sempre di 60 secondi. Sarebbe stata gradita l’ aggiunta di un opzione torneo o la possibilità di giocare in 4 (2 contro 2), ognuno con il proprio account invece che 2 contro 2 sulla stessa console.

– Live Enable

– E’ l’essenza del calcio

– Solo una conversione

– Online ottimizzato non perfettamente

9.0

Il capostipite dei giochi di calcio si conferma ancora una volta un “must buy”. Con il suo gameplay perfetto offre un esperienza che per ora non ha paragoni nell’ ambito calcistico per console. L’ opzione Live lo eleva all’ennesima potenza, getta le basi del franchise nel mondo dell’ online gaming e si assicura un futuro da vera e propria rivoluzione nel suo genere. Peccato constatare che sia una mera conversione grafica del titolo Ps2 avendo a disposizione un hardware più potente come l’Xbox. Ma sappiamo anche che Konami, già dal prossimo anno, si concentrerà maggiormente sul motore grafico e sul supporto online creando 2 prodotti diversi nella forma tra Sony e Microsoft. Finalmente qualcuno ha ascoltato le preghiere dei possessori della console “X” griffata; benvenuta Konami nell’ Xbox Live community.

Voto Recensione di Pro Evolution Soccer 4 - Recensione


9