Recensione

Postal 2

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a cura di Stefo

Il controverso seguito di uno dei giochi più violenti e scorretti di sempre è finalmente giunto al capolinea, ed è disponibile anche qui in Italia. Non potevamo di certo lasciarci scappare l’opportunità di una bella recensione! Vediamo cosa ha da offrire al pubblico Postal2, FPS classico basato sul motore di Unreal che promette dosi di violenza gratuita fuori da ogni controllo. Running With Scissors non ha avuto esitazioni: ha ripreso il vecchio concept di Postal (già all’epoca parecchio visionario ed estremo), l’ha ampliato ed inserito nella terza dimensione (nel 2003 è praticamente un obbligo)…et voilà! Postal 2 è servito su un piatto d’argento. Basteranno dosi impressionanti di violenza a sostenere la posizione del gioco, oci vuole “uqlcosa in più” per accattivarsi la critica? Vediamolo insieme.

Una Vita da MedianoIl buon vecchio Liga usa la metafora del “mediano” calcistico per definire una condizione di vita “normale”, nella media, senza troppi strattoni. Una vita nella quale si fa il proprio lavoro, senza mai emergere…e magari trovando anche più di una “grana”.Postal 2 racconta la stessa cosa…si tratta della settimana tipo di un “postal dude” (un fattorino), che giorno dopo giorno deve guadagnarsi da vivere compiendo il proprio lavoro. Comandato a bacchetta da una femmina che mai appare nel gioco, il nostro “eroe metropolitano” deve portare a termine una fila di commissioni standard da far girare la testa.Quando dico “standard” intendo proprio dire ORDINARIE: comprare il latte, restituire libri in biblioteca, pagare assegni, raccogliere firme per una petizione…cosa da vita di tutti i giorni. A complicarci la vita ci si mette anche un ambiente ostile quasi al 100%. Il nostro fattorino non ha casa (vive in una roulotte), e per di più si è trasferito da poco in quella brutta città di periferia. E’ logico che in una cittadina di provincia, sperduta nel deserto, il forestiero non sia visto proprio di buon occhio. Una situazione psicologica “pressante” che manderebbe in tilt chiunque. Fortunatamente, nel caso del gioco, starà a noi decidere come far vivere il nostro alter ego digitale. Ribellione al 100%? Diligenza assoluta? La sua vita è nelle nostre mani…e come recita a grandi caratteri la confezione del gioco: “…it’s only as violent as you are” (è solo violento quanto tu lo sei tu).

Psychological Thriller? Non scherziamo!Una delle caratteristiche con cui il gioco viene “banfato” è quella di essere un thriller psicologico! Permettetemi di dire che non ho mai sentito nulla di così sbagliato!Postal 2 è un FPS…violento, scorretto e diseducativo all’eccesso! Sono un amante degli FPS, e non ho mai ritenuto eccessive le scene di violenza in un gioco…ammetto, però, che in alcuni casi Postal 2 esagera! Vediamo perché.Ci troviamo di fronte ad una città di squilibrati: basta tirare fuori la pistola per generare un caos infernale: tutti col mitra!!! Ma è possibile? Ma sono tutti scemi, in quel posto? Io sono in giro a lavorare, e voi rompete le scatole? Occhio…perché se mi arrabbio sono cavoli acidissimi!Diciamo pure che tutto il gioco viaggia sull’incosciente filo del “limite”. Potremo impiegare 20 minuti a pagare un assegno…oppure entrare nell’ufficio postale, uccidere a colpi di manganello chiunque e raggiungere la cima della fila. Bello, no? Chiaramente ci sono molte armi a disposizione: da quelle più leggere, fino al lanciamissili…passando per mitra, pistole e armi “non convenzionali” come la benzina ed i cerini; vi lascio immaginare come usarli!Basta spargere benzina e lanciare un bel fiammifero: la strage è assicurata!!! Basta poi fare tutto ciò vicino ad un benzinaio, ed il gioco è fatto. Trovate sicuramente nella colonna di destra qualche foto che documenta le detonazioni create in questo modo. Come vi dicevo in precedenza, il gioco parla della settimana – tipo di un fattorino. Ogni giornata ha come punto di partenza la nostra roulotte, dove ci verranno assegnati i compiti da svolgere. In questo senso l’azione è abbastanza libera: potremo compiere le varie mansioni nell’ordine che preferiamo, senza vincoli di sorta. La superficie urbana sulla quale si estende l’area di gioco e molto vasta, e la cosa implica una discreta varietà d’azione.La cosa che più stupisce è la popolazione del luogo: varia, ben caratterizzata…e psichicamente INSTABILE! Non è inusuale vedere davanti ai nostri occhi scene di rapine, violenza ed inciviltà varia…è chiaro che non si può rimanere indifferente davanti a tanto; e allora l’unico istinto è buttarsi nella mischia!Il fatto è che non siamo solo noi i possessori di armi; anzi! E’ più facile che siano i nostri concittadini a sfoderare un’aggressività ingiustificata.

Vera libertà d’azione? Ok, la città è vastissima, i personaggi non giocanti sono molteplici…ma si può veramente parlare di libertà d’azione?Sicuramente per quanto riguarda il nostro comportamento SI.Il protagonista ha la possibilità di intrufolarsi proprio dappertutto, senza problema, e fare praticamente ciò che vuole; prima fra tutte la possibilità comunque di girare a vuoto per la città senza limiti o vincoli, o l’ordine “random” da poter attribuire agli obiettivi. Tutto questo non indica che il gioco abbia uno svolgimento NON LINEARE…anzi!Alcune situazioni sono prefabbricate: faccio subito un esempio! Sembra sempre che APPENA SI COMPLETI UN OBBIETTIVO, ci sia una brutta situazione dietro l’angolo! A me è successo sia durante il “lunedì” che durante il “martedì”!E sempre, casualmente, succede qualcosa nel luogo dove si trova il protagonista. Rapine ai centri commerciali o proteste “anti-giochi violenti” si concentreranno sempre nel nostro raggio d’azione….generando al 99% un bagno di sangue! Io sarò un buon lavoratore, ma quando 20 persone in protesta mi si scagliano addosso SENZA CHE IO ABBIA BATTUTO CIGLIO…sfodero il napalm e me ne vado in grande stile!Il problema è che la polizia si concentra sempre e solo su di noi, senza mai andare a provocare dolore agli altri…mah!Anche tutta la popolazione tende a reagire in maniera un po’ troppo violenta nei nostri confronti, ignorando azioni magari più evidenti commesse da altri personaggi non giocanti.

L’inventarioSiamo sinceri: fino ad ora Postal 2 non ha fatto una grande impressione: IA scarsa, libertà d’azione limitata, armi convenzionali. L’unico punto a favore (per chi è in grado di ragionare, e non si limita come tutti a condannare la violenza nei VG senza nemmeno avere un’idea precisa di come affrontare un esperienza videoludica) è l’estremizzazione dell’atto violento, associato a situazioni assolutamente ordinarie. Vediamo se l’interazione con cose e scenari è di buon livello. Innanzitutto diciamo pure che l’inventario comprende oggetti del tutto fuori dalla norma.Partiamo con un oggetto fondamentale in ambito FPS: il medikit! In Postal 2 è disponibile una versione riveduta e corretta, in linea con lo spirito del gioco. Qui ci troveremo a fumare delle ottime pipe di marjuana…che ripristineranno la nostra energia vitale, portandola ad oltre il massimo! Come tutti ben sapete, però, la “maria” ha qualche effetto collaterale. Anche in Postal 2 avremo qualche scompenso fisico (tipo tachicardia) che renderà difficile il proseguio del gioco. Questo a causa degli effetti visivi non proprio umani, ed al fatto che all’improvviso potremo perdere fino a metà della nostra energia…Il nostro eroe, però non è solo un folle! E’ anche una amante degli animali…e può quindi acchiappare i gatti, montarli sulle armi da fuoco ed utilizzarli come silenziatori…INCREDIBILE!!!Per riacquistare energia potremo anche nutrirci di schifezze tipiche made in USA, acquistabili al supermercato o rubandole (così come i soldi che avrete a disposizione)!

E’ almeno bello da vedere?Partiamo la solita analisi tecnica del gioco, vediamo se c’è qualcosa di notevole…intanto vi anticipo che il titolo utilizza il pluri-acclamato motore Unreal Warfare, che ha sempre dato spettacolo.Graficamente parlando, purtroppo, non ci troviamo di fronte a nulla di eccezionale. Il paesaggio urbano risulta abbastanza verosimile, ma non ha quel che di vissuto che rende la rappresentazione credibile. Le texture stesse sembrano un po’ povere di dettaglio. Le scelte cromatiche, invece, sono parecchio azzeccate.Anche i personaggi non godono di un gran dettaglio, anzi…anche ad alte risoluzioni e con i dettagli al massimo il lavoro grafico sembra approssimativo. Vedere, poi, in movimento alcuni elementi del gioco è quasi deprimente! Se per alcuni fattori (esplosioni ed effetto fuoco in primis) la realizzazione è buona, per altee (il movimento dei personaggi come corsa o camminata) è davvero poco convincete…quasi “legnoso”. In generale si ha l’impressione di un tasso di ottimizzazione pari a ZERO. Il motore di Unreal, si sa, è parecchio esigente in termini di hardware (vi assicuro che nelle sezioni all’aperto non farlo scattare è un’impresa), e vedere che tanta avidità non costituisce una ricompensa per gli occhi è davvero irritante!La macchina su cui ho svolto il test (il mio PC, quello dove provo tutti i giochi) è equipaggiato con una AthlonXP 2000+, 512Mb Ram DDR 266Mhz, SbLive 5.1 e GeForce 4 Ti4200 64Mb…ok, non è un PC uscito sul mercato ieri, ma è una configurazione di tutto rispetto! Non riuscire a far girare bene il gioco mi ha abbastanza stupito!Purtroppo, per quanto riguarda il sonoro, andiamo ancora peggio…le uniche cose che si salvano sono i suoni delle armi e le voci dei protagonisti (tutte in stretto slang americano…farcite di insulti sono all’inverosimile).Per il resto niente musiche…e quindi pochissima atmosfera. Una delusione

Giocabilità e LongevitàAnche in questo caso non possiamo di certo levarci il cappello.Sicuramente la giocabilità è il punto di forza del titolo, e questo perché la meccanica di gioco è facile da apprendere, e compiere tutte le azioni è estremamente facile. La serie di azioni scorrette eseguibili è divertente, ma più che altro fine a se stessa. Ok, lo so che nell’intento dei RWS c’era l’estremizzazione della tipica “settimana di follia”, ma credo che avere la possibilità di “fare pipì” in faccia alla gente, oppure infierire prendendo a calci i cadaveri sia un po’ eccessivo…e badate bene, parlo “per la massa”. Per quanto mi riguarda il gioco non mi ha scosso più di tanto, proprio perché ho giocato con lo spirito giusto (ciè quello di non prendere nulla sul serio). Un solo fattore compromette questo valore in pagella: la frequenza dei caricamenti! Sembra quasi che il gioco venga caricato da un floppy…gli accessi sul disco sono frequenti ed anche abbastanza lunghi!Il gioco però stanca in fretta, perché è privo di vero spessore! Non c’è la voglia andare avanti. Un elemento a favore della longevità è l’immancabile e completissimo editor incluso: ostico da utilizzare, ma con garanzia di risultati “professionali”.Purtroppo manca anche la modalità multiplayer, cosa che potrebbe scontentare parecchi giocatori.

HARDWARE

Requisiti Minimi:Windows 98/ME/2000/XP, Direct X 8.1, Pentium 3 o AMD Athlon 733 MHz, 128Mb RAM, 8X CD-ROM, 3Gb su HD, Scheda Video da 32Mb e Scheda Audio compatibili con DirectX 8.1

Requisiti Consigliati:1.2 GHz Pentium 3 or AMD Athlon, 384Mb RAM, GeForce 3 o Radeon 8500 64Mb.

MULTIPLAYER

Nessuna modalità Multiplayer presente.

Ironia Amara del personaggio

Grafica passabile

Immediatamente Giocabile

IA Scarsa

Nessuna modalità Multiplayer

Gameplay anonimo

Longevità pari a ZERO

6

Postal 2 è un titolo sufficiente…niente di più! Purtroppo fa leva su componenti troppo isolate e troppo poco inserite nella dinamica di gioco: l’importante è arrivare a fine settimana, non importa come! I ragazzi della RWS dicono che è possibile terminare il gioco anche senza torcere un pelo ad un gatto…ma dubito che sia possibile, e soprattutto dubito che qualcuno possa giocare a Postal 2 senza usare la violenza! Torturare e flagellare la popolazione è l’unico scopo per continuare nel gioco, visto che il resto è poca cosa; davvero vi appassiona fare la coda all’ufficio postale?!?! Prendetelo in considerazione solo se avete una fermezza mentale fuori discussione…altrimenti il gioco potrebbe essere molto pericoloso!

Voto Recensione di Postal 2 - Recensione


6