Recensione

Pikmin (Jap)

Avatar

a cura di Sem

Hey!? Aspettate un attimo! Non correte subito a leggere il commento ed il voto di questo gioco, se siete tanto curiosi vi anticipo che il giudizio è quasi pari all’eccellenza assoluta, insomma Pikmin è un gran gioco, contenti?!Lo so, siete stupiti da tale affermazione e vi assicuro che lo sono rimasto anche io appena ho messo mano al joypad…Non vi nascondo che io, come molti alle prime anteprime di Pikmin, non ero assolutamente attirato dal contesto di questo gioco che apparentemente, si presentava piuttosto incosistente e privo di ogni attrattiva, insomma, dal vecchio e saggio Shigeru ci si aspettava qualcosa di meglio…gente,mai giudizio poteva essere più sbagliato. La storia narra le disavventure di uno strambo astronauta che in seguito ad un guasto al suo razzo spaziale, precipita su un pianeta sconosciuto, colmo di insidie.Lo sfortunato personaggio, caduto rovinosamente sul suolo alieno, distrugge in pezzi il suo mezzo, pezzi che durante l’esplosione vengono scagliati ovunque…Da questo preludio nasce l’idea fulcro del gioco; lo scopo sarà quello di aiutare il nostro astronauta a ripartire sano e salvo dal pianeta ma per far ciò bisognerà prima assemblare e riparare il razzo, recuperando i pezzi andati dispersi.Impresa ardua da intraprendere dato che uno degli ostacoli del pianeta è rappresentato dalle “proporzioni”, mi spiego meglio; tutto, rispetto a noi, è di dimensioni abnormi, insomma saremo come delle formiche nella giungla. Oltre a ciò capiterà di imbattersi in alcune creature altrettanto ciclopiche, dall’aria apparentemente docile ed amichevole ma dall’indole particolarmente aggressiva.Fortunatamente ogni pianeta che si rispetti oltre all’ “erba cattiva” cela anche dell’ “erba buona” o meglio dei fiori buoni o meglio ancora degli animali buoni, anzi per essere corretti dei Pikmin buoni…I Pikmin sono degli strani esseri che abitano questo pianeta e sono una via di mezzo fra esseri vegetali ed animali, delle piantine intelligenti insomma.La mappa di gioco sarà divisa in varie sezioni che rappresentano per intero il suolo alieno. Partiremo dalla prima locazione, inermi, privi di armi e protezioni, poco dopo troveremo uno strano involucro che si rivelerà essere la “tana” dei Pikmin. Avvicinadosi lo attiveremo, dopodichè si ergerà su tre sottili sostegni simili a delicate e fragili zampe di fenicotteri e come per magia, dalla sua cima capeggiata da una margherita, uscirà un’indefinibile oggetto che fluttuando lentamente verso il basso si pianterà delicatamente nel terreno.Una piantina rossa con una foglia si rivelerà a noi, avvicinadoci e premendo il pulsante del joypad estrarremo dal terreno quella strana pianta e con stupore osserveremo la nascita di un Pikmin, un delizioso esserino i cui unici tratti somatici sono dei piccoli e vispi occhietti…anche i cuori più duri si scioglieranno alla loro vista!Di Pikmin ne esistono di tre tipologie: quelli rossi, forti e potenti; gialli, agili e capaci di raccogliere e lanciare oggetti ed infine quelli blu, che rispetto agli altri Pikmin saranno immuni all’acqua. Ognuna di queste doti potranno ulteriormente crescere di potenziale ed efficacia in base all’evoluzione dei Pikmin che da piantine, con lo scorrere del tempo, potranno crescere e germogliare fino a diventare dei fiori.Inoltre per riuscire in determinate situazione un solo Pikmin sarà di un’utilità pari a zero ma con un esercito di essi sarà possibile fare quasi tutto ciò che vorrete.Per acquisire altri Pkmin però dovremo armarci di pazienza. Sparsi in giro troveremo degli oggetti simili a dischi da Hockey ( bè è la prima cosa che mi è balzata in mente alla loro vista), questi potranno essere recuperati dagli innumerevoli fiori giganti o direttamente dai corpi privi di vita degli animali che sconfiggeremo. Questi dischi saranno contrassegnati da un numero, tale cifra indicherà quanti Pikmin saranno necessari per poterli trasportare. All’inizio come già detto avremo un solo Pikmin a nostra disposizione quindi ovviamente, trovato il disco contrassegnato da un bel uno, lo trascineremo verso la tana da dove è nato il primo Pikmin. Qui verrà risucchiato e da esso ne verra espulso un altro. Fatto questo capirete che sarà un evoluzione a catena, quando avrete cinque Pikmin andrete alla ricerca del disco o dell’animale che esige questo quantitativo e così via andare.Insomma arrivati ad un certo punto vi ritroverete con una miriade di esserini ai vostri ordini che vi seguiranno tutti insieme armoniosamente!Il connubio tra la morfologia del pianeta e le capacità dei Pikmin vi farà intuire le evidenti caratteristiche di puzzle e strategia che fanno del gioco un intensa esperienza di qualità e spessore, il vostro acume in alcuni frangenti verrò messo a dura prova. Ad esempio per accederre a particolari locazioni di gioco, dovrete abbattere dei muri, da soli? Ma no! Con l’aiuto dei Pikmin! E mentre questo nutrito gruppo si darà da fare potremo intanto andare ad attaccare i nemici che ci si pareranno di fronte, da soli? Ma no! Con l’aiuto dei Pikmin! I Pikmin ci sposteranno oggetti, lanceranno bombe per accedere a varchi altresì invalicabili, costruiranno ponti, salteranno, combatteranno, si arrampicheranno, insomma saranno completamente al nostro servizio per riuscire a scovare ed individuare i pezzi della nostra malconcia astronave.I pezzi da recuperare saranno un totale di 30 da recuperare in trenta giorni, pena, la mancata partenza del nostro amico astronauta costretto ad una eterna vacanza sul suolo extraterrestre.L’affascinante aspetto grafico del gioco, potrà essere apprezzato appieno durante lunghe sessioni di gioco, solo allora ci addentreremo negli innumerevoli prodigi grafici di Pikmin, paesaggi resi con una rara dovizia di particolari, terra, piante, alberi fiori, foglie, acqua…il virtuale reso quasi tangibile.Una costante già sottilineata ad esempio in Luigi Mansion, sempre per il cubo Nintendo, è l’assoluta efficacia delle animazioni al limite della massima fluidità, paragonabile alle movenze di un lungometraggio animato, questo unito alla straordinario design delle texture.Questo fa la differenza con prodotti di analoghi contesti presenti sulle altre console, titoli fumettosi o di adiacente natura non hanno assolutamente una resa tale come in Luigi Mansion o in questo Pikmin. Con i titoli concorrenti, si ha sempre la coscienza di essere di fronte ad un videogioco e non ad un “film d’animazione” interattivo come accade con i titoli per Game Cube.

Originale ed innovativo.

E’ come una droga.

E’ come una droga.

9

Shigeru “Mario” Miyamoto ha fatto di nuovo centro, il suo cilindro magico ha tirato fuori un prodotto di rara fattura ma soprattutto di rara se non rarissima cretività, dote sulla strada dell’estinzione se non fosse per l’amore e la passione che alcuni validi esponenti di questo mondo esprimono, e Miyamoto è uno di essi.

Pikmin a conti fatti si rivela a sorpresa il miglior titolo commercializzato per Game Cube. Pikmin ci insegna che l’eccesso di effetti e spettacolarità insiti in alcuni game odierni a volte non sono altro che un paravavento che cela lacunosi e insipidi concept di gioco.

Pikmin è tutt’altro che insipido, anzi, grafica, animazioni, giocabilità e longevità rendono Pikmin un gioco estremamente “ saporito e prelibato”.

Voto Recensione di Pikmin (Jap) - Recensione


9