Recensione

Orcs Must Die!

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a cura di FireZdragon

Nonostante l’iniziativa Summer of Arcade sia ormai finita da un po’, i titoli di qualità su Xbox Live non accennano a diminuire. Robot Entertainment ha infatti portato sul servizio di digital delivery di Microsoft, ed anche su Steam per tutti i fruitori del PC, la propria personalissima visione dei Tower Defense, genere sempreverde che ha negli anni rivelato diverse perle e stili di gioco fortemente differenziati tra loro.

Sono stupido, stupido come una volpe!Forte di una narrazione goliardica, un buon doppiaggio e artwork ottimamente realizzati, la trama di Orcs Must Die! riesce a farsi apprezzare sin dai primi istanti. Il nostro maestro, uno degli ultimi maghi guerrieri rimasti, sta impiegando tutte le sue forze per difendere una breccia, misterioso portale che unisce il nostro mondo a quello degli orchi. La malasorte è tuttavia in agguato e una chiazza di sangue di coboldo fa scivolare il mentore proprio sullo spigolo di uno scalino, uccidendolo all’istante e lasciandoci da soli a fronteggiare l’intera invasione.Quando prenderemo il controllo del protagonista dunque, questo sarà poco più che un apprendista e le nozioni del maestro vagheranno nella nostra mente vuota in cerca di un barlume di intelligenza, pronto a far scattare la scintilla celata in noi. Purtroppo la cosa non sarà così semplice e le istruzioni in nostro possesso ci permetteranno inizialmente di disporre di una misera balestra, una spada a due mani ed una piccola e poco efficace trappola a scatto.La prima breccia da difendere, per nostra fortuna, sarà posizionata alla fine di uno stretto corridoio, perfetto per ammassare i pelleverde ed esercitarci con i comandi. L’apertura violenta di un portone di legno segnerà l’inizio della battaglia e decine di orchetti si riverseranno nel castello. Il sistema di gioco rivela a questo punto tutta la sua classicità: mirando parti di pavimento libere potremo piazzare le trappole a nostra disposizione spendendo una somma corrispondente in denaro, recuperabile squartando e facendo saltare in aria a nostra volta i nemici. Le prime sezioni di gioco scorrono quindi in maniera molto lineare e con ogni nostro successo entreremo in possesso di nuove trappole, oltre ad una serie di utilissimi oggetti magici e soldati da piazzare sul campo, in grado di combattere al nostro fianco finché morte non li colga. In questo modo il titolo permette di imparare i vari meccanismi e le varie funzionalità poco per volta, senza mai lasciare il giocatore incapace di usare adeguatamente gli strumenti di cui dispone. Le trappole godono di un ottimo design e di una buona diversificazione: tra muri spara-frecce, catapulte, braci ardenti e barili esplosivi ne avremo veramente per tutti i gusti e potremo decidere all’inizio di ogni livello quali di questi strumenti mortali portarci in battaglia. La selezione delle trappole pre-partita sarà infatti di fondamentale importanza, data la quantità esorbitante di nemici che ci verrà riversata contro, ovviamente ognuno con i propri punti di forza e punti deboli. L’orda dei pelleverde, oltre ai classici orchetti, presenterà rapidissimi coboldi in grado di far scattare le trappole a vuoto, orchi corazzati in grado di resistere ai colpi più poderosi e ancora balestrieri dalle frecce infuocate per colpirci sulla lunga distanza. Sarà nostra cura quindi pianificare con cura quali trabocchetti piazzare e, soprattutto, in quale ordine sfruttarli. Ad aumentare ancora di più la difficoltà ci si metteranno dopo qualche ora anche due diversi tipi di unità aeree che, ovviamente, sorvoleranno le trappole posizionate sul pavimento senza subire alcun danno, obbligandoci così a schierare arcieri o a montare balestre automatiche sul soffitto per arrestarne l’avanzata. Il nostro scopo principale sarà dunque quello di evitare che un determinato numero di nemici superi le nostre difese e raggiunga la breccia, tentando al contempo di eliminarli nel minor tempo possibile, così da ottenere il punteggio migliore.

Perché uccidere un orco alla volta quando ne posso uccidere dieci?Terminato con successo un livello, una schermata riassuntiva ci fornirà il resoconto della nostra prestazione e in base a questo verremo ricompensati con un numero variabile di teschi. Per il superamento di ogni livello potremo guadagnarne fino a cinque, da utilizzare successivamente per comprare potenziamenti per tutte le nostre armi di distruzione. La buona quantità di trappole messe a disposizione dal gioco ci permetterà di migliorarne solo poche per volta, fino ad ottenere un set up completo solo dopo aver finito in maniera totale il titolo. In questo modo le scelte andranno ponderate con cautela, dato che una decisione sbagliata potrebbe cambiare radicalmente la difficoltà dei livelli successivi. Con una buona pianificazione invece, alla difficoltà media, gli schemi scorreranno via in scioltezza e dopo circa cinque ore di gioco saremo pronti per imbarcarci nella modalità Incubo, dove avremo brecce in grado di sostenere un minor numero di assalti e una quantità di invasori ancora maggiore, dando così del filo da torcere anche ai giocatori più esperti. In soccorso al nostro disperato apprendista arriveranno verso metà della campagna principale le tessitrici, tre bellissime creature magiche capaci di farci specializzare in tre rami differenti.Avremo un ramo di talenti per accrescere danno ed efficacia di trappole e guardiani, uno in grado di potenziare le abilità magiche e fisiche del nostro eroe ed un altro che permetterà di avere una miglior gestione del mana per sparare più incantesimi ed al contempo far risorgere alcuni dei nemici caduti per combattere al nostro fianco. La scelta degli sviluppatori di resettare questi rami all’inizio di ogni missione è vincente e dona la possibilità di variare stile di gioco di volta in volta in base al livello che dovremo affrontare, senza costringere il giocatore a sottostare a scelte sbagliate compiute in precedenza.

Mattanza al tavolo 3!Il nostro personaggio è dotato di buone animazioni e di un riuscito design volutamente caricaturale, che ne sottolinea la sbadataggine, facendolo sembrare ciò nonostante un vero combattente. Un peccato che manchino opzioni per la personalizzazione dell’aspetto ed una maggior varietà di armi fisiche, relegate esclusivamente alle due iniziali. Ottimo il lavoro svolto sugli orchi e su tutte le creature malvagie, composte da un buon numero di poligoni ed equipaggiamenti diversificati. La cosa che colpisce di più nella confusione generale è vedere un ammasso di creature così diverse venirci incontro, con coboldi che saltano a destra e sinistra, orchetti che brandiscono le loro asce e troll che svettano con la loro imponente stazza in mezzo al mucchio. Ancor più godereccio è tuttavia osservarli finire in un corridoio tempestato di trappole e fissare lo schermo mentre tutti i marchingegni piazzati con cura e precisione si attivano all’unisono, facendo a pezzi i maledetti invasori con il minimo sforzo, il tutto condito da battute al fulmicotone pronunciate dal nostro eroe. Purtroppo Orcs Must Die! non è esente da difetti: un vero peccato, perché con un minimo di sforzo in più gli sviluppatori avrebbero potuto dare vita ad un nuovo punto di riferimento per il genere. La mancanza di una modalità cooperativa castra in parte la rigiocabilità, relegata dunque alle sole classifiche online ed alla voglia di migliorare se stessi, cosa che potrebbe stancare dopo aver imparato a memoria gli schemi di attacco orcheschi e aver portato a termine anche la modalità Incubo. La scelta di non inserire alcuna co-op è veramente incomprensibile, tanto più che alcuni livelli con ingressi multipli sembrano studiati appositamente per dare a due maghi-guerrieri la possibilità di spalleggiarsi per respingere la minaccia.

– Decine di trappole da usare

– Gameplay divertente e profondo

– Buon livello di sfida

– Artisticamente lodevole

– Qualche livello in più non avrebbe guastato

– Manca una modalità cooperativa

8.3

Per 1200 Microsoft Point, o poco meno di 11 Euro nel caso della versione PC, vi porterete a casa un ottimo tower defense, capace di nascondere dietro la sua grafica cartoon e poco austera una profondità di gioco ed una varietà di tattiche possibili veramente immensa.

Orcs Must Die! eccelle in tutto quello che propone, a partire dal design di mostri e trappole fino alla costruzione labirintica ed originale dei livelli, capaci di regalare un buon grado di sfida anche ai giocatori più esperti. Un acquisto consigliato dunque, che vede come unico grande difetto l’assenza di una modalità multiplayer, fattore che avrebbe permesso al titolo di fare un meritato salto di qualità.

Voto Recensione di Orcs Must Die! - Recensione


8.3