Nintendo Labo, facciamo ordine dopo la prova

Avatar

a cura di Matteo Bussani

Nintendo Labo è un po’ la nuova scommessa di Nintendo: da una parte è sicuramente un modo per avvicinare un nuovo tipo di pubblico alla piattaforma, ma dall’altra è anche concettualmente un’innovazione che punta a riportare il divertimento dei più giovani in un formato creativo e logico, che con l’avvento della cultura della massiccia digitalizzazione infantile stava andando purtroppo a perdersi. Così ci siamo trovati di fronte un pezzo di cartone e Nintendo Switch e all’evento dedicato della scorsa settimana non abbiamo perso tempo a capire che cosa farci, e così abbiamo trovato il modo di rispondere alle domande che ci avevano afflitto fino a quel momento.

Che cos’è Nintendo Labo? 

E’ semplicemente una combinazione di cartone pretagliato, Nintendo Switch con le sue doti trasformiste e software made in Nintendo, studiato per offrire tre tipi di esperienza ovvero: Monta, Gioca e Scopri.

Come funziona Nintendo Labo? 

Monta: Si prende il cartone pretagliato, se ne staccano i pezzi e li si piega secondo le istruzioni mostrate sulla console. Una volta esaurite queste possibilità o guadagnata sufficiente esperienza saremo noi a decidere quali materiali utilizzare e quali forme dare per mettere in comunicazione la console e il cartone. Per non parlare dei nuovi kit che arriveranno in futuro.Una volta completata la parte meccanica si può, ed è ampiamente consigliato per i più piccoli, aggiungere una fase creativa per colorare e decorare il proprio LABO, in modo da poter personalizzare al massimo la creazione. 
Gioca: Una volta montato il tutto, che sia lo zaino per diventare un robot, un pianoforte o il manubrio della motocicletta, per non parlare della canna da pesca o tutte le altre possibili combinazioni che soltanto l’immaginazione e il numero di input della console possono limitare, è arrivato il momento di giocare. 
Il software di Nintendo Labo mette a disposizione dei “mini” giochi con cui utilizzare i propri marchingegni creati. Con il pianoforte si suona, si possono registrare brevi tracce e modificare a piacimento le cromie del suono riprodotto. Con lo zaino, che ci porta nello schermo a bordo di un robot, dovremo semplicemente distruggere tutto ciò che ci circonda per segnare il punteggio più alto possibile. Con la canna da pesca infine ci viene chiesto di pescare i pescioni che popolano l’acquario marino che troviamo all’interno dello schermo di Nintendo Switch
Attività semplici che danno un senso alle creazioni dei più piccoli, che trovano un riscontro magico di quello che fanno sulle macchine da loro create e che troveranno una logica di azione e reazione solo nella fase successiva ovvero quella della scoperta. 
Scopri: Se prima si poteva trattare di “magico riscontro”, in questa fase avremo accesso ai segreti del prodotto, tramite dei tutorial illustrati che mostrano prima di tutto che cosa ci sta dietro all’azione-reazione del gioco. Premere un tasto del pianoforte significa sollevare un elemento rifrangente che segnalerà al sensore a infrarossi un cambio di stato, che a sua volta darà l’input alla console che agirà così di conseguenza. Lo stesso vale per gli altri sensori dei joy-con che durante la fase di montaggio saranno inseriti sulle varie configurazioni di LABO. Con la motocicletta la combinazione di elastici e giroscopio darà l’effetto dell’accelerazione, mentre lo spostamento dei tiranti all’interno dello zaino farà tirare i pugni o delle zampate al nostro robot in-game. Questi sono meccanismi che prescindono dal software utilizzato tanto che nella modalità garage sarà possibile personalizzare al massimo questi meccanismi per ottenere qualcosa di totalmente nuovo. La suddetta modalità permette infatti di applicare queste scoperte di “meccanica” a dei piccoli software grafici che integrano semplice programmazione per realizzare di volta in volta qualcosa di nuovo.

A chi parla? 

Ai più piccoli, indicativamente in quella fascia di età che va dalla prima elementare alla prima media, dove si sente il bisogno di un contatto con il materiale e con le costruzioni, ma senza dimenticare una consapevolezza con il digitale. Nintendo Switch diventa un tramite moderno per riscoprire il piacere della manualità. C’è l’effetto sorpresa, c’è il divertimento e c’è la spiegazione: tre fattori che da sempre definiscono il format educativo. Ma è anche indirettamente per i genitori, che instradando i figli più piccoli in questo processo di esplorazione, possono trovare tempo e modo di dedicarsi a loro tornando inevitabilmente piccoli anche loro.

Quanto Costa?

Il kit assortito con software e più pannelli costa 69€, mentre il kit robot 79€.

Nintendo Labo sta per arrivare, l’abbiamo provato in anteprima a Milano e nel video trovate le nostre prime impressioni. Qui invece ci siamo dedicati a rapidi chiarimenti sull’universo di Labo, cercando in maniera rapida e puntuale di chiarire tutti i passaggi che vi stanno dietro. Se ci sono ancora dubbi non esitate a esprimerli nei commenti e cercheremo di esaurirli.