Recensione

New Zealand Story Revolution

Avatar

a cura di dotty

Dopo “Bubble Bobble” e “Rainbow Island”, la serie “revolution” si arricchisce di un nuovo titolo: New Zealand story revolution!Il titolo Taito, che nell’86 aveva appassionato i giocatori di console a 8bit, approda su DS con una veste grafica rinnovata (i colori sono più brillanti e sono state aggiunte delle animazionI) e un gameplay arricchito, sebbene mantenga inalterato il suo aspetto tenero un po’ retro che per i più nostalgici rappresenterà un piacevole tuffo nel passato.

Un uccello che non può volareProtagonista è sempre lui, il paffuto Kiwi di nome Tiki, al quale dopo aver trovato la chiave nascosta nel livello, spetterà il compito di liberare gli altri personaggi che ci attenderanno alla fine di ogni quadro, fatti prigionieri dal malvagio Leone Marino.Rimangono intatti i nemici e i livelli della vecchia versione(Auckland, Rotorua, Waitomo Caves, Tiki-korb etc), implementando però l’uso del doppio schermo.Lo schermo inferiore, infatti, oltre ad ospitare la mappa del luogo (molto scarna, che ci permette di visualizzare solo la nostra posizione, la chiave e l’uscita), permetterà, attraverso il pennino, di risolvere vari puzzle e minigiochi essenziali per procedere all’interno del livello. Il touch screen viene impiegato anche per sconfiggere i boss finali che incontreremo alla fine di ogni gruppo formato da 4 livelli.Per quanto semplici, almeno inizialmente, questi minigiochi potranno metterci in difficoltà in quanto non viene quasi mai spiegato cosa bisogna fare e soprattutto perché, mentre cercheremo di risolverli, il gioco andrà avanti; perciò mentre siamo impegnati a “trovare le differenze” tra i due schermi, dovremo stare attenti anche ai nemici che continueranno senza sosta ad attaccarci. Dovremmo avere 3 mani per riuscire a muoverci, sparare, saltare e allo stesso tempo indicare sul touch screen il particolare che si differenzia rispetto allo schermo superiore…perciò non sarà difficile perdere qualche vita in questo modo e, diciamocelo, non è il massimo del divertimento. In’oltre, se si perde una vita, la differenza da trovare cambierà, spostandosi in maniera casuale in un altro punto della schermata.

Niente ali, ma altre risorseMa cosa può un piccolo Kiwi contro un esercito di mostri marini, ragni giganti e balene?Per difenderci dagli attacchi avremo naturalmente il nostro fido arco, ma le armi possono cambiare a seconda degli oggetti che raccogliamo uccidendo i nemici (frecce infuocate o ghiacciate, spada e scudo, ecc…) così come alcune abilità; ma per scappare o semplicemente per muoverci all’interno dello stage non potremo sempre contare sulle nostre capacità innate; il Kiwi infatti, nonostante sia un uccello, non può volare e per schivare gli attacchi o per raggiungere una porta spesso dovremo rubare il mezzo di trasporto ai nostri avversari, così, una volta saliti sui loro mezzi volanti basterà tenere premuto il pulsante A per dirigerci dove vogliamo.Attenzione però alle insidie che ci circondano! Morire è facile! Non sarà difficile infatti, andare contro pareti e soffitti spinati o essere colpiti da un boomerang vagante.

Meglio da soliLa modalità multiplayer non è stata ben sviluppata: il gioco delle differenze è una semplice gara a chi per primo le trova…ma già nella modalità singola non era certo uno dei giochi più divertenti.C’è poi una gara di equilibrio, una di pesca in cui bisognerà guidare l’amo nella bocca del pesce…ma non è il massimo del divertimento per un gioco in multi.Una volta completata la modalità “normale” verrà sbloccato un nuovo livello di difficoltà che aumenterà un po’ la longevità del gioco.

– Riscoperta di un classico

– Divertente a piccole dosi

– Troppo facile morire

– Poco sviluppato il multiplayer

6.5

In conclusione, New Zealand Story Revolution, è un titolo che potranno apprezzare soprattutto i fan dell’originale che vi troveranno un remake ben riuscito. Meno adatto a chi non ha giocato alla vecchia versione perché, non potendo apprezzare i miglioramenti, si ritroverebbe tra le mani un platform che non offre nulla di nuovo ma che in ogni caso, preso a piccole dosi, può ancora regalare qualche momento di divertimento “vecchio stile”.

Voto Recensione di New Zealand Story Revolution - Recensione


6.5