Recensione

Need for Speed: Most Wanted

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a cura di FireZdragon

Dopo essere saliti a bordo dei bolidi di Forza Horizon ed aver attraversato le lande assolate del Colorado, tocca ad Electronic Arts con il suo Need for Speed: Most Wanted, in una rinnovata versione 2012, scendere ai nastri di partenza per mostrarci il valore del proprio titolo motoristico. Un brand importante e di assoluto richiamo che ai più farà immediatamente tornare alla memoria corse a perdifiato contro la polizia in un turbinio di gare clandestine e scontri davvero indimenticabili. Sulla carta il nuovo prodotto sembra promettere faville dato che alla guida del progetto si trovano nientemeno che i ragazzi di Criterion Games, pronti a portare quel pizzico di Burnout e l’insana velocità che da sempre li contraddistingue anche in questa nuova iterazione della serie.

Sono Partiti!Pochi preamboli per introdurre Need for Speed Most Wanted: siete un perfetto sconosciuto che arriva nella città di Fairheaven, un ridente e tranquillo agglomerato urbano funestato da gare illegali e pirati della strada, capeggiati neanche a farlo apposta da dieci Most Wanted, i piloti più temuti e rispettati della regione. Il vostro obiettivo sarà quindi quello di scalare gara dopo gara le vette della popolarità per poter arrivare a confrontarvi direttamente con loro in testa a testa spietati.A bordo di una Aston Martin Vantage inizierete così la vostra nuova avventura ed il comodo e rapido Easy drive, un menù perfettamente integrato nell’interfaccia di gioco, vi introdurrà alle prime gare disponibili.Most Wanted mette infatti a disposizione del giocatore una città liberamente esplorabile tramite il classico modello free roaming ed il navigatore sopracitato permetterà di raggiungere in men che non si dica le competizioni più rilevanti, attraverso un paio di semplici click della croce direzionale. Queste sono divise, a differenza del solito, per ogni vettura piuttosto che per classe o categoria, un feature purtroppo che abbiamo trovato, con il proseguire delle ore di gioco, piuttosto limitante.Ogni competizione completata con successo, oltre agli Speed Point, vi donerà un nuovo potenziamento per il mezzo che state pilotando a seconda del vostro piazzamento, permettendovi così di modificare successivamente la tipologia di marce, se corte per una maggior ripresa o lunghe per favorire la velocità massima, aggiungere la nitro o ancora cambiare telaio per rendere il mezzo più agile o più resistente agli urti. Tutte modifiche che, purtroppo, non avranno effetto sull’aspetto esteriore della nostra quattro ruote ma ne andranno a modificare unicamente la guidabilità.Se ad una prima occhiata il sistema potrebbe funzionare, dopo qualche ora passata insieme al titolo Criterion ci si accorge però che il tutto è un espediente per allungare la modalità singleplayer e che l’obbligo di ripetere continuamente lo stesso iter per ottenere potenziamenti già sbloccati precedentemente potrebbe arrivare ben presto a stancare più di un giocatore. Se pensiamo infatti che quanto detto finora, per ottenere tutti gli upgrade, va ripetuto 41 volte, una per ogni mezzo disponibile nel parco macchine di Most Wanted, ci si rende in fretta conto di come in realtà la varietà non sia di casa. Poco importa, infatti, la possibilità di battere i propri record di velocità, o quelli dei propri amici, tramite gli autovelox o sfondare cancellate e cartelloni sparsi per la mappa, le cose da fare per poter avere una macchina pompata al massimo saranno sempre le medesime.

Speed Point on the go!Come anticipato gli Speed Point si accumuleranno principalmente con la vittoria nelle gare ma anche grazie a numeri ed evoluzioni compiuti nel free roaming o durante le competizioni stesse. Raggiunto un determinato punteggio sarà così possibile sfidare in un duello di velocità uno dei dieci Most Wanted che, una volta sconfitti, ci doneranno le loro vetture. Qui però si ricade nel discorso fatto in precedenza, dove per raggiungere i punteggi più alti sarà necessaria la ripetizione continua dei medesimi eventi, in un turbinio di eventi ciclici che vi porteranno in vetta. Ad ogni modo le dieci vetture messe in palio sono il vero e unico stimolo competitivo per continuare lo story mode dato che tutte le altre auto saranno recuperabili senza limitazione alcuna sulla mappa di gioco, vi basterà infatti girovagare negli angoli più remoti e salire a bordo del nuovo veicolo per aggiungerlo al vostro garage, e richiamarlo comodamente in un secondo momento sempre tramite l’Easy Drive.A mettere un po’ di pepe interviene però il vero e proprio simbolo della serie, ovvero la polizia. I paladini delle giustizia tenteranno in ogni modo di ostacolare voi e gli altri contendenti, tallonandovi, speronandovi e anche organizzando posti di blocco con tanto di strisce chiodate per forarvi le gomme e farvi uscire fuori strada. L’intelligenza artificiale in questo caso è stata ben sviluppata e la stradale risulta essere un osso veramente duro dal quale liberarsi. Aggressivi e determinati non vi daranno pace fino alla vostra, o alla loro distruzione. Se verrete arrestati in gara fallirete immediatamente l’evento mentre se la cattura si svolgerà nelle normali sessioni free roaming verrete semplicemente teletrasportati al punto di partenza senza ulteriori ripercussioni sul gameplay, troppo poco per tenere alta la tensione durante gli inseguimenti.Poco importa quindi se sarete dei ricercati di primo livello o di quinto, tutto quello che cambierà sarà l’impegno e le forze che vi verranno schierate contro ma il risultato finale rimarrà sempre il medesimo.

Se il comparto singleplayer dunque è piuttosto carente sotto diversi aspetti, dove il nuovo titolo Criterion da il meglio di sé è nelle modalità multigiocatore.Una volta ottenuto l’accesso tramite Autolog ai server di gioco, trovare una partita pubblica non sarà per nulla complesso o sfibrante ed in pochi secondi vi ritroverete con altri sette giocatori in una città completamente alla vostra mercé. Non ci sono limitazioni e potrete tranquillamente joinare una partita già in corso o lasciarla quando più vi aggrada, mantenendo gli speed point fino a quel momento accumulati, condivisi tra le altre cose con quelli della modalità singleplayer. Esattamente come nella modalità in solo, anche qui infatti il vostro livello sarà determinato dai punti reputazione, in maniera similare a quanto già descritto precedentemente. Quello che però pone diversi gradini sopra il multi rispetto al resto sono le modalità con cui questi vengono accumulati e la diversificazione enorme di gare e competizioni messe a disposizione dei giocatori.Il tutto inizierà con un semplice meeting in un punto qualsiasi della mappa e, una volta che tutti avranno raggiunto tale locazione, il server deciderà in autonomia e con completa casualità quale missione rendere disponibile ai giocatori. Tramite la chiara interfaccia posta nella parte inferiore dello schermo vi verranno date tutte le istruzioni necessarie al suo completamento: si potranno disputare le classiche gare di velocità ma anche gare di salto o ancora veri e propri destruction derby differenziati da decine di opzione diverse. Non si correrà infatti sempre da soli ma ci si potrà trovare divisi in squadre diverse per combattere contro i giocatori restanti o addirittura costretti a collaborare tutti insieme per battere punteggi prefissati impossibili da raggiungere in solitaria. Ovviamente il tutto sarà registrato e inviato alle vostre friend list per alzare al massimo l’asticella della competizione. Per celebrare il vostro status non mancheranno poi targhe personalizzabili con immagini e scritte a proprio piacimento, come già accade nei titoli competitivi più di successo.A differenza della modalità per giocatore singolo qui la scelta delle auto sarà spesso divisa in categorie per non creare troppi sbilanciamenti, quindi vi potrà capitare di poter salire a  bordo solo di vetture stradali per le corse a tempo o solo su determinati SUV per le gare più fisiche. A vostra disposizione avrete inizialmente un parco macchine limitato, che aumenterà automaticamente mano a mano che guadagnerete Speed Point, già potenziato questa volta con diverse parti aggiuntive, non per forza correlate con i vostri unlock in single player in modo da dare una parvenza di bilanciamento alle gare. Non è impossibile tuttavia trovare qualcuno deciso a rovinare il divertimento degli altri, piazzandosi magari sulle rampe adibite per il salto o che di proposito tenterà di buttare fuori strada i partecipanti alle competizioni, anche questo è da tenere in conto nello spirito delle corse clandestine.

Riflessi critalliniDal punto di vista tecnico Need for Speed Most Wanted riesce a stupire piacevolmente per il senso di velocità che restituisce, per una fisica degli impatti più che accettabile ed un sistema di danni, seppur non all’altezza di Burnout Paradise – scommettiamo che aver preso le licenze ufficiali delle auto ha messo un freno alla libertà degli sviluppatori in questa circostanza- più che soddisfacente. Non convincono invece i danni ai cristalli che troppo spesso subiscono deformazioni più simili alle plastiche rispetto a quanto ci si aspetterebbe da superfici di vetro. Difetti comunque marginali rispetto alla concorrenza, ancora oggi incapace di offrire un tale livello di deformazioni. Confrontato con Forza Horizon il sistema di guida di Most Wanted risulta ulteriormente semplificato, laddove perdere il controllo della vettura in uscita di curva o compiere testacoda si rivelano essere solo remote possibilità in un sistema di gioco che spinge e favorisce le derapate e gli scontri tra vetture. Interessante da questo punto di vista anche la grinta dei piloti avversari che questa volta non si faranno problemi a salire sui marciapiedi e abbattere pali della luce e staccionate in un tripudio di schegge e scintille. Ottima la riproduzione della città con texture curate sugli edifici e buoni panorami, corredati dallo sporco sulla telecamera e da chicche come i riflessi sulle pozzanghere e i segni degli pneumatici sul bagnato davvero di ottima fattura.Lascia dunque un po’ l’amaro in bocca la decisione di Criterion di inserire solo due visuali, la classica all’esterno del veicolo e quella davanti al cofano, laddove i diretti competitor ormai offrono visuali interne molto curate.

– Multiplayer vario e ben strutturato…

– Torna il feeling di Burnout

– Buon comparto tecnico

– Sistema di guida arcade immediato

– Ottimo senso di velocità

– IA Aggressiva

– …Singleplayer non altrettanto curato

– Parco macchine ridotto

– Solo due visuali

– Nessuna modifica estetica alle vetture

– Qualche calo di Frame Rate

8.5

Se il vostro unico interesse è quello di mettere le mani su un arcade racing game longevo, vario e duraturo in singleplayer Most Wanted potrebbe non regalarvi quello che state cercando. Dove il nuovo titolo Criterion riesce a dare il meglio di sé invece è nella modalità multigiocatore, con un sistema Autolog preciso e funzionale ed un gameplay divertente e ispirato, in grado di tenervi attaccati per decine di ore di divertimento, soprattutto se siete in possesso di una lunga lista amici. La classica guidabilità arcade vista in Burnout, corredata da Nitro e sportellate farà il resto, assecondata da un comparto tecnico che, seppur non al top, sarà in grado di regalare più di una soddisfazione.

Voto Recensione di Need for Speed: Most Wanted - Recensione


8.5