Anteprima

Need for Speed: Hot Pursuit

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a cura di andymonza

Informazioni sul prodotto

Immagine di Need for Speed: Hot Pursuit
Need for Speed: Hot Pursuit
  • Sviluppatore: Criterion Games
  • Produttore: EA
  • Distributore: Electronic Arts
  • Piattaforme: PC , PS3 , X360 , WII , APPLE
  • Generi: Guida Arcade
  • Data di uscita: 19 novembre 2010

Se avete seguito le nostre precedenti anteprime, sapete già molto su Need for Speed: Hot Pursuit. Passato il testimone della serie nelle mani di Criterion (per chi non lo sapesse, i padri di Burnout), l’intenzione è quella di tornare alle origini, con il reboot di uno dei capitoli più apprezzati della saga ad opera di uno studio con grande esperienza sul campo. Le paure legate a questa mossa sono molte: dopo la delusione di Undercover e la svolta simulativa di Shift il brand Need for Speed ha perso una parte di credibilità e di identità, necessitando ora più che mai di un ritorno agli antichi fasti. Dopo averlo visionato e provato all’E3 2010 ed al GamesCom, una visita negli studi Criterion di Guildford, Inghilterra, ci ha permesso di prendere parte ad una lunga sessione online dedicata al titolo, fianco a fianco con gli sviluppatori e diversi esponenti della stampa videoludica europea.

Quel bisogno di velocitàCosa rende unico Need for Speed? Questa è la domanda chiave che ha tormentato i sonni dei ragazzi di Criterion nei due anni di sviluppo: macchine eleganti e superveloci, paesaggi esotici e soprattutto l’eterno scontro tra piloti fuorilegge e forze dell’ordine. In particolare attorno a quest’ultimo elemento si sono concentrati gli sforzi creativi, nel tentativo di mettere in piedi dinamiche di gioco che enfatizzino la competizione tra giocatori, sia tra le due fazioni sia all’interno delle stesse. La sessione di gioco tenutasi negli studi inglesi si è aperta con un ulteriore sguardo all’Autolog, la piattaforma che permetterà ai giocatori di tenere sott’occhio il loro profilo di corridori, scambiare messaggi e foto di gioco con gli amici e soprattutto creare sfide e prendervi parte alla semplice pressione di un tasto. Il tutto gestito da un’Intelligenza Artificiale in grado di selezionare automaticamente gli eventi più adatti allo stile di gioco di ognuno, proponendoli in un’apposita schermata. Accessibilità, facilità d’uso ed eleganza si sposano in questa interfaccia, grazie alla quale in pochi istanti ci si può trovare al posto di guida, inseriti nell’evento più adatto ai propri gusti. Le nostre prove si sono svolte su due delle modalità multigiocatore che andranno a comporre il carnet offerto da Need for Speed: Hot Pursuit, una corsa libera ed un inseguimento a mò di Guardie e Ladri: al momento, gli sviluppatori mantengono il riserbo sul numero e sulla natura delle restanti modalità, che probabilmente verranno svelate solo in prossimità della data d’uscita. Prima di scendere in pista, si passa come di consueto dalla scelta del mezzo: questi ultimi sono divisi in categorie, in modo da non creare eccessivi sbilanciamenti tra i fuorilegge in fuga e la polizia alle loro calcagna. Si parte da una fascia “normale”, dove tra le altre spiccano l’onnipresente Audi R8, la Porsche Carrera 4 e qualche muscle car americana, per finire con l’olimpo delle supercar, tra Bugatti Veiron, Koenigsegg, Pagani Zonda e McLaren F1. Una volta scelto il mezzo tra quelli disponibili ed il colore preferito per la livrea, si scende direttamente in pista. Tutti i tracciati sono raggiungibili da una mappa topografica che raffigura la regione fittizia disegnata dai ragazzi di Criterion, i quali volendo offrire una vasta gamma di sfondi diversi si sono ispirati alla California: pianure verdeggianti, deserto, costiere e colline attraversate da strade asfaltate caratterizzate da curve ad ampissimo raggio, ottime per sviluppare al massimo la derapata.

Preda o predatore?Mentre la corsa offre un’esperienza tutto sommato standard, il cuore pulsante di Need for Speed: Hot Pursuit batte indubbiamente nella modalità competitiva. Sia che si scelga di scappare a tutta velocità, sia che si decida di darsi agli inseguimenti, l’adrenalina scorre abbondante. L’impostazione è molto semplice: si va dal punto A al punto B in percorsi di media lunghezza (dai 6 ai 12 chilometri quelli sperimentati durante le nostre prove), con i fuorilegge lanciati a tutta velocità nel tentativo di sfuggire alle forze dell’ordine. Queste ultime avranno diversi metodi per mettere KO i piloti clandestini: il più immediato e barbaro consiste nelle classiche sportellate: ogni macchina è dotata di un certo numero di “punti vita”, i quali, una volta esauriti, escluderanno il giocatore dalla gara. Per quanto divertente, questo metodo può richiedere molto tempo per mettere un avversario fuori gioco; ecco quindi che entrano in gioco i quattro gadget di cui ogni macchina della polizia è dotata. Dalle classiche strisce chiodate da piazzare sull’asfalto si passa all’EMP, un impulso elettromagnetico in grado di bloccare immediatamente i bonus ed il radar della macchina avversaria, alla possibilità di chiamare un elicottero della polizia in grado di sganciare ulteriori strisce chiodate ed infine il Posto di Blocco, che sistemerà una fila di macchine sulla strada qualche curva più avanti. Simile la dotazione dei fuorilegge, fatta naturalmente eccezione per l’elicottero e per il Posto di Blocco, sostituiti dalla modalità Turbo, la quale spingerà la macchina al massimo delle potenzialità per qualche secondo. Questi power up, comodamente attivabili tramite il D-Pad, sono legati ad un cooldown da circa 30 secondi e sono disponibili in quantità limitate, rendendo il tempismo nel loro utilizzo molto importante per arrivare sani e salvi alla fine del tracciato. Ogni gara risulta imprevedibile e sempre nuova: per quanto la nostra sessione di hands on ci abbia portato a ripetere la modalità competitiva un numero imprecisato di volte (ad occhio e croce intorno alla ventina), nessun accenno di noia si è mai fatto sentire grazie alla natura del gameplay, che lascia completamente nelle mani del giocatore gli esiti di ogni sfida. Per quanto il modello di guida si collochi pienamente all’interno della categoria arcade, Hot Pursuit riesce ad offrire un livello di sfida non indifferente grazie alle moltissime variabili di cui tenere conto: nei panni dei fuorilegge ci sarà da tenere l’acceleratore a tavoletta mentre la polizia incalza scatenando tutti i power up a suo disposizione, senza dimenticare il traffico presente sulle strade e le eventuali scorciatoie che si presentano lungo i percorsi; se tutto ciò non bastasse, bisognerà talvolta guardarsi dai propri compagni, che pur di ottenere un podio potrebbero usare i loro power up contro di noi. Se invece si correrà con i lampeggianti sul tetto, sarà possibile decidere se cooperare con propri compagni nel tentativo bloccare i fuorilegge, oppure lanciarsi all’inseguimento senza troppo complimenti. Diverse strategie ed un buon numero di imprevisti renderanno ogni gara un’esperienza a sé, sempre nuova e divertente.Per quanto alcuni fan del brand Need for Speed temessero che la lunga esperienza di Criterion su Burnout potesse sfociare in un “effetto clone”, la prova pad alla mano ha scongiurato qualunque dubbio: Hot Pursuit è a pieno diritto l’erede del buon vecchio terzo capitolo della saga, in grado di offrire sensazioni di guida e visuali assolutamente in linea con il brand. Certo, il tocco degli sviluppatori inglesi si nota, soprattutto in un certo feticismo per gli incidenti al rallentatore, ma il cuore del gameplay è assolutamente quello di cui i fan sono in cerca ormai da lungo tempo.

– E’ Need for Speed

– Macchine da urlo

– Gameplay divertente

La lunga sessione di hands on in compagnia di Need for Speed: Hot Pursuit ha confermato ancora una volta la bontà dei lavori in corso presso Criterion: gli ultimi dubbi relativi alla varietà dell’offerta ludica ed alla potenziale longevità del prodotto potranno essere risolti solo in fase di recensione, ma la sensazione è che Need for Speed stia per tornare alla grande. Rimanete con noi.