Recensione

Naval Ops: Warship Gunner

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a cura di Alukard

Quanti di voi da piccoli giocavano alla battaglia navale? Io personalmente ho passato un’intera infanzia ad infilare le freccette in quelle tabelle, e non vi dico la soddisfazione che provavo quando venivo a sapere di aver affondato una nave nemica! Ah, bei tempi quelli…..Comunque sia la Koei ha avuto una bell’idea: creare un videogioco proprio sulle battaglie navali, ossia Naval Ops: Warship Gunners. Ma sarà un’idea sfruttata come si deve? Se volete scoprirlo, continuate pure a leggere.

Risucchiati in un mondo parallelo…Un gruppo di combattenti marini è stato risucchiato, in circostanze misteriose, in un mondo parallelo alla Terra, dove è in corso un’aspra lotta tra due fazioni: l’Empire, un regime dispotico che domina la maggior parte del mondo, e i Freedom Force, un team deciso a contrastare il potere del malvagio impero. A quanto pare questa squadra di ribelli ha visto in noi dei validi alleati per la guerra, e per questo ci hanno trasportato nel loro mondo.

I livelli che affronteremo si divideranno in due sessioni: la fase strategica e la fase di combattimento. La fase strategica è una sezione dove dovremo gestire la nostra nave sotto vari aspetti, in modo da prepararla adeguatamente ai combattimenti. Essa è caratterizzata da alcune voci, ossia Tecnologia, Deposito, Progettazione e Briefing.Analizziamole per bene.

Deposito: quest’opzione ci permette di effettuare gli acquisti dei vari componenti della nave, come gli armamenti, dispositivi radar, unità aeree e diversi tipi di motore. Tra le armi reperibili figurano sia mitragliatori di svariati generi, bombe e cannoni, che una discreta gamma di aerei aventi una specifica mansione, come ad esempio i bombardieri, gli intercettatori ed altri ancora. Chiaramente i vari elementi avranno un avranno un valore, e l’acquisizione di ogni utensile comporterà una decurtazione dal nostro budget. Comunque sia potremmo guadagnare soldi vendendo i componenti che non ci occorrono più o completando le missioni.

Tecnologia: questa voce ci permette di effettuare degli investimenti con i nostri risparmi in modo da ottenere mezzi tecnologici più potenti di quelli reperibili.

Progettazione: grazie a quest’opzione avremo la possibilità di personalizzare la nostra nave e di sistemare i vari componenti (per esempio i cannoni) a nostro piacimento. Volendo potremo anche progettare un veicolo da zero!

Briefing: nient’altro che tutte le informazioni sulla missione da affrontare, che c’illustreranno i nostri obiettivi. Selezionando questa voce inoltre si avvia il livello.

Tutti all’arrembaggio!Dopo aver ultimato per bene la fase di progettazione, c’imbarcheremo finalmente per dare via alle battaglie sul mare.Al centro dello schermo sarà presente un radar, il quale segnala la nostra posizione (rappresentata da un’icona bianca) e quella dei nemici.Per muovere la barca utilizzeremo i tasti direzionali e potremo regolare a piacere la velocità. Con le levette analogiche invece muoveremo il mirino (sarà possibile zoomarlo, in modo da indirizzare meglio i nostro colpi), mentre con il tasto quadrato “switcheremo” le varie armi.Sotto il radar sarà presente la barra energetica del nostro veicolo e vicino ad essa delle icone che rappresentano lo status dei vari componenti (armi, motore, eccetera); infatti, quando saremo colpiti, gli elementi della nave potranno essere danneggiati e se ciò accadesse non potremo più utilizzarli. Fortunatamente esiste un comando chiamato “ripara”, grazie al quale rimetteremo in sesto il nostro mezzo di battaglia. Attenzione però, perché quest’opzione potrà essere utilizzata per un massimo di tre volte.

Ma cosa dovremo fare precisamente in Naval Ops? In pratica dovremo portare a termine alcune missioni affidateci: molto spesso consisteranno nel distruggere le unità nemiche, ma qualche volta dovremo semplicemente raggiungere gli alleati oppure scortare quest’ultimi verso le basi.Per quanto concerne i nemici, avremo a che fare con navi ordinarie, veicoli di dimensioni più piccole, sottomarini ed, infine, con le “superships”, ossia i pezzi grossi dell’Impero, duri da abbattere e dotati di armamenti molto potenti. Bisogna affermare che i livelli presenti sono davvero tanti (una quarantina circa), ma sfortunatamente si riveleranno ben presto noiosi da giocare, essendo caratterizzati da obiettivi ripetitivi e da battaglie piuttosto anonime e poco coinvolgenti.

Analisi tecnicaGraficamente il titolo della Koei è piuttosto deludente. Il comparto in questione si presenta troppo semplice, composto da pochi poligoni, texture scialbe, paesaggi poco variegati ed opachi, affiancati da un effetto acqua decisamente irrealistico. Inoltre c’è da appuntare il framerate piuttosto basso dell’engine, ed è a mio parere un difetto, in questo caso, imperdonabile, vista la bassa risoluzione della grafica. Insomma, l’hardware della Ps2 è stato maltrattato dai programmatori!Anche il sonoro non è di certo esaltante: la colonna sonora che accompagna gli stage è una sola e, anche se non è male in sé per sé, dopo un po’ diventa pesante da ascoltare. Discreti gli effetti, non impressionanti come realismo ma passabili. Il parlato invece riveste un ruolo di scarso rilievo nel gioco ed in quelle rare volte che si ode è comunque accettabile.Il sistema di controllo complessivamente è collaudato abbastanza bene, ma inizialmente si presenta piuttosto ostico: guidare la nostra nave non sarà un’operazione molto semplice, anzi alle prime armi andremo incontro a non poche difficoltà nel governarla e, mentre ci trastulleremo nel posizionarla secondo la nostra volontà i nemici, ci potranno colpire del tutto indisturbati. Da segnalare anche una mira non precisissima, la quale spesso ci costringerà ad andare di fianco al nemico per poterlo colpire come si deve. Comunque sia le difficoltà elencate si faranno sentire soprattutto all’inizio, poiché dopo qualche tempo ci si abitua e si gioca abbastanza tranquillamente. Certo che anche in questo caso ci si poteva impegnare di più.

– Tante missioni

– Parte gestionale abbastanza ricca

– E’ l’unico gioco sulla battaglia navale per PS2

– Tecnicamente non eccelso

– Sistema di controllo non immediato

– Alla lunga monotono

6

Tra le tante categorie del panorama videoludico, ce ne sono due in particolare: prodotti che possiedono grandi licenze sfruttate male ed i titoli aventi un concept originale penalizzato da troppi difetti. Naval Ops viene collocato nel secondo gruppo, poiché l’idea della battaglia navale è molto buona, ma un gameplay poco approfondito in alcuni aspetti ed una realizzazione tecnica sottotono minano in maniera determinante la qualità complessiva del gioco che non va oltre la sufficienza stiracchiata. L’ultima fatica della Koei ha comunque dalla sua il fatto di essere l’unico videogioco che tratta la battaglia navale ed agli appassionati potrebbe quindi piacere. Se però non appartenete a questa fascia d’utenti, vi consiglio vivamente di puntare su qualcos’altro.

Voto Recensione di Naval Ops: Warship Gunner - Recensione


6