Recensione

NHL 2k8

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a cura di SAH

Nonostante il grande hockey non vada più in scena sulle principali emittenti televisive italiane (SKY inclusa), la maggior parte dei fans NHL non si saranno persi d’animo e armati di banda larga e satelliti avranno sicuramente scovato qualche canale dove poter saziare la propria passione. In questo inizio di stagione una nobile decaduta come i Red Wings di Detroit sta lentamente tornando a comandare nella Western Conference dove invece le favorite Flames e Duck stanno dimostrando notevoli difficoltà a imporre il proprio gioco. Nella Eastern i Senators confermano un ottimo potenziale già espresso negli ultimi anni di playoff mentre non c’è pace per New Jersey e New York, due realtà così vicine e così tristemente a secco di risultati e soddisfazioni.

Puck GhiacciatoPer quanto concerne l’hockey simulato invece il dominio su console è sempre stato a pannaggio della serie targata 2k Sports ma con l’approdo della nuova generazione il gap si è lentamente ridotto fino a sparire del tutto. Soprattutto la scelta di destinare il tasto analogico destro alla funzione di tiro ha portato una ventata di aria fresca in un sport simulato che per ovvi motivi logistici e regolamentari non può essere stravolto di anno in anno. Con questa soluzione il tiro assume una percentuale di casualità che però è determinata dal giocatore in quanto un corretto movimento dello stick permette di dare al puck un particolare effetto. In NHL 2k8 tuttavia l’impostazione di tiro rimane ancora destinata ai tasti digitali e precisamente ad uno dei due dorsali mentre l’altro è adibito al passaggio. Esiste un secondo tasto denominato “modificatore” che se premuto prima del tiro impone al puck una maggiore potenza ma una minor precisione. Utile per i tiri dalla lunga gittata molto meno per le conclusioni rapide e ravvicinate. L’analogico invece viene sfruttato soprattutto nelle situazioni passive, ovvero quando si verifica una irregolarità o il puck viene bloccato dal portiere per troppo tempo. In questo caso il giocatore deve mimare effettuando una semi-luna sul controller il movimento di mazza che porterà al passaggio. Durante il gioco questo tasto permette di muovere la mazza del proprio giocatore per togliere il puck all’avversario, soluzione che comunque rimane piuttosto scomoda. Connesso al discorso del tiro è quanto mai fondamentale analizzare l’intelligenza artificiale del portiere. Ai livelli di difficoltà più bassi la situazione è a dir poco disarmante, tiri anche apparentemente innocui diventano delle nitide occasioni da rete. Dalla distanza inoltre il gol è quasi assicurato, basta essere certi di tirare con un giocatore di abilità discreta. Paradossalmente i classici gol da contropiede con il passaggio a cambiare rapidamente area di gioco per prendere di sorpresa difesa e portiere hanno una percentuale di realizzazione molto bassa. La situazione tende a cambiare radicalmente aumentando il livello di difficoltà, i portieri diventano molto più reattivi dalla distanza mentre si lasciano colpire spesso e volentieri in contropiede. In ogni caso ci pare che alla 2k Sports si sia puntato un pò troppo sulla spettacolarità a discapito del realismo.

Un sistema di gioco incompletoCosì come il sistema di controllo anche la gestione dei roster e delle modalità di gioco appaiono a tratti incomplete o confusionarie. I valori dei roster non rispecchiano affatto la realtà, in alcuni casi questi valori sono portati troppo verso l’alto come nel caso dei Penguins e i Devils in altri appaiono troppo bassi, come i Red Wings. Le modalità di gioco prevedono numerosi variazioni della classica Franchise come la stagione regolare singola, i playoff, il Dodge Tournament che permette di creare un torneo ex novo con squadre nazionali e internazionali e poi esistono due varianti arcade che però appaiono abbastanza anonime dato che si tratta sempre di hockey senza falli e fuori dalle classiche arene NHL. Si poteva investire molto di più in questo senso aggiungendo magari dei power-up o esagerando volontariamente con le abilità dei giocatori in modo di trasformare una normale partita in un vero e proprio inferno su ghiaccio.In termini grafici, il lavoro svolto dagli sviluppatori di 2K Sports è assolutamente insufficiente, i giocatori in campo sono costituiti da un numero decisamente basso di poligoni e molti modelli vengono ripetuti. Il pubblico è costituito per lo più da modelli bidimensionali che esultano e si muovono con differenti timing, in ogni caso non sono rilevanti ai fini della valutazione dato che per l’intera partita la telecamera si concentrerà solo sul campo di gioco con sporadici cambi di inquadratura durante i gol. Le animazioni invece attestano una discreta cura anche se è difficile cogliere il signature style, ovvero uno stile personale di tiro, di corsa o di movimento che contraddistingue una stella dall’altra. In definitiva possiamo affermare che si tratta di una versione leggermente migliorata e in alta definizione rispetto a quella vista sulle console current-gen. Ottimo invece il commento alle partite a cura di una delle voci storiche del campionato americano, così come la colonna sonora che alterna pezzi di vari generi, dal rock, al rap al pop. Nel caso è possibile personalizzare la playlist con i brani del proprio lettore mp3 o presenti su console. Per i novelli registi invece è disponibile sul marketplace il Reel Maker, al prezzo di 400 MP sul marketplace Xbox. Si tratta di un editor che permette di tagliare spostare e incollare vari replay salvati nel corso delle partite per realizzare il proprio trailer ideale. Come nel caso di NBA 2k8 anche NHL vanta un comparto multiplayer eccezionale, le partite su Xbox Live scorrono velocissime senza che si avvertano rallentamenti significativi. E’ inoltre possibile scaricare roster aggiornati e organizzare vere e proprie leghe online con altri amici.

– facile e immediato

– colonna sonora ottima

– multiplayer splendido

– graficamente povero

– portieri stupidi

– poche modalità rivelanti

7.0

Per la prima volta NHL 2k8 perde il confronto con il suo diretto concorrente NHL 08. Le cause vanno ricercate in un gameplay stagnante, privo da anni di novità significative e un progressiva tendenza a rendere il titolo sempre più arcade. Anche il comparto grafico svolge in negativo la sua parte presentandosi come una versione in alta definizione della controparte PS2 mentre tra gli indubbi pregi annoveriamo un comparto multiplayer di prim’ordine e una colonna sonora varia e comunque personalizzabile.

Voto Recensione di NHL 2k8 - Recensione


7