Recensione

NBA live 2002

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a cura di Bishop

Se quasi tutti pensano che il campionato italiano di calcio sia il più bello del mondo, di sicuro non esiste nessuno che non pensi che il campionato di basket più bello del pianeta sia quello americano. La National Basketball Association (NBA) annovera i più grandi campioni di tutti i tempi che anno dopo anno si succedono sul palco di uno degli sport più popolari d’oltreoceano. Ovviamente quando si parla di sport ad altissimo livello si parla anche di EA Sports sulla nostra console. In questi mesi non si può dire che siano mancati i titoli di pallacanestro e molti di voi ricorderanno NBA Street e NBA Hoopz oltre alla versione dello scorso anno di NBA LIVE. Tutto ciò sta a testimoniare una particolare attenzione nel mondo videoludico per quello che ritengo essere uno sport fantastico soprattutto se praticato ai livelli NBA.Fatta questa introduzione cerchiamo di capire cosa offre EA Sports in NBA LIVE 2002. Tra le caratteristiche presenti in questo titolo, ci sono ben 40 nuove schiacciate che garantiscono un grande spettacolo; la possibilità di personalizzare i nostri giocatori con gomitiere, fasce elastiche, scarpe di ultima generazione; la possibilità di poter giocare con le lggende del basket degli anni 60, 70, 80 e 90; ovviamente non poteva mancare il commento di Guido Bagatta. Una volta dentro la PS2, il CD ci propone le solite modalità di gioco tra le quali ritroviamo il campionato, i playoff e l’uno contro uno sempre altamente spettacolare. EA ha previsto anche una sessione di pratica che risulta estremamente povera dato che si tratta di gironzolare sul campo a provare finte e tiri senza una guida e senza un’obiettivo specifico. Sta alla volontà dei giocatori impegnarsi per capire per capire i comandi e tra l’altro non ci si può impratichire nemmeno con i passaggi visto che siamo soli. La modalità di gioco che appare più interessante è il FRANCHISE nella quale dovremo gestire fin dagli albori una squadra occupandoci di tutto, dalla compravendita dei giocatori e dei free agents alle strategie e ovviamnete sul campo dovremo raccogliere i frutti di quanto seminato. In tutte le modalità di gioco è possibile scegliere se giocare in modo arcade o in modo simulazione. Nel primo caso avremo giocatori infaticabili capaci di giocare a ritmi elevatissimi e non dovremo occuparci delle tante regole del gioco; questo è un ottimo modo per permettere ai partecipanti di approcciare questo sport in modo non frustrante imparando pian pianino le regole più difficili dagli 8 secondi per passare nella metà campo avversaria ai 3 secondi che un giocatore può spendere al massimo nell’area sotto canestro. Per chi sa tutto del basket esiste la modalità simulazione che al suo massimo livello ci offre l’esaltante opportunità di giocare una partita in modo realistico e quindi useremo i time out e dovremo cambiare i giocatori. La partita si svolge sempre a ritmi piuttosto elevati interrotti solo dai brevi, ma bellissimi replay, delle azioni più belle sottocanestro.Certo, i difetti non mancano e riuscire a difendere resta una cosa molto difficile rischiando di fare pesanti falli in difesa e allora l’unica arma per dominare ai livelli di gioco più alti è studiare le strategie migliori. E su queste NBA live 2002 non ha nulla da imparare; infatti le tattiche sia difensive che offensive sono ben rappresentate praticamente sulle lavagne con i giocatori in movimento e l’effetto è quello di un coach che spiega. Lo studio delle strategie risulta molto istruttivo per coloro che vogliano entrare più approfonditamente nel mondo della pallacanestro. Tra una partita e l’altra della stagione ci sono anche le news dagli altri campi che ci informano sugli infortuni dei giocatori. Tra i difetti più evidenti ci sono i tempi di caricamento molto lunghi e la mancanza del supporto DVD che rende il contorno del gioco, dalla presentazione ai filmati, ai contenuti extra praticamente inesistenti.Passiamo più nel dettaglio a discutere gli elementi tecnici. Sebbene il frame rate sia più elevato che nel passato siamo ancora lontani dalla fluidità e dalla velocità che si vede sui campi da basket. Una nota più che posistiva è data dal replay e dai dettagli molto curati (un esempio sono i riflessi sul parquet lucido).Dal punto di vista audio la telecronaca di Bagatta non è paragonabile a quella di Massimo Caputi in FIFA 2002 e dopo un po’ risulta ripetitiva e noiosa. Gli effetti sonori sono abbastanza realistici e i suoni stereo rendono l’esperienza abbastanza gratificante. Anche le musiche di sottofondo superano la sufficienza confermando la sensazione che si stanno facendo notevoli iprogressi sulla PS2 e il basso potente non riscuote più il successo dei primi tempi.La giocabilità di NBA LIVE 2002 risulta ancora un po’ macchinosa e sicuramente gestire tutti i comandi è una cosa piuttosto difficile per i neofiti. Ovviamente la difficoltà di difendere rende il gioco talvolta frustrante.Sebbene ci siano diverse modalità di gioco e si possa giocare arcade o simulazione, la longevità risulta essere appena sufficiente. Ciò che la penalizza molto è la mancanza di originalità. Si ha nettamente l’impressione di essere di fronte a un ennesimo aggiornamento che stavolta nasce già dalla PSX.

La licenza NBA è sempre ben accetta. Ottime le rappresentazioni delle strategie.

Tempi di caricamneto lunghi. Poco originale.

7

Il basket su console, secondo il mio parere, ha bisogno di qualcosa di nuovo che lo renda appetitoso. Del resto proprio in casa EA si è incassato il bel successo di NBA Street che metteva la NBA sotto una luce nuova e molto originale. Nonostante ciò NBA LIVE 2002 resta un titolo sportivo molto interessante e sicuramente fatto piuttosto bene e rappresenta una buona occasione, forse l’unica, per vedere correre sui parquet di gioco giocatori del calibra di Doctor J., Magic Johnson, Larry Bird e tanti altri campioni che hanno fatto la storia del basket più bello del mondo.

Voto Recensione di NBA live 2002 - Recensione


7