Recensione

Mutant Mudds

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a cura di Specialized

Lo scorso giugno Renegade Kid rilasciava su 3DS il suo gioiellino platform-nostalgico Mutant Mudds, che in poco tempo è diventato un piccolo cult tra i retrogamer più appassionati e “pazienti”. Già, perchè questo adorabile omaggio ai platform del passato, oltre ad essere dannatamente divertente, era altrettanto difficile e offriva punte di frustrazione che in pochi sono riusciti a superare senza momenti di puro scoramento (anche 30 o 40 tentativi per superare un livello). Dopotutto il recente trend nostalgico dei vari Super Meat Boy e Fez basa il successo proprio su un approccio ideale per gli hardcore gamer e Mutant Mudds non fa eccezione.
E’ ancora bello senza il 3D?
Sei mesi dopo ritroviamo il piccolo Max e l’arzilla nonnina anche su App Store, in una versione del gioco identica come contenuti alla precedente ma con almeno tre differenze sostanziali. Innanzitutto il prezzo di questo porting (0,89 euro) è un decimo di quello sull’eShop del 3DS e, fosse anche solo per questo, l’acquisto di Mutant Mudds per iOS diventa pressoché obbligatorio. La seconda differenza è da ricercare nei controlli touch, che per forza di cose non sono altrettanto precisi e comodi come quelli fisici della console Nintendo. Anche qua troviamo una croce direzionale (che tra l’altro possiamo spostare sul display a nostro piacimento), ma trovandoci di fronte a un platform di quelli tosti qualcosa si viene inevitabilmente a perdere nel passaggio tra fisico e touch. Per di più, se giocate su iPad come nel nostro caso (su iPhone succederà molto raramente), vi capiterà spesso di toccare un punto a vuoto sul display credendo invece di star toccando una delle quattro frecce direzionali. Infine non va sottovalutata l’assenza del 3D, che su 3DS rendeva la profondità prospettica dei livelli funzionale e spettacolare al tempo stesso. Qui invece, senza questo effetto, si possono confondere i piani dei livelli con conseguenza non proprio piacevoli quando si deve saltare da una piattaforma all’altra.
A caccia di diamanti
Una delle caratteristiche principali di Mutant Mudds è infatti la presenza di tre piani prospettici (normale, lontano e ravvicinato), a cui si accede saltando su un’apposita piattaforma. Quando si passa da un piano all’altro il gameplay di base non cambia, restando fedele a una tipica formula “salta e spara”, ma la stereoscopia del 3DS funzionava molto bene, mentre su iPad e iPhone l’effetto 3D si perde completamente. Per il resto siamo di fronte allo stesso gioco di sei mesi fa. Max può saltare, sparare e rimanere sospeso in aria grazie al suo jetpack; in più, collezionando i diamanti nel corso dei livelli, può accedere a uno shop dove acquistare potenziamenti per l’arma (danno maggiore, velocità di fuoco migliorata), il salto e il jetpack, che sarà così in grado di funzionare per più secondi aiutando Max in diverse situazioni. L’abilità principale richiesta dal gioco è infatti il dosaggio del jetpack, che si rivela fondamentale per non cadere nel baratro e per raggiungere piattaforme altrimenti troppo lontane. In più, grazie agli upgrade, si può accedere alle parti segrete dei livelli, la cui presenza assicura anche un minimo di esplorazione, oltre ai soliti elementi tipici del genere come salti, piattaforme mobili e nemici a cui sparare.
Nostalgia canaglia
Come detto in precedenza, Mutant Mudds rimane un platform molto difficile e a volte davvero frustrante, anche a causa dei pochi checkpoint sparsi per i livelli (se non altro le vite sono infinite). Contando comunque le decine di livelli disponibili e la possibilità di sbloccare la nonnina di Max, che offre tra l’altro i livelli più complessi e “pazzeschi” in assoluto, aspettatevi di trascorrere parecchie ore nel tentativo di fermare questa bizzarra invasione aliena e di completare tutti i livelli. La loro varietà inoltre è notevole per design e tipi di ambientazione e su questo versante Renegade Kid non ha deluso. Ne esce insomma un platform forse non per tutti ma ideale per chi ama i giochi di un tempo, la grafica pixellosa (o “a 12 bit” come definita scherzosamente dagli sviluppatori) e le musichette di epoca SNES.

– Un ottimo platform ispirato al passato

– Longevo e divertente

– Costa un decimo della versione per 3DS

– Molto impegnativo…

– …a tratti pure troppo

– I controlli touch nono sono precisi come quelli fisici

– A tratti l’assenza del 3D si fa sentire

8.0

Mutant Mudds ci era già piaciuto alla sua uscita su 3DS e ci ha fatto lo stesso effetto ora che è sbarcato anche su App Store. Il platform old-style di Renegade Kid è infatti un delizioso omaggio in pixel-art ai classici di un tempo, quando si dovevano sudare le proverbiali sette camicie per terminare un livello e raggiungere quell’ultima e maledetta piattaforma. Se non avete pazienza e se per voi la nostalgia non conta nulla, faticherete a farvi piacere Mutand Mudds, ma a un simile prezzo sarebbe un vero peccato non acquistarlo.

Voto Recensione di Mutant Mudds - Recensione


8