Recensione

Mortal Kombat: Shaolin Monks

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a cura di rspecial1

Uno dei picchiaduro di maggior successo qualche anno fa era senza dubbio Mortal Kombat, incentrato all’epoca su una grafica unica ed una violenza inaudita. Col passare del tempo però la serie ha perso via via smalto, divenendo sempre più mediocre e perdendo molti fan che si sono rivolti a prodotti di qualità superiore. Con l’avvento delle nuove console, però, i ragazzi della Midway sembrano aver ridato vita alla serie riuscendo, dopo vari tentativi, a portare nella terza dimensione la saga e dandole anche un’impronta ed un gameplay che si diversificavano da ciò che offriva la concorrenza. Come da tradizione Midway, un franchise del genere, in un momento in cui sembra essere rinato, non può passare in secondo piano e dev’essere sfruttato al massimo non solo con un sequel all’anno, ma con spin-off di vario genere. Eccoci quindi ad analizzare l’ultimo prodotto facente parte della famiglia del marchio Mortal Kombat, meglio definibile come un picchiaduro a scorrimento o, per essere più aggiornati, un action/adventure.

Violenza, tanta tanta violenza!!Shaolin Monks tenta di portare la serie in un altro genere dopo i fallimentari spin-off usciti in passato per altre console, un compito non facile che i ragazzi della Paradox sembrano essere riusciti a compiere effettuando delle ottime scelte. Per prima cosa segnaliamo che l’avventura a cui andrete a prendere parte si colloca tra la fine del primo grande torneo di Mortal Kombat ed il secondo. La novità più importante del gioco risiede nella possibilità, prima di iniziare a giocare, di scegliere se prendere parte allo spiacevole viaggio del nostro eroe da soli o in compagnia di un nostro amico; da segnalare proprio questa peculiarità, ovvero che, anche se il titolo permette di giocare in due, non è possibile entrare nel gioco quando lo si desidera come avveniva in passato per questo tipo di giochi, ma solo all’inizio. Andiamo però con ordine e vediamo cos’ha da offrire la modalità per il singolo giocatore. Come da copione avrete la possibilità di decidere con chi affrontare l’avventura per cercare di fermare Shang Tsung ed il suo fidato “cagnolino” Goro, con la scelta incentrata tra i personaggi più carismatici del gioco, ovvero Liu Kang, Kung Lao, Scorpion ed il mitico Sub Zero (questi ultimi due selezionabili solo dopo averli sbloccati). Una volta scelto il nostro eroe entreremo subito nel vivo dell’azione catapultandoci in combattimenti frenetici con orde di mostri e quant’altro. Il gioco vi permette di effettuare moltissimi attacchi e combo, persino le mosse speciali e le mitiche Fatality. Come spesso avviene in questo genere di giochi, i vari livelli saranno molto lineari e saranno suddivisi in mini blocchi nei quali dovrete sgominare tutti gli avversari per poter andare avanti nella storia. La cosa che stupisce è come sia possibile non solo concatenare le mosse speciali con le combo in qualunque momento, ma che è possibile anche prendere i nemici ed eseguire loro delle prese, usarli come scudo o ancora meglio scaraventarli contro altri rivali o, se vi trovate in zone adatte, ucciderli lanciandoli contro trappole mortali. Com’era prevedibile i programmatori non vi daranno la possibilità di utilizzare tutta la potenza del vostro alter-ego sin dalle prime partite, ma dovrete conquistarvi le nuove capacità e mosse sbloccandole nel corso dell’avventura. Per intenderci, ogni volta che eseguirete una combo o mosse speciali sconfiggendo vari nemici acquisterete punti esperienza che andranno ad aumentare le vostre capacità. Le Fatality, per esempio, non sono eseguibili in qualunque momento, ma solo quando un’apposito indicatore verrà riempito, cosa che potrete fare solo attaccando ed uccidendo tutti quelli che incontrerete; una volta riempita la barra dovrete semplicemente premere un pulsante ed eseguire la mossa (che, come sempre, la dovrete sapere a memoria, anche se quando volete basterà mettere in pausa e vedere dall’elenco come eseguire le diverse mosse, combo e Fatality) per uccidere all’istante uno dei nemici più deboli…mica funziona con mega orchi e boss. Già, i Boss…potevano mancare in un titolo del genere? Certo che no! Ecco quindi che dopo aver faticato per un intero livello vi ritroverete contro avversari più o meno conosciuti per riuscire a proseguire (tutti appartenenti alla serie ovviamente, tra i più celebri e conosciuti ci saranno Kano, Reptile, Kitana ecc. ecc.). Per variare un po’ il gameplay sono stati aggiunti alcuni mini-giochi all’interno dell’avventura, come quello per aprire alcune porte ed altro, mentre per renderlo più longevo i vari livelli sono stati studiati in modo tale da costringervi a ritornarci, per poter raggiungere determinati items quando avrete acquisito l’abilità necessaria per farlo. Il titolo quindi si sviluppa in modo molto lineare attraverso un percorso prefissato che vi guiderà dall’inizio alla fine.

Tu is Megl Che Uan!Ok, da soli il titolo è bello e divertente, ma in due? Nella modalità co-operativa potrete giocare insieme ad un vostro amico/a e scatenarvi come non mai. Essenzialmente il titolo non cambia la propria struttura rispetto la modalità per un solo giocatore, con i punti esperienza, la possibilità di sbloccare varie items e nuove mosse, combo e fatalità durante l’avventura. La novità è che sarete in due, a molti potrebbe non sembrare molto nuova come cosa ed i effetti non lo è proprio, ma in Shaolin Monks il senso di co-operazione raggiunge vette che non si provavano dai tempi di Final Fight o Double Dragon. Come spesso accade in questo genere di giochi, potrete eseguire tutta una serie di combo e mosse appositamente studiate per essere fatte in coppia, quindi massacrare tutti con l’aiuto di un’altra persona diventa anche un modo per divertirsi insieme, collaborare, aiutarsi…Forse è l’atmosfera del titolo Midway, ma cose cosi semplici e vecchie come i videogiochi ti fanno capire come sia realmente bello e divertente giocare con un’altra persona, creando quello spirito di “camerata” che oggi è difficile ottenere da altri prodotti.

Mortal Kombat WorldIn un titolo che ci porta a spasso per il mondo di questo famoso picchiaduro è evidente che la varietà di fondali e background attraverso i quali dovremo passare è notevole. Durante tutto il gioco percorreremo quasi tutti gli stages più importanti visti nel primo e nel secondo capitolo, resi estremamente bene ed affascinanti per i fans. Purtroppo, però, la realizzazione tecnica è il punto più dolente del titolo, anche se i vari livelli sono realizzati con cura, tutti vari ed animati con ottimi effetti di luce, sono i modelli poligonali e le animazioni dei personaggi a lasciare a desiderare. I personaggi sono costituiti da un numero esiguo di poligoni, arricchiti da texture di buon livello, ma al di sotto degli standard odierni su Xbox. Le animazioni invece risultano spesso legnose, cosa evidente durante l’esecuzione di combo complesse che mostrano “slegamenti” tra un movimento e l’altro, dando la sensazione che manchi un frame di animazione tra le sequenze che renda il tutto più fluido. Detto questo segnaliamo la bassa qualità delle sequenze in computer grafica, roba imparagonabile ai filmati della Namco, ed un’incongruenza della modalità per il giocatore solitario: seguendo la storia da soli noterete che durante tutte le sequenze d’intermezzo apparirà dal nulla il secondo personaggio che interagirà con voi come se fosse presente, per poi sparire non appena riprende l’azione. In parole povere i programmatori non si sono sforzati neanche per realizzare delle sequenze diverse per la modalità Single Player e Co-op, ma hanno usato per entrambe quella della Cooperazione. Il sonoro si attesta su buoni livelli, sia nelle musiche tipiche della saga che negli effetti sonori, realizzati con cura e molto evocativi in alcuni livelli dove, grazie ad un po’ di silenzio, potrete udire rumori da brividi. Ultima segnalazione per i caricamenti ed i salvataggi, decisamente brevi e nella media rispetto a quelli della versione per Playstation 2 del gioco.

– Gameplay ottimo

– Modalità Co-operativa

– Ha lo spirito della saga

– Grafica mediocre

7.8

Shaolin Monks si presenta come un ottimo titolo per tutti gli appassionati della saga, che rivivranno le avventure dei propri eroi scoprendo retroscena inediti sulla storia. Vedere gli stages che abbiamo ammirato in 2d, ricreati tridimensionalmente e con la possibilità di interagirci, è una sensazione che ogni giocatore che ha amato questa saga non può lasciarsi sfuggire, con la possibilità poi di sbloccare Mortal Kombat 2, ovvero il migliore episodio della serie, non ci possono essere dubbi sull’acquisto del gioco. Chi invece cerca semplicemente un buon picchiaduro a scorrimento con la possibilità di giocare un’ottima modalità cooperativa, può essere tranquillizzato sulla qualità del titolo Midway. Peccato solo per la realizzazione tecnica non eccellente che su Xbox sfigura rispetto a molti altri titoli multipiattaforma, ma ci si passa sopra grazie alla giocabilità ed al divertimento che offre.

Voto Recensione di Mortal Kombat: Shaolin Monks - Recensione


7.8