Recensione

Mortal Kombat Deadly Alliance

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a cura di Ukyo Tachibana

Lo stregone Shang Tsung e il mago Quan Chi si sono alleati per conquistare Outworld. La Terra è in pericolo, Liu Kang (l’umano più forte del mondo) è stato fatto fuori… e chi chiamerai?

I Ghostbusters?No. Come spiega Raiden nella bella introduzione, toccherà ad un manipolo di terrestri opporsi alle forze del Male. Insomma, un’ennesima scusa per abboffarsi ‘e mazzate.MKDA, nuovo capitolo di una saga che affonda le sue radici nei primi anni ’90, è un picchiaduro tridimensionale nel quale dovrete scegliere il vostro personaggio tra una rosa non indifferente.La prima particolarità che salta agli occhi è che, nello schermo di selezione, la metà dei lottatori non sono utilizzabili. Dovrete infatti acquistarli… ma ne parleremo più avanti.Un’altra novità è che ogni personaggio possiede tre stili di arti marziali (due a mani nude ed uno armato) che potrete intercambiare liberamente durante il combattimento attraverso la pressione di L1. Ho accolto questa caratteristica con vero piacere, ma da marzialista non posso non far notare che la realizzazione dei vari stili poteva essere molto più curata, cosa che è avvenuta solo in alcuni casi (tipo Kung Lao). Ma non si tratta di una pecca oggettiva, quindi se pensate che Baguazang e XingYChuan siano due piatti del ristorante cinese non noterete nulla di strano.Prima parlavamo di acquisti… potrete farli nella Kripta. Si tratta di una grotta piena di bare (sono davvero tante, ve l’assicuro), ognuna delle quali ha un prezzo e contiene qualcosa (un artwork, un costume o uno stage alternativo, un personaggio segreto e altro ancora). Dove li trovate i soldi per comprarle? Potrete guadagnarli nell’Arcade mode terminando il gioco, oppure completando il Konquest, modalità nella quale dovrete affrontare delle missioni che ogni volta vi insegneranno a padroneggiare meglio i colpi e le combo del personaggio da voi scelto. Inutile dire che acquistare tutte le bare vi impegnerà per molto molto tempo.

Come heeeere!I personaggi sono realizzati e animati ottimamente, ognuno si muove in modo diverso dall’altro (Scorpion è eccezionale). MKDA risente del suo recente passato in 2D (lampante esempio sono i salti in avanti e indietro, molto “old style”) nella misura in cui ognuno ha un set di mosse e combo abbastanza limitato (niente a che vedere insomma con le migliaia di movimenti di un Tekken); ma data l’impostazione diretta di un titolo come questo, a parer mio non è necessariamente un difetto troppo limitante (vista anche la possibilità di cambiare stile).Il sangue scorre davvero a profusione, rimane sull’arena ed anche sui volti dei personaggi. Del resto la violenza è sempre stato un segno distintivo della serie… quindi anche in questo capitolo possiamo godere di ciò che ha reso MK famoso: le Fatality.Si va dalle più semplici alle più splatter (Sub Zero estirpa tutto lo scheletro!), ma tutte sono accompagnate da un vero mare di sangue e budella svolazzanti. Non si preoccupino i più impressionabili, comunque: nelle opzioni è possibile eliminare il sangue dalle partite.Il sonoro è l’unica cosa che mi ha lasciato un po’ perplesso. Le voci dei personaggi sono ottime, ma le musiche di sottofondo (pur se mai fastidiose) non sembrano accompagnare lo scontro nella maniera ottimale… siamo comunque su una sufficienza più che abbondante.

Personaggi e stiliDato l’ampio risalto dato alle tecniche di combattimento in questo gioco, mi sembra doveroso terminare la recensione di una brevissima analisi degli stili di arti marziali che appaiono in MKDA.Fatevi una cultura, và…

Shang TsungSnake: Stile nato ad imitazione dei movimenti del serpente, è caratterizzato da movimenti secchi e veloci. Crane: Probabilmente originario del Tibet, lo stile della Gru è molto antico ed adatto al combattimento nella lunga distanza, grazie all’uso di numerosi calci.Straight Sword: La spada dritta cinese, nota anche come “Spada dei letterati”, era un’arma tipica della classe dei nobili, dati i suoi movimenti eleganti.

Quan ChiTang Soo Do: Arte Marziale coreana molto simile al Karate, sviluppata dal maestro Hwang Kee.Escrima: Uno dei nomi che indica le numerosissime arti marziali sviluppate nelle Filippine.Broadswords: Armi più “popolari” rispetto alla spada dritta, fanno parte del bagaglio armato di molti stili di Kung Fu.

KenshiTai Chi: Secondo molti la forma più alta di arte marziale mai creata dall’uomo, il Tai Chi è uno stile morbido ed apparentemente del tutto inoffensivo, ma che nasconde in realtà una potenza devastante.San Shou: Alcuni lo chiamano “Kickboxing cinese”, ma è una definizione riduttiva; mescola le tecniche più dure e dirette del Kung fu con la lotta Mongola.Katana: La celeberrima spada dei samurai, la katana è un’opera d’arte per progettazione e realizzazione tecnica.

Sub-ZeroShotokan: Stile di Karate creato nel 1936 dal maestro Gichin Funakoshi, è tra i più praticati al mondo.Dragon: Movimenti ispirati al Drago sono presenti in numerosi stili di Kung Fu (come l’Hung Gar e il Choy Lee Fut), tutti caratterizzati da una potenza fuori dal comuneKori Blade: Si tratta di un’arma creata da Sub Zero ghiacciando il vapore acqueo, e quindi non ha alcuna corrispondenza nella realtà.

ScorpionHapkido: Creto in Corea dopo la II Guerra Mondiale, l’Hapkido è uno stile simile al Jujitsu giapponese.Pi Gua: Kung Fu poco conosciuto, è molto potente.Ninja Sword: La tipica spada Ninja, simile alla Katana per tecnica di lavorazione ma diversa nella forma della lama (che in questo caso è dritta).

MavadoLong Fist: Si tratta di una combinazione di tecniche originarie della Cina del Nord, con utilizzano numerosi calci ed ampi movimenti delle braccia.Wing Chun: Antico stile di Kung Fu creato da una monaca scampata alla distruzione del monastero di Shaolin. Celebre per le fulminee combinazioni di braccia a cortissima distanza.Hookswords: Le spade sono armi famose per la ferocia dei colpi che posso essere inferti utilizzandole.

KanoHsing I: Stile di Kung Fu molto diretto ed efficace, è possibile apprenderne le basi in un tempo relativamente breve. Predilige l’uso dei pugni.Aikido: Arte Marziale giapponese codificata agli inizi del secolo da Morihei Ueshiba, considerato da molti il più grande maestro della storia. L’Aikido si basa esclusivamente su prese e proiezioni che ritorcono la forza dell’aggressore contro se stesso.Butterfly Knives: Usati generalmente in coppia, i coltelli a farfalla sono l’arma segreta del Wing Chun.

FrostTong Bei: Si basa principalmente su cinque attacchi di palmo associati ai cinque elementi (acqua, fuoco, legno, metallo, terra).Yuan Yang: Stile molto raro, è caratterizzato da un rapido uso degli arti inferiori.Daggers: Armi create da Frost congelando il vapore acqueo, come nel caso di Sub Zero.

Johnny CageKarate: Probabilmente l’arte marziale più famosa e praticata del mondo, il Karate ebbe origine nell’isola di Okinawa secoli fa.Jeet Kune Do: Stile “non ortodosso” creato dal grande Bruce Lee negli anni ’60, consta di movimenti diretti ed efficaci, senza fronzoli inutili.Nunchaku: Era in origine un attrezzo per battere il riso e venne trasformata in arma dai contadini per proteggersi dai briganti.

CyraxNinjitsu: Arte marziale praticata dai celeberrimi ninja, i guerrieri giapponesi esperti in spionaggio ed assassinio.Sambo: Il Sambo venne creato in Russia agli inizi del secolo scorso come tecnica di combattimento per i militari e la polizia.Pulse Blade: Avete presente la spada laser di Star Wars? Quella.

DrahminNetherealm: Inventata di sana pianta per questo gioco.Oni: Idem. A titolo di curiosità vi dico che “Oni” in giapponese significa “demone”.Iron Club: Drahmin usa il suo braccio di ferro per riempirvi di mazzate.

Bo’Rai ChoDrunken Fist: Si tratta del famoso Kung Fu dell’Ubriaco, che simula i movimenti di un uomo in preda ai fumi dell’alcol. Imprevedibile e devastante.Mi Zong: Stile del Nord della Cina che utilizza numerosi ed inaspettati cambi di posizione e direzione.Jojutsu: Arte giapponese del maneggio del bastone corto.

Kung LaoShaolin Fist: Trattasi del Kung Fu sviluppato nel celebre monastero di Shaolin, ancora oggi abitato da monaci buddisti guerrieri dalle eccezionali capacità.Mantis: Il Tang Lang Chuan ad opera del maestro Wang Lang che codificò un Kung Fu basato sull’osservazione di una mantide religiosa. Fulmineo soprattutto nella corta distanza.Broadsword: La sciabola cinese.

Li MeiBajiquan: “Pugno delle otto estremità”, è uno stile adatto al combattimento ravvicinato.Luhebafa: Creato da un maestro taoista nel XIII sec., mescola i principi dei tre principali stili interni di Kung Fu.Sai: Altra arma contadina, serviva come fiocina o per piantare i semi.

SonyaKenpo: Stile di karate nato in occidente modificando l’originale arte marziale giapponese.Taekwondo: Famosa arte marziale coreana, celebre per lo spettacolare uso dei calci.Kali Sticks: Coppia di bastoni corti usati magistralmente dai guerrieri filippini.

JaxMuay Thai: La celebre boxe tailandese, temuta da tutti per il mortale uso che fa di gomiti, ginocchia e tibie.Judo: Creato a fine ‘800 da Jigoro Kano, che “addolcì” le mortali tecniche del Jujitsu.Tonfa: In origine attrezzo per battere il riso, è oggi usato dalla polizia di mezzo mondo.

KitanaEagle Claw: L’artiglio dell’Aquila è un Kung Fu originario della Cina del Sud, che permette tremendi colpi inferti con la mano ad artiglio.Ba gua: Affascinante ed esoterica arte marziale cinese che combatte attraverso spostamenti circolari.Steel Fans: In Oriente il ventaglio veniva spesso usato come arma di difesa ed ultima risorsa contro un attacco improvviso.

RaidenNan Chuan: “Pugno del Sud”, è il nome generico per una serie di tecniche originarie della Cina meridionale.Jujitsu: Una delle più antiche arti marziali giapponesi, comprende sia colpi che leve e proiezioni.Staff: IL bastone, probabilmente la prima arma dell’uomo dopo le pietre.

Hsu HaoShuai Chiao: Lotta cinese, probabilmente la più antica arte marziale di quel paese.Wrestling: Poco da dire in proposito…Sun-Moon: Arma esotica creata dai Mongoli.

NitaraLeopard: Kung Fu che imita i movimenti dell’elegante felino.Fu Jow Pai: L’animale imitato stavolta è la rara Tigre Nera.Kama: Un semplice falcetto da agricoltore può trasformarsi in un’arma tremenda.

– Realizzazione tecnica notevole

– Tantissime cose da sbloccare

– Viuuulenza!

– Sonoro non sempre all’altezza

– Le varie arti marziali potevano essere trasposte meglio

8.3

Confesso di non essere mai stato un appassionato della serie, ma MKDA è stata una piacevole sorpresa. Ottima grafica e giocabilità, longevità molto elevata, si tratta di un validissimo titolo per tutti coloro che vogliono fare una pausa dopo i vituosismi tecnici di Tekken e VF4.

Voto Recensione di Mortal Kombat Deadly Alliance - Recensione


8.3