Recensione

Monster Madness: Grave Danger

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a cura di Melkor

Il mercato videoludico segue oramai delle regole ben precise che le software house sanno di dover rispettare per produrre dei buoni prodotti. Che ci piaccia oppure no, un gioco viene valutato in buona misura basandosi sulla grafica ed il conseguente impatto visivo, ma questo non toglie che un titolo debba anche saper catturare l’attenzione e soprattutto essere in grado di divertire. Giochi che non puntano totalmente su una struttura tecnica all’altezza provano a sopperire con un gameplay avvincente, ma non sempre questo compromesso riesce. Questo è quello che è successo a Monster Madness: Grave Danger per PS3.

A volte ritornanoPer tutti coloro che non ne fossero a conoscenza, Monster Madness è un titolo uscito circa un anno fa per XboX 360 e che raggiunge ora la console di casa Sony forte di una serie di piccole variazioni e dell’inserimento di numerosi minigiochi a tema. Si tratta di un classico action game di stampo classico, ma con visuale dall’alto e uno stile che ai più potrebbe ricordare quello dei vari cabinati di un tempo. La trama vi catapulterà a casa di Zack, famoso secchione del quartiere, durante una tranquilla serata in cui, per una serie di eventi, vi troverete in compagnia di Andy, Carrie e Jannifer, personaggi che rappresentano altri tre classici stereotipi presenti in quasi tutti i film di serie B americani, ossia la cheerleader, la ragazza dark ed il ragazzo scapestrato. Attraverso una grafica che riprende le vignette di un fumetto cartaceo all’improvviso sentirete suonare il campanello della porta e dall’altro lato vi troverete invasi da centinaia di zombie assetati di sangue. Conclusa questa breve fase introduttiva, il resto non vi vedrà fare altro che dare botte da orbi con più armi possibili e cercare di sopravvivere all’interno dei livelli andando a completare vari obiettivi. Lo stile che permea il titolo è quello di un horror comico, in quanto numerose battute e piccoli sketch seguono alle fasi di combattimento donando indubbiamente uno stile personale alla trama. Peccato che il resto non sia sicuramente all’altezza delle attese…

Meglio il lanciafiamme o la racchetta?Tramite il menu iniziale di Monster Madness potrete scegliere fin da subito se lanciarvi nella trama principale oppure se accedere ad uno dei venticinque minigiochi presenti, feature che rappresenta la vera differenza rispetto alla versione per XboX 360. Tali minigiochi spaziano dalle discese su rapide a bordo di una nave a forma di cigno fino allo sterminio degli avversari a suon di lanciafiamme e bombe molotov. Potrete inoltre accedere alla modalità online mediante la quale giocare la trama completa o solo determinati livelli con altri tre giocatori, decidendo se inserirvi in una partita già creata o se generarne una con le vostre opzioni personali. Se la trama non vi ispira particolarmente potrete scegliere se giocare un deathmatch o se iniziare un ruba bandiera in una delle arene a disposizione. Potrete successivamente accedere a degli extra tra i quali, ad esempio, una serie di costumi caratteristici per i vostri protagonisti. Tornando alla modalità classica, sarà possibile scegliere uno dei quattro ragazzi presenti nella trama, variando in questo modo lo stile di combattimento e le armi iniziali a disposizione. E’ comunque possibile cambiare personaggio ogni volta che volete, alla condizione però di ricominciare il livello. Durante la trama, in ogni momento, fino a tre vostri amici potranno unirsi localmente alla vostra partita semplicemente premendo il pulsante start dei loro joypad ed in questo modo sicuramente la dinamica di gioco diverrà molto più coinvolgente e divertente, nel più classico stile arcade. Lo stile di combattimento utilizzato nel gioco si divide in due modalità, ossia il corpo a corpo ed il duello a distanza. Se per il primo utilizzerete determinati strumenti presenti nelle zone che andranno dall’accetta ad un ramo di un albero, per il secondo dovrete ottenere particolari congegni costruiti lungo i livelli. Sarò infatti possibile incontrare più volte uno strampalato inventore il quale, con i diamanti che otterrete uccidendo i vari mostri e con l’aiuto di piccoli accessori facilmente reperibili, vi consentirà di costruire e di potenziare varie armi, nonché acquistare particolari oggetti come ad esempio un amuleto che per breve tempo vi tramuterà in un mostro. Purtroppo uno dei lati negativi da segnalare è il sistema di combattimento che, soprattutto nel corpo a corpo, risulta alquanto banale e vi chiederà semplicemente di premere ripetutamente il tasto cerchio fino a riempire una apposita barra di power per il supercolpo. Data la superficialità di questo metodo, una volta trovata una arma a distanza sarà probabile che vi dimentichiate totalmente delle armi a corto raggio e che completiate il gioco semplicemente colpendo i nemici da lontano (ovviamente fino alla fine dei vostri proiettili). Particolare è comunque il sistema di controllo che vede la levetta analogica di sinistra dedicata al movimento del personaggio, mentre quella di destra allo sparo delle varie pistole e simili ed in questo modo potrete camminare lungo una direzione mentre colpite i nemici in quella opposta, in modo tale da evitare i vostri inseguitori. Avrete inoltre accesso a numerose bombe che spaziano dalla classica dinamite alle già citate bottiglie molotov, anche se il loro utilizzo è consigliato in casi limitati. Divertente è la possibilità, mediante il tasto quadrato, di afferrare quasi tutti gli oggetti che vi trovate di fronte e di lanciarli o usarli contro i vostri mostruosi avversari. Inoltre avrete accesso raramente a qualche veicolo che vi sarà di grande aiuto per superare determinate situazioni.

Un mostro di graficaSe dal lato del gameplay Monster Madness non presenta enormi difetti pur risultando banale e già visto milioni di volte, andando ad analizzare la grafica si evidenziano problemi che non posso essere tollerati su una console di ultima generazione, soprattutto se stiamo parlando di PS3. Nonostante infatti la leggerezza poligonale che un titolo come questo richiede, durante ogni movimento noterete un effetto denominato “screen tearing”, dovuto ad un refresh del frame rate lento, nel quale non tutto lo schermo viene aggiornato contemporaneamente. Il risultato è un fastidioso nonché insopportabile fruscio visivo di sottofondo che si verrà a creare ogni qual volta il vostro personaggio si muoverà, soprattutto all’aperto. Come se non bastasse alcune volte vedrete un caricamento lento delle texture e quindi noterete prima la struttura poligonale e successivamente il particolare dell’oggetto, cosa tollerabile in un Olbivion, ma non certo in un gioco del genere. Tutti questi difetti non possono essere taciuti, soprattutto se aggiungiamo il fatto che il frame rate resta accettabile solamente mediante piccoli “trucchetti” visivi. Si potrebbe comunque puntare solo sul fattore divertimento se il titolo fosse venduto ad un prezzo budget ma, come se non bastasse, Monster Madness presenta un costo di tutto rispetto, mentre potrebbe tranquillamente essere presente su Xbox Live Arcade o su PSN. Un vero peccato in quanto la giocabilità, soprattutto se in più persone, risulta divertente e potrebbe farvi comunque passare diverse ore in allegria. Un titolo con discrete potenzialità, ma ancorato ad una struttura vecchia di decenni e abbinato ad una grafica assolutamente fuori standard ormai.

– Multiplayer fino a quattro giocatori

– Modalità cooperativa online

– Sketch divertenti

– Difetti grafici penalizzanti

– Sistema di combattimento limitato

– In singolo può risultare ripetitivo

5.0

Monster Madness: Grave Danger è un titolo divertente che viene inficiato da una realizzazione grafica più vicina a quella di una PS2 e da un sistema di combattimento che poteva sicuramente essere quantomeno più articolato. La possibilità di giocare la modalità storia online incrementa di molto la longevità e la presenza di numerose opzioni aiuta, anche se il prezzo al quale viene venduto il titolo è sicuramente eccessivo. Consigliato a chi ama un genere ormai presente sporadicamente sul mercato e apprezza il divertimento in multiplayer. Tutti gli altri rivolgano le loro attenzioni verso prodotti più originali e performanti.

Voto Recensione di Monster Madness: Grave Danger - Recensione


5