Recensione

Modern Combat 3: Fallen Nation

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a cura di ViKtor

Testato con iPhone 4 (iOS 5)

Nel periodo “caldo” degli FPS bellici per Xbox360, PS3 e PC non poteva mancare la voce di Gameloft con la sua proposta per iDevices. La serie della geniale casa francese, ispirata (per usare il solito eufemismo) a COD: Modern Warfare di Activision, giunge al terzo atteso episodio. Modern Combat 3: Fallen Nation invade l’Appstore con la sua guerra di alta qualità.

C’è chi ama la guerra in solitariaSeguiamo l’ordine con cui il menu principale ci propone le modalità di gioco. Semplice, dato che sono due: “Campagna” e “Multigiocatore”.Modern Combat 3: Fallen Nation si colloca temporalmente qualche anno dopo gli eventi narrati in Modern Combat 2: Black Pegasus. Un’alleanza formata da frange ribelli degli eserciti di Russia e Korea attacca gli Stati Uniti, mettendo in ginocchio l’intero occidente. L’esercito a stelle e strisce prova un’ultima disperata controffensiva affidandosi alla squadra d’Elite Anvil-1, di cui noi naturalmente faremo parte. Questo è il plot della campagna singleplayer, avventura dipanata in tredici missioni dalla varietà classica per un FPS.I compiti per il giocatore spaziano dalle sparatorie ignoranti col fucile d’assalto all’infiltrazione silenziosa in una portaerei, dalla fuga a bordo di un fuoristrada al bombardamento aereo di obiettivi nemici sensibili.Dagli States al Pakistan, insomma, la sceneggiatura regala momenti di gameplay poliedrici e tutti ben riusciti, fino ai titoli di coda che arriveranno, a difficoltà “normale”, dopo circa quattro ore (una buona longevità considerando la piattaforma).Un gameplay così tradizionale avrebbe bisogno della massima precisione nei controlli, vera e propria utopia nel momento in cui ci si affida ad un touch-screen.La croce direzionale virtuale fa il suo onesto dovere, ma le difficoltà arrivano nel momento in cui ci si trova a dover sparare, correre, accucciarsi o ricaricare l’arma. Ognuna di queste azioni è gestita dal relativo pulsante, disposto a video in modo chiaro e abbastanza intelligente. Nelle fasi più concitate di gioco (così come nel multiplayer) tuttavia, gestire tutto nel più breve tempo possibile diventa difficile e a volte può capitare di mancare il tasto “fuoco”, vanificando gli sforzi.Non stiamo affermando che il nuovo Modern Combat sia meno giocabile dei suoi predecessori, anzi. Ciononostante, per assimilare e digerire il sistema di controllo di Fallen Nation occorre un bel po’ di pratica, sicuramente indispensabile prima di immergersi nelle schermaglie online. Alcuni accrocchi come l’auto-mira, comunque, vengono in aiuto del giocatore e dopo qualche missione della campagna migliorerete drasticamente il vostro modo di giocare.Gameloft può lavorare ancora sotto questo aspetto per le produzioni future, sforzandosi nel mascherare il più possibile i limiti oggettivi del touch-screen.

…e chi in compagniaIl comparto multiplayer è sicuramente l’aspetto su cui Gameloft ha concentrato i maggiori sforzi migliorativi ed innovativi. Rispetto a Black Pegasus c’è molto di più, a partire dal numero di giocatori. Nelle sei ottime mappe proposte, decisamente più ampie e riuscite rispetto al passato, si scontrano fino a dodici giocatori, senza il minimo accenno di lag o rallentamento.Ben sette sono le modalità proposte: si spazia dagli immancabili “tutti contro tutti” e “deathmatch a squadre” fino a rivisitazioni di modalità viste nei blockbuster per console maggiori, quali “quartier generale” e “sabotaggio”.L’offerta ludica è quindi di ampio respiro e l’interesse a lungo termine è garantito dalla presenza dei livelli d’esperienza e, soprattutto, dall’introduzione delle classi personalizzate per il giocatore.Si dice che a pensar male si fa peccato ma spesso si ha ragione: è proprio così, il multiplayer di Fallen Nation ha preso più di uno spunto dai vari Call of Duty, non smentendo la filosofia Gameloft. Se il risultato è questo, però, noi continuiamo a non aver nulla da eccepire.Inevitabilmente la complessità dell’intero sistema online e la mole di dati che questo produce limita la connessione all’utilizzo esclusivo del WI-FI. Niente 3G dunque, il che in Italia rappresenta, purtroppo, ancora un limite alla portabilità del prodotto.

La Next-gen tra le maniL’impatto grafico di Modern Combat 3: Fallen Nation è impressionante, soprattutto per chi non ha giocato ai predecessori.Il motore utilizzato è sempre il medesimo, con qualche chicca in più. Colpiscono innanzitutto i nuovi effetti di luce, sicuramente tra i migliori visti fino ad ora su iDevice. A questi si affianca un livello di dettaglio leggermente più alto e una sceneggiatura matura e ricca di momenti cinematografici.Il sonoro, se si utilizzano le cuffie, regala il giusto grado di immersione grazie anche ai dialoghi (in inglese con sottotitoli in italiano) ben recitati.L’ottimo net-code, già analizzato, completa un pacchetto tecnico globalmente di altissimo livello, un altro esempio di ciò che significa spremere l’hardware degli attuali iPhone e iPad.

– Altissimo livello tecnico

– Campagna varia e longeva

– Multiplayer profondo e maturo

– Sistema di controllo ancora migliorabile

8.9

Modern Combat 3: Fallen Nation è l’esempio prefetto di cosa significhi sfruttare al massimo il potenziale di un hardware, andando a tratti addirittura oltre. Tecnicamente il nuovo FPS di Gameloft è al top, grazie al comparto grafico da urlo ed all’ineccepibile net-code che regala un multiplayer profondo e di altissimo livello. I limiti arrivano proprio dall’hardware: il sistema di controllo touch-screen non è il massimo per uno sparatutto e nonostante gli sforzi degli sviluppatori pecca ancora di osticità. Se avrete la pazienza di affrontare il necessario periodo iniziale di esercizio, però, verrete ripagati con uno dei migliori FPS presenti sullo Store, sicuramente il migliore da giocare online. Parola di Spaziogames.

Voto Recensione di Modern Combat 3: Fallen Nation - Recensione


8.9