Recensione

Marvel vs. Capcom: Infinite, la recensione del picchiaduro cross-over di Capcom

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

A poco meno di un mese dalla nostra prova alla Gamescom, siamo di nuovo qui a parlarvi di Marvel vs. Capcom: Infinite, il picchiaduro cross-over sviluppato da Capcom che si appresta ormai a raggiungere i nostri scaffali. La modalità versus, l’unica testabile alla fiera di Colonia, ci aveva mostrato le novità del gioco, che rompe alcune delle tradizioni della serie. Adesso siamo pronti a dirvi se la strada intrapresa dal nuovo capitolo può dirsi quella giusta.
Ultron e Sigma alla conquista degli universi
Iniziamo da subito con le premesse narrative che incorniciano le vicende del titolo. Ultron e Sigma sono due storici antagonisti provenienti rispettivamente dall’universo Marvel e da quello di Megaman, che hanno deciso di unire le forze per soggiogare il mondo intero. Il duo entra in possesso di due delle sei Infinity Stones: si tratta di potenti pietre che permettono di controllare sei diversi aspetti della realtà. Attraverso esse gli antagonisti si fondono in un unico essere, Ultron Sigma e uniscono i loro universi di provenienza, portando così i personaggi di Marvel e Capcom a incontrarsi. Il compito degli eroi è fermare Ultron Sigma prima che possa rilasciare un pericoloso virus in grado di mettere ogni forma di vita sotto il suo controllo. La trama si sviluppa attraverso i numerosi filmati presenti nella modalità storia, e dobbiamo ammettere che ci hanno stupito in positivo: sebbene non si tratti certamente di una storia che vi rimarrà impressa per la sua originalità o per la qualità dell’intreccio narrativo, gli sviluppatori si sono davvero impegnati nella caratterizzazione dei personaggi, riuscendo a rendere al meglio interazioni tra due mondi così lontani tra loro. Nella storia vedremo Ryu insegnare ad Hulk come controllare la sua rabbia, Rocket Raccoon chiedere armi in prestito a Dante, Iron Man e Frank West combattere fianco a fianco, e così via. Considerando che il cast conta trenta personaggi, non era semplice dare il giusto spazio a ciascuno di essi, ma gli sviluppatori sono riusciti nell’impresa di coinvolgere tutti quanti nella storia, senza tralasciare nessuno.
Per quanto riguarda il comparto grafico, il gioco gira a 1080p e scorre a 60 fps stabili senza problemi di sorta. Lo stile grafico abbandona quello cartoonesco visto in Marvel vs. Capcom 3, in favore di uno più realistico. Questo cambiamento potrebbe non essere apprezzato dai fan della serie, abituati a un look completamente diverso per i loro personaggi preferiti. Quello su cui possiamo rassicurarvi è che sono stati fatti molti passi in avanti nel design dei lottatori rispetto a quanto visto nelle scorse prove, grazie anche a una patch già disponibile al day-one che andrà a correggere alcuni dei difetti notati dai fan in passato.
Una ventata d’aria fresca
Come dicevamo, Marvel vs. Capcom: Infinite rompe alcune tradizioni della serie, e non solo per quanto riguarda lo stile grafico. Un altro importante cambiamento è il passaggio da lotte 3 vs 3 a lotte 2 vs 2. Questa scelta è dovuta alla volontà degli sviluppatori di rendere il gioco meno caotico e più accessibile per i giocatori casuali di picchiaduro, pur senza rinunciare alla profondità del gameplay. A nostro parere, l’obiettivo è stato centrato in pieno, ma la scelta potrebbe risultare indigesta ad alcuni fan storici della serie. Chi invece non vi si è mai avvicinato o chi non aveva troppo a cuore il vecchio 3 vs 3 troverà un picchiaduro solido, che sa essere accessibile ma che non rinuncia a un minimo di stratificazione. Durante le lotte, potremo liberamente dare il cambio al personaggio attualmente sullo schermo, dando vita anche a combo di coppia. Il personaggio in panchina potrà recuperare una parte dei suoi punti vita: dovremo dunque essere accorti nella gestione dei due lottatori, sfruttando al meglio ogni occasione per dare ai nostri beniamini un attimo di respiro. Per il resto, le lotte sono di stampo classico, dove l’obiettivo è macinare combo su combo per portare allo zero la barra di energia di entrambi i nostri avversari.
La seconda novità sono le Infinity Stones che danno il nome al titolo. All’inizio di ogni battaglia, dopo aver scelto il nostro duo di lottatori, potremo scegliere una delle sei Infinity Stones. Ciascuna di esse ci dona due poteri: il primo, l’Infinity Surge, utilizzabile in qualsiasi momento con la pressione del tasto L1, l’altro, l’Infinity Storm, utilizzabile solamente dopo aver riempito un’apposita barra, affidato alla pressione simultanea di L1 e R1. Le mosse Infinity Storm sono particolarmente potenti, e ci danno la possibilità di chiudere il nostro avversario in un quadrato, riportare in vita l’alleato caduto, o aumentare la potenza di ogni attacco. Scegliere la pietra giusta può essere fondamentale e solo provandole tutte capirete quale si adatta meglio al vostro stile di gioco. Quello che conta è che esse non sono eccessivamente squilibrate in termini di bilanciamento: i loro effetti possono essere evitati o contrastati con un po’ di abilità, rendendole quindi un aiuto molto valido ma al contempo non eccessivo.
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Infiniti modi di combattere
Il piatto principale per il single player è la modalità storia di cui abbiamo parlato in apertura. In essa ci troveremo a controllare diversi eroi, portando avanti la trama tra combattimenti e filmati. Le lotte sono rese varie dalla presenza di diversi modificatori che andranno, ad esempio, ad aumentare la velocità o la resistenza dei personaggi. Ci troveremo a controllare quasi tutti i lottatori del roster, e quelli che non controlleremo dovremo comunque affrontarli come avversari, in modo da acquisire familiarità con tutti i personaggi offerti dal gioco. Le lotte contro altri personaggi sono intervallate da lotte contro i droni di Ultron, che spesso ci attaccheranno in gruppo per mettere i bastoni tra le ruote ai nostri eroi. Queste lotte, sebbene inserite come intervallo tra quelle standard, risultano alla lunga piuttosto noiose, visto che i droni di Ultron non sono particolarmente abili e, pur con la presenza di modificatori alle loro caratteristiche, non offrono varietà negli scontri. Tolto questo difetto, però, dobbiamo ammettere che la modalità storia ci ha colpiti in positivo per la cura con cui è stata realizzata ed anche per la sua longevità, piuttosto alta per gli standard di un picchiaduro (si parla di 2-3 ore di gioco). Portare a termine la modalità storia ci permetterà di sbloccare molte delle arene del gioco: all’inizio ne avremo nove disponibili, che diverranno quindici una volta giunti ai titoli di coda.
A fare da contorno troviamo modalità più classiche: allenamento, versus e arcade. La modalità arcade ci metterà di fronte ad un susseguirsi di lotte, e una volta giunti al termine ci farà sbloccare dei colori alternativi per i personaggi che abbiamo utilizzato per vincere la partita. Una modalità peculiare è rappresentata dalle missioni: in esse dovremo completare degli obiettivi, come sferrare degli attacchi speciali. Esse non sono altro che un modo per aumentare la propria familiarità con il repertorio di ciascun personaggio, un espediente utile per farci diventare veri maestro del gioco.
Ovviamente non potevano mancare le modalità multiplayer, sia in locale che online. Purtroppo, in questi giorni antecedenti al lancio ufficiale i server sono completamente deserti, e non siamo riusciti a trovare avversari con cui poter testare la modalità online, ma confidiamo che l’esperienza di Capcom nel settore le abbia permesso di costruire un sistema più che solido, che valuteremo in separata sede qualora dovesse riservare delle spiacevoli sorprese.

– La modalità storia stupisce in positivo…

– Le Infinity Stones sono potenti ma bilanciate

– Buona dose di contenuti

– … pur con qualche difetto

– Alcuni cambiamenti non piaceranno a tutti

8.0

Marvel vs. Capcom: Infinite porta molte novità per il brand cross-over di Capcom. Alcune, come il nuovo stile grafico e il passaggio a lotte due contro due, potrebbero non essere apprezzate dai fan storici della serie, mentre altre, come l’introduzione della modalità storia e delle Infinity Stones troveranno probabilmente un riscontro più positivo. Quello che abbiamo tra le mani è un picchiaduro con una buona offerta contenutistica e con un gameplay che, seppur rinnovato, mantiene una certa solidità.

Voto Recensione di Marvel vs. Capcom: Infinite, la recensione del picchiaduro cross-over di Capcom - Recensione


8