Anteprima

Mario Party 10

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a cura di JinChamp

Nintendo ha vissuto, con il lancio del Wii U, un periodo un po’ zoppicante, ma nell’ultimo periodo ha saputo riprendersi e dare il meglio di sé grazie ad una lineup varia e soprattutto di elevata qualità, combinando sapientemente ai suoi brand storici dei nuovi titoli che la rendono, ad oggi, con tutta probabilità la migliore presente sulle console di ultima generazione. Non è dunque casuale che, proprio con l’uscita di titoli di punta come Mario Kart e Smash Bros., l’ammiraglia Nintendo abbia finalmente iniziato a macinare vendite, sconfessando chi criticava la qualità assoluta della macchina e dimostrando che, come alla fine è facile capire, l’unica cosa di cui avevano bisogno era solo qualche killer app. Il prossimo 20 Marzo, con poco più di una settimana di ritardo rispetto al territorio nipponico, sbarca nei negozi un altro capitolo di una delle saghe più popolari, arrivata addirittura in doppia cifra e capace di divertire in un modo tutto suo per anni. Stiamo parlando di Mario Party 10!

Let’s get the party startedFacendo un passo indietro e osservando meglio il quadro generale, si può notare come la casa giapponese abbia portato molte novità che hanno saputo rivoluzionare il modo di giocare nel corso degli anni e, rimanendo più sull’attualità, addirittura senza la necessità di cambiare hardware o sistema di controlli. Un esempio recente: gli Amiibo. Queste simpatiche statuine hanno rappresentato da subito un successo straordinario, entrando nelle case e nei cuori di tutti i videogiocatori e non, addirittura di chi nemmeno è in possesso di una console Nintendo o di un software apposito con cui utilizzarli. Mario Party 10, da questo punto di vista, arriva in un periodo assolutamente appropriato, risultando probabilmente il gioco più azzeccato con cui combinare gli Amiibo, con tanto di una serie ad esso dedicata, trasformati da semplici statuine a vere e proprie pedine da gioco fisiche e non più relegate soltanto al mondo virtuale. È più o meno ciò che succede con la nuovissima modalità Amiibo Party, in cui sarà possibile utilizzare gli Amiibo dei protagonisti del gioco sia come pedine che come chiavi per sbloccare tabelloni, monetine e tanti altri contenuti. Qualora aveste già acquistato un Amiibo di Mario, Peach, Yoshi o degli altri riproposti in questa seconda ondata, non avete di che preoccuparvi, poiché essi funzioneranno allo stesso modo delle controparti più recenti, senza dunque costringere i videogiocatori a dover acquistare due diversi Amiibo dello stesso personaggio per utilizzarlo su giochi diversi. Ma Nintendo ha pensato anche a tutti gli altri personaggi che non sono originariamente supportati dal gioco, dando così la possibilità di rispolverare tutta la propria collezione regolarmente per godere di ulteriori bonus, seppur più marginali.L’altra grossa novità è invece rappresentata dalla modalità Bowser Party, che prevede come protagonista proprio il nemico numero 1 di Mario e company, estendendo il numero di giocatori massimi da 4 a 5, e lasciando il controllo di Bowser tramite paddone, in un tabellone che lo vedrà contrapposto agli altri giocatori in un susseguirsi di una nuova serie di mini giochi dal gameplay asimmetrico uno contro quattro, altro aspetto già visto di recente in altre produzioni. Starà poi al cattivo per eccellenza riuscire a mettere i bastoni tra le ruote agli altri quattro ed impedire loro di riuscire a guadagnare la fine del tabellone, facendo ricorso ad ogni mezzo e complice a sua disposizione. Tutto questo riteniamo che possa contribuire notevolmente nel dare nuova linfa vitale al brand, arricchendo di molto tutta l’offerta e svecchiando finalmente la formula che, in tutta franchezza, rischiava di diventare eccessivamente stantia limitandosi a proporre ogni volta solo una serie più o meno diversa di mini giochi e tabelloni da giocare.

Sorry for party rockin’Come già il nome del gioco suggerisce, Mario Party è uno di quei titoli che da sempre riesce a dare il meglio di sé se giocato in compagnia, nel salotto di casa. Non è solo la bravura del giocatore, tuttavia, a fare la differenza, visto che una buona dose di fortuna nel tirare i dadi ci aiuterà a primeggiare nelle partite, siano esse competitive o cooperative e il divertimento arriverà anche grazie alla casualità insita nel gameplay. Un tipo di divertimento che sempre meno si accomuna alla concezione moderna di videogaming, opposta allo spirito di aggregazione che la grande N ha da sempre usato come leva e che trova proprio in un gioco così “festaiolo” il suo emblema. Ad ogni modo, comunque decidiate di giocarlo, questo decimo capitolo vi saprà intrattenere per ore, grazie a uno dei cinque tabelloni per la modalità classica o i tre di Bowser Party. Se è vero che i mini giochi previsti per le partite uno contro quattro sono appena una decina e punteranno prevalentemente a contrapporre il nerboruto cattivone contro i quattro cosiddetti “buoni”, nelle altre modalità si spazia tra circa una trentina di mini giochi competitivi con lo scopo di accaparrarsi più stelline o gettoni, o ancora in un’altra trentina divisi tra sfide a squadre due contro due, tre contro uno o in classiche boss fight in pieno stile Nintendo. Se tutto ciò non dovesse ancora bastarvi, tenete a mente che Mario Party 10 offre un’ulteriore manciata di giochi extra a completare il tutto, non inclusi nelle categorie precedentemente descritte.

– Amiibo e Gamepad portano due nuove modalità molto interessanti

– Tanti minigiochi

– Il gioco da party per eccellenza

Dopo un avvio in grande stile e qualche problemino negli ultimi anni, la serie Mario Party festeggia l’arrivo del suo decimo capitolo portando con sé tante succose novità. Grazie soprattutto al supporto degli Amiibo e della modalità con Bowser fruibili attraverso l’uso del Gamepad, la serie pare avere finalmente la possibilità di scrollarsi di dosso un po’ di quella polvere che aveva accumulato nel corso degli anni. Manca ormai meno di un mese alla release ufficiale e sembrano esserci tutti i presupposti per aspettarsi un ritorno scoppiettante e soprattutto divertente, tra poche settimane, sempre su queste pagine, il verdetto finale!