Anteprima

MXGP3

Avatar

a cura di Matteo Bussani

A Londra, qualche giorno fa, abbiamo trovato una Milestone, se non rinata, sicuramente ringiovanita nelle forme e nello spirito. Una software house che, reduce dagli ultimi successi in campo motoristico quali Ride 2 e Valentino Rossi the Game, ha deciso di non sedersi sugli allori e fare un passo che potesse condurla verso una maggiore autorevolezza a livello internazionale: questo passo ha preso il nome di Unreal Engine 4. Che ci vuole – direte voi – ad adottare uno degli engine più diffusi sulla piazza? Molto di più di quanto possiate immaginare, perché sul mercato, di racing veri e propri con questo motore, ancora non ce ne sono. Da ciò è nata una forte collaborazione con Epic per realizzare qualcosa di nuovo e far sì che ci potesse essere una strada comune da percorrere insieme per migliorare. L’obiettivo, molto lungimirante, è stato quello di accrescere la qualità dei giochi, partendo da uno sviluppo lineare, semplice ma soprattutto al passo con i tempi. Il primo prodotto nato da questo percorso si chiama MGXP 3 e, con l’appena annunciato Gravel, è il titolo su cui Milestone punta maggiormente per illustrare le potenzialità offerte da questo cambiamento.
Andiamo più nel dettaglio
Il brand di MXGP, ossia quello della Official FIM Motocross World Championship, ha oramai raggiunto una certa maturità videoludica e l’essere arrivati a parlare di un terzo capitolo ne è una chiara dimostrazione.
Di base avremo a che fare con la solita struttura di gioco, ovvero quella comprensiva di tutti i bikers e tracciati che hanno caratterizzato la stagione 2016, di una campagna in grado di portarci dalla seconda categoria a quella massima e una fisica fortemente legata alla controparte reale dei vari veicoli. Ovviamente le novità ci sono e non sono poche sia sul piano tecnico, comprensivo di tutto quello che l’adozione del nuovo motore porta con sè, sia su quello dei contenuti. Tra le prime annoveriamo anche un nuovo sistema di gestione dell’audio, chiamato grave, che si occupa di prendere una traccia audio campione e in maniera procedurale inserirla correttamente nell’azione. Tra le seconde invece sono orgogliosi di aver annunciato la nuova categoria dedicate ai due tempi, inconfondibili nella risposta del gas nonché dell’audio. Sul lato tecnico inoltre, non possiamo che elogiare la nuova fisica del terreno, legata a doppio filo con Physx di Nvidia, che rende davvero deformabili e imprevidibili le avversità del tracciato, e la realizzazione di tutti gli assets, dato che quelli precedenti erano in larga parte incompatibili con il nuovo engine. Tutte cose tangibili, che abbiamo già provato in un breve hands-on, e di cui tratteremo qua di seguito.

Pad alla mano com’è?Una volta imbracciate le corna del pad, abbiamo finalmente capito come le tante parole degli sviluppatori sull’Unreal Engine 4 potessero realizzarsi a schermo. Iniziata la breve competizione, abbiamo iniziato a girare sulla nostra motocicletta segnando, giro per giro, numerosi solchi sul terreno. Quest’ultimo cambiavano radicalmente il modo di affrontare una curva, con le traiettorie più battute che si sono assottigliate inesorabilmente fino a diventare le uniche percorribili, a patto di non voler incorrere nelle asperità del terreno. La gestione dei salti è stata realizzata tramite il vecchio tool, che ha permesso così di semplificare la gestione della fisica, altrimenti veramente complicata da mettere in atto. Contenutisticamente il gioco proporrà come al solito modalità a giocatore singolo e multi giocatore, tra cui veri e propri campionati e quick modes più facilmenti fruibili nei ritagli di tempo. 

Purtroppo la nostra prova è stata relativa a un solo circuito, in diversi momenti della giornata; saremo finalmente al cospetto di un meteo variabile, al passo con i tempi, che cambierà radicalmente il grip delle ruote sul terreno, e dunque il comportamento del veicolo stesso.  Sul lato grafico il miglioramento è sensibile e ogni elemento a schermo ha un’influenza sulle azioni della moto e del giocatore, al punto da aver assistito a dei bug interessanti. Stranamente la loro presenza ci ha rincuorato, dato che ci ha fatto toccare con mano il cambiamento radicale nel comportamento del motore di gioco, che lascia ampio margine alla crescita del titolo. Il titolo girerà a 30fps, con i 60 ancora non previsti su console, data l’ancora non perfetta ottimizzazione del motore grafico.

– Unreal Engine 4

– Fisica rivisitata e fondamentale nel gameplay

– Audio allo stato dell’arte

MXGP3 segna un punto di svolta per l’azienda milanese Milestone. Il cambiamento del motore di gioco, semplice a parole, è stato impegnativo e radicale, tangibile in maniera concreta su ogni prodotto che verrà rilasciato dalla software house in futuro. I miglioramenti sono interessanti e la strada intrapresa lascia presagire un futuro roseo. Per il resto la struttura del titolo rimane quella nota, con una campagna a fare da ossatura al single player e una buona pletora di attività a comporre le competizioni del multi. Ovviamente c’è ancora molto da sistemare, ma se queste sono le premesse, siamo ben felici di stare a guardare quali saranno gli sviluppi di questo titolo, in attesa dell’uscita fissata definitivamente al 12 maggio di quest’anno.