Recensione

MX vs ATV Alive

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a cura di andymonza

A poco più di un anno dal rilascio di Reflex, i ragazzi di Rainbow Studios riportano sugli scaffali la serie MX vs ATV con un capitolo controverso: oltre ad una formula di gioco sostanzialmente intatta e quindi priva del fattore novità che dovrebbe caratterizzare ogni sequel che si rispetti, gli sviluppatori propongono un’offerta ludica pesantemente tagliata rispetto al passato, in nome di una nuova formula di marketing. Quella che doveva configurarsi come una proposta interessante, atta ad aprire il brand ad un pubblico più ampio, si rivela piuttosto una bieca manovra commerciale, che al prezzo consigliato di quaranta euro metterà nelle vostre mani una scatola semivuota, in attesa di futuri contenuti a pagamento.

Ancora vivo?Sin dal menu iniziale appare evidente come la proposta d’intrattenimento offerta da Alive sia oltremodo blanda rispetto al passato. La gradita introduzione delle dune buggy e dei truck che aveva caratterizzato il predecessore è completamente sparita, così come la modalità Carriera, sostituita da un esiguo numero di gare tra loro sconnesse. Persino la modalità Free Ride, che in passato offriva sfide attivabili durante la libera esplorazione di vaste ambientazioni, si ripresenta con le ali tarpate, lasciando al giocatore il solo compito di eseguire combo di trick per raggiungere certi punteggi, o di rimanere in aria il più a lungo possibile, senza altri contenuti ad allungarne la vita. Se già questi dati delineano una situazione non rosea per l’ultimo nato della saga off road, davvero sconcertante è la progressione proposta dagli sviluppatori: invece di una classica Carriera, dove piazzarsi tra i primi in un evento sblocca quello successivo, i Rainbow Studios propongono una sequela di gare con accesso limitato dal livello di esperienza del pilota. Data l’estrema scarsità di eventi offerti al momento dal titolo (la cui proposta sarà probabilmente rimpolpata con futuri DLC a pagamento), il giocatore si troverà costretto a ripetere ossessivamente le stesse tre o quattro gare così da accumulare punti esperienza sufficienti a sbloccare il livello richiesto dai circuiti successivi. Una tecnica già considerata poco “onesta” e comunque anacronistica nell’ambiente dei giochi di ruolo, che non ha alcun motivo di trovarsi alla base della crescita in un titolo corsistico, un genere che da sempre fa della varietà dell’offerta ludica uno dei suoi capisaldi. Per quanto dunque, come vedremo a breve, MX vs ATV Alive proponga in sostanza un’esperienza off road ancora una volta divertente ed impegnativa, il titolo è destinato alla bocciatura in partenza, a causa di un modello di marketing non sbagliato in sé, ma portato avanti in maniera decisamente poco onesta, offrendo ad un prezzo non indifferente una “scatola vuota”, la cui piena fruizione potrà giungere solo in seguito ad ulteriori esborsi.

Deja vuNonostante il modello commerciale compromettente, una volta in sella MX vs ATV Alive si rivela in grado di restituire un feeling di guida divertente, immediato eppure complesso da padroneggiare, da sempre caratteristico della serie. Il controllo a due analogici – dove il sinistro permette di gestire lo sterzo ed il destro la posizione del pilota – e l’utilizzo imprescindibile della frizione durante i salti fanno dell’esperienza di guida un buon mix tra simulazione ed arcade, ulteriormente impreziosito dal terreno modificabile in tempo reale. Per quanto non si notino grandi differenze rispetto al passato, la gestione delle collisioni appare leggermente migliorata, seppur ancora soggetta a qualche bug ed imprecisione di troppo. Miglioramenti anche per l’intelligenza artificiale, la cui eccessiva aggressività riscontrata in passato è stata ridimensionata in favore di un comportamento più realistico. Le stesse competizioni proposte dalla modalità singolo giocatore possono essere affrontate anche in multiplayer, locale con split screen per due giocatori, oppure online fino ad un massimo di 12 partecipanti. Niente di nuovo sotto il sole anche per la customizzazione dei veicoli, i quali guadagnano punti esperienza e livelli propri, utili a sbloccare nuovi pezzi per prestazioni sempre più elevate, e look unici. Nel complesso, l’esperienza corsisitica offerta da MX vs ATV Alive si propone come la naturale conseguenza ed evoluzione di quanto visto in Reflex, configurando il titolo come un’ottima esperienza offroad su console: peccato che la carenza di contenuti vanifichi del tutto gli sforzi produttivi.

Comparto tecnicoIl look offerto da Alive non tradisce la tradizione dei Rainbow Studios, da sempre bravi nell’ottimizzare un motore tutto sommato obsoleto. A spiccare come sempre è il terreno modificabile in tempo reale, eppure si notano netti miglioramenti anche per la profondità di campo – molto ridotto il pop up – e per i modelli di piloti e veicoli, ben dettagliati ed animati. Praticamente assente, come sempre, un modello dei danni, dato che ad ogni collisione corrisponderà un semplice respawn immediato. Nella media l’effettistica, così come la colonna sonora, caratterizzata da pezzi rock pesanti, ma indubbiamente adatti al contesto.

– IA e collisioni migliorati

– Divertente ed impegnativo

– Pochissimi contenuti

– Nessuna novità

– Diverse modalità tagliate

– Operazione commerciale discutibile

5.0

Per quanto valido e divertente quanto a gameplay, MX va ATV Alive si presenta sugli scaffali come una bieca manovra commerciale: al prezzo, non indifferente, di 40 euro, i giocatori si troveranno tra le mani una scatola semivuota, che li costringerà a ripetere ossessivamente le stesse gare per sbloccare le successive, in attesa che ulteriori esborsi possano ampliare l’offerta. Confrontato con il suo predecessore Reflex, che seppur a prezzo pieno offriva comunque un’offerta varia e molto longeva, questo Alive ne esce molto meno “vivo” di quanto il titolo suggerirebbe. Da evitare, anche per scoraggiare future manovre simili da parte di THQ o qualunque altro publisher.

Voto Recensione di MX vs ATV Alive - Recensione


5