Anteprima

Life is Strange: Before the Storm, provato l'ultimo episodio

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a cura di Gottlieb

SPOILER ALERT: Questo articolo contiene inevitabili spoiler sulla trama. Se non avete giocato i precedenti due capitoli di Before the Storm evitate di proseguire nella lettura. Non vi saranno, invece, spoiler riguardanti il terzo episodio.

Siamo giunti all’ultimo episodio dei tre previsti per Life is Strange: Before the Storm, il coraggioso prequel di uno dei titoli più apprezzati e acclamati, da pubblico e critica, degli ultimi anni. Il teen drama che ha visto Max, una ragazza capace di riavvolgere il tempo e modificare il corso degli eventi dando vita a un terribile e scontato effetto farfalla, insidiarsi nelle vicende di Arcadia Bay, ha lasciato spazio alla storia di Chloe. La nuova protagonista di questo prequel aveva dalla sua la necessità di andare a colmare alcuni buchi narrativi voluti e ricercati, tra cui il rapporto, a tratti morboso, con la sua amica Rachel. Entrambe sedicenni, le ragazze affrontano le problematiche più comuni dell’adolescenza americana, andando a sbattere contro quelle che sono delle dinamiche ostiche da affrontare per qualsiasi giovane che riversa in uno stato familiare poco agevole. Parliamo di un progetto coraggioso perché in Before the Storm, diversamente dall’opera originale, non vi sono elementi videoludici che trovavano sfogo nel riavvolgere il tempo, un elemento che trasformava Life is Strage da una semplice graphic novel interattiva a un videogioco vero e proprio.

Io sono tua madreAvevamo lasciato Rachel e Chloe intente ad abbandonare Arcadia Bay, con l’unico intento di staccare completamente dal loro mondo ed evadere verso qualcosa di diverso, di salvifico. Una redenzione da rintracciare nella fuga verso una nuova vita. Per rendere più credibile possibile tale gesto, però, le due ragazze avevano deciso, dopo la rivelazione riguardante il tradimento del padre nei confronti della madre, di presentarsi comunque a cena dai genitori di Rachel. La conclusione del secondo capitolo, però, dava il via a uno scenario ancora più tetro per il dramma vissuto dalla ragazza: non solo, infatti, si veniva a scoprire che la madre era pienamente a conoscenza del tradimento da parte del marito, ma che l’amante non era altri che la madre naturale di Rachel. Uno stravolgimento che, all’età di 16 anni, trascina Rachel in un baratro ancora più tortuoso e profondo di quanto non fosse già la sua vita. Per sua fortuna accanto a lei ha ancora Chloe, l’amica che ha scelto e che le sta dando supporto in questa triste vicenda fatta di scoperte e di rivelazioni di sotterfugi fedifraghi. Riparte proprio da qui, quindi, “L’inferno è vuoto”, il terzo capitolo di Before the Storm, che concluderà le nostre vicende. Ci troviamo all’interno della stanza di Rachel, con lei ancora sconvolta dalle ultime rivelazioni e desiderosa di ritrovare se stessa nelle lacrime che sgorgano dai suoi occhi. Su un fianco, la ragazza disdegna qualsiasi contatto umano con Chloe, la cui presenza, in ogni caso, non può venir meno. Il nostro compito non è altro che quello di cercare di risollevare il morale della nostra amica, approfittandone per andare ancora più a fondo di quello che è il suo carattere e la sua visione della vita. Se da un lato, quindi, l’enigma che ci porterà a condurre in avanti la vicenda narrata è di facile risoluzione e di immediata comprensione, dall’altro avremo la possibilità di esplorare tutta la stanza di Rachel, andando anche a dipingere l’ennesimo graffite, ossia i collezionabili che sono stati inseriti nel prequel di Life is Strange in sostituzione delle foto da scattare. Tra cianfrusaglie rigettate sulla scrivania, oggetti e orpelli che attorniano il letto e un coacervo di azioni da compiere per violare qualsivoglia tipo di privacy della sua amica, Chloe arriverà all’ennesimo discorso filosofico sull’essere una ragazza ad Arcadia Bay in quei tempi. Ovviamente i dettagli sono sempre spinti al massimo dal punto di vista contenutistico, permettendovi anche di entrare nell’archivio messaggi dello smartphone del vostro alter ego, che ha provato a più riprese a ottenere una risposta da Max, l’amica che sarà poi protagonista di Life is Strange qualche anno dopo. Ciò che accade dopo il discorso tra le due ragazze, che si ritrovano fianco a fianco sul letto a fissare il soffitto sul quale si stanno proiettando i loro sogni e le loro disperazioni non ve lo racconteremo, per non rovinarvi il gusto della sorpresa e della scoperta. In ogni caso non siamo andati molto oltre, e dopo una scena che ci ha visti protagonisti di una piece in prova, Before the Storm ci ha proiettati all’interno della dimora Price, al piano superiore, che una volta abbandonato ha dato il “la” alla sequenza che ha chiuso il nostro hands on. 

Preferivo i DontnodLife is Strange: Before the Storm continua il suo prenderci a pugni nello stomaco con eventi che sconvolgono l’esistenza delle due ragazze, ma è quantomai necessario fare un importante distinguo: ci troviamo dinanzi a un teen drama, come detto già in apertura di questo articolo, il che lascia intendere che non ci abbiamo a che fare con dinamiche che possono colpire e sconvolgere tutti. Poter entrare nella testa di Rachel e Chloe è sicuramente la più importante e la più propedeutica delle azioni che potremmo compiere per poter apprezzare al meglio Life is Strange, ma allo stesso tempo c’è da dire che se siete arrivati a giocare il prequel delle avventure di Maxime non l’avete fatto per amor di conoscenza, ma per amor di trama e di narrazione. Apprezzare, quindi, anche le linee di dialogo che vi verranno proposte in questa chiusura del cerchio sarà scontato e necessario. C’è comunque da tener conto che Before the Storm, più di quanto avesse fatto il titolo originale, non è altro che un film interattivo, all’interno del quale poter compiere delle scelte, stavolta impossibili da cambiare e da sovvertire, a meno che non vogliate ricominciare da zero l’avventura ed effettuare uno stress test sull’effetto farfalla. L’elemento videoludico è ridotto ai minimi termini, all’osso, e gli enigmi che ci siamo trovati a dover risolvere in questa mezz’ora di prova sono stati davvero elementari, un po’ come d’altronde era accaduto all’inizio di tutto Before the Storm, quando era stato necessario far scivolare l’automobile del venditore di magliette giù per l’ingresso dell’ex segheria. Non ci resta, pertanto, che attendere la recensione per scoprire se il finale di questa nuova iterazione delle vicende di Chloe e Rachel sarà all’altezza di quanto mostratoci da Maxime un biennio fa.

– Nuovi elementi narrativi da affrontare

– La conclusione del prequel è giunta

Life is Strange: Before the Storm terminerà la propria corsa il prossimo 20 dicembre, con l’arrivo del terzo episodio, nonché ultimo del prequel. Poi sarà il momento di attendere il sequel, che arriverà direttamente dalle mani di Dontnod, che hanno annunciato un nuovo capitolo lo scorso maggio in occasione del traguardo dei tre milioni di copie vendute.