Recensione

Kingdom under Fire: The Crusaders

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a cura di Fabfab

Informazioni sul prodotto

Immagine di Kingdom Under Fire: The Crusaders
Kingdom Under Fire: The Crusaders
  • Sviluppatore: Phantagram
  • Produttore: Microsoft
  • Distributore: Koch Media
  • Piattaforme: PC , XBOX
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: disponibile Xbox - 28 febbraio 2020 PC

La strada degli strategici su console è lastricata di insuccessi: forse per via dell’incapacità dei programmatori, forse per la scarsa predisposizione delle console stesse ad ospitare giochi complessi come i vari Warcraft, Stronghold, Total War.L’unico produttore finora in grado di dare vita ad una personale interpretazione degli strategici al di fuori del Pc è stata la Koei che con la sua serie Kessen miscela un discreto grado di strategia al coinvolgimento derivante dalla possibilità di prendere parte in prima persona alle battaglie precedentemente pianificate: il giocatore, infatti, non si limita a guidare le proprie truppe osservandole dall’alto, come solitamente accade, ma veste direttamente i panni di uno dei condottieri coinvolti.La serie di Kessen rimane a tutt’oggi un’esclusiva della Playstation 2 ma, per fortuna, i coreani della Phantagram hanno deciso di prendere in blocco l’ottimo gameplay della serie e di trasporlo, opportunamente migliorato, su XBox; ecco allora che le ambientazioni orientali tipiche della serie Koei lasciano il posto ad un mondo fantasy di chiaro stampo occidental-medievale, ed anche la componente strategica è stata rivista ed approfondita. Signore e signori, ecco a voi Kingdom under Fire: The Crusaders!

Once upon a time…La storia si svolge cinquant’anni dopo gli avvenimenti del primo “Kingdom under Fire” (uscito per Pc): il continente di Bersia, un mondo che ricorda non poco l’Europa medievale, dopo una lunga e sanguinosa guerra, è ora diviso in tanti piccoli stati – alcuni popolati da umani, altri da creature come orchi, elfi oscuri e vampiri – tra i quali regna un fragile tregua, sia interna che esterna. Naturalmente ben presto i primi disordini cominciano a verificarsi ed è a questo punto che entrerete in scena voi. La trama risulta molto curata, con continui colpi di scena e rivelazioni inaspettate, che rendono il titolo veramente appassionante.Come Kessen, dunque, KuF:TC è un ibrido di strategico e action che alterna fasi gestionali a furiosi combattimenti in terza persona.Al giocatore viene concesso di scegliere tra quattro diversi leader di opposti schieramenti, due disponibili subito, gli altri da sbloccarsi in seguito; le rispettive campagne variano per le vicende narrate (che naturalmente si intrecciano tra loro, di modo tale che per avere un’idea chiara degli avvenimenti è necessario portare a termine tutte e quattro le campagne), per il grado di difficoltà e per il tipo di truppe a disposizione. Naturalmente anche i quattro eroi si differenziano per razza e capacità e sarà possibile personalizzarli mediante la scelta dell’equipaggiamento da far loro indossare e le capacità di cui sono dotati: come in un gioco di ruolo, i vari condottieri guadagnano esperienza combattendo, da spendersi poi per l’acquisizione di nuove skills.Inizialmente potremo impersonare unicamente Gerald, capitano delle truppe umane (difficoltà facile) o Lucretia, capitano degli elfi (pardon, delle elfe) oscuri (difficoltà normale): solo completando le prime due campagne si sbloccheranno le più difficili, quelle di Regnier, uno dei signori dell’oscurità, e del generale umano Kendal.Il gioco vanta una trentina di unità differenti, che spaziano dalla semplice fanteria alla cavalleria, dagli arcieri ai genieri (che manovrano macchine da assedio come catapulte ed arieti), oltre a quelle prettamente fantasy come cavalieri alati e mostri vari: l’aspetto di ogni unità, inoltre, varia a seconda della fazione cui fà capo, così a fare da contraltare agli sfigatissimi fantaccini umani, tra le fila dell’oscurità troviamo delle elfe bonazze e vestite quasi di nulla (fan service a stecca! E chi ha il coraggio di mandarle a morire in battaglia?).

Dentro il campo di battaglia…Come in Kessen, una volta che la battaglia è cominciata, potremo prendere direttamente il controllo del leader prescelto ed affrontare i nemici sul campo: naturalmente il nostro personaggio sarà una sorta di eroe/macchina da guerra in grado di portare da solo morte e distruzione tra le fila avversarie. Il nostro protagonista può contare su colpi normali, attacchi speciali e parate (essenziali per prevalere contro i boss nemici) e premendo i tasti in combinazione può dare vita alla classiche combo; pur se più deboli, i nemici sono sempre numericamente superiori e sarà sempre meglio non sottovalutarli per non incorrere in un prematuro Game Over. In ogni caso abbattere il leader dello schieramento avversario comporterà l’immediata sconfitta dei nemici, anche se abbatterlo non sarà così semplice, visto che tutti i comandanti sono dotati di poteri speciali pari ai nostri: inoltre non è sempre agevole individuarlo nel corso delle mischie.Naturalmente in qualità di leader del vostro schieramento, non potrete gettarvi nella mischia inconsapevole degli accadimenti; sarà pertanto sempre richiamabile una finestrella nella quale verremo tenuti aggiornati sull’andamento della battaglia, in modo da poter sempre decidere se combattere, spostare truppe, chiamare rinforzi o ordinare ripiegamenti.L’efficacia in battaglia aumenta man mano che si abbattono nemici e si riempie un’apposita barra che ci permette di effettuare combo più potenti o di chiamare in nostro soccorso uno dei comandanti che ci affiancano: in quest’ultimo caso il subordinato effettuerà un attacco ad area essenziale per cavarci dalle situazioni di sovraffollamento nemico.Va rilevato che gli scontri in tempo reale sono piuttosto confusionari e spesso è difficile raccapezzarsi in mezzo al numero impressionante di combattenti su schermo, anche a causa di un sistema di inquadrature non sempre all’altezza; questo fa si che fin troppo spesso un gioco già di per sé difficile sfoci nel frustrante e che la maggior parte degli attacchi speciali vada a segno o manchi clamorosamente il bersaglio per pura fortuna o sfortuna, a poco servendo l’abilità del giocatore nel prendere correttamente la mira, data baraonda che costantemente lo circonda. Sarebbe bastato inserire qualche semplice

…e fuori il campo di battagliaMa gameplay del gioco contempla anche altre modalità, oltre alla battaglia vera e propria: la fase tattica e quella gestionale. Prima e dopo ogni scontro avremo dunque a disposizione tutta una serie di opzioni per gestire al meglio le nostre truppe: potremo allenarle e cambiare la loro specializzazione per far si che diventino più efficienti, arruolare forze fresche, curare i feriti, potenziare le capacità dei due vice che ci accompagnano in battaglia oppure cambiare l’equipaggiamento del nostro eroe o dotarlo di nuove abilità. Per fare ciò dovremo spendere i punti esperienza ed i soldi guadagnati combattendo, ma uno dei problemi di KuF:TC è che questi non bastano mai: anche dopo aver completato tutte le missioni del vostro personaggio, scoprirete che non sarete riusciti a potenziarlo al massimo, il che è quantomeno curioso…Una volta espletate queste pratiche, potremo passare direttamente alla mappa generale e alla fase di briefing: in questo caso dovremo gestire direttamente le truppe, decidendone posizione, spostamenti e, soprattutto, dove e quando attaccare. Al giocatore viene lasciata una discreta libertà di manovra, potendo egli decidere se muovere l’intero esercito oppure solo determinate unità: è possibile anche stabilire il tipo di formazione che l’esercito (o le varie unità) devono adottare oppure decidere quali reparti dovranno attaccare un determinato nemico (non vorrete mica vedere i vostri arcieri massacrati dalla cavalleria nemico, vero?).Le battaglie sono sempre molto differenti le une dalle altre, grazie a tutta una serie di interessanti trovate. Innanzitutto le condizioni del tempo ed il tipo di terreno sono elementi da tenere sempre in considerazione perchè non è mai bello far impantanare i propri uomini in una palude, mettere gli arcieri controsole (quindi accecarli) oppure non ricevere in tempo i rinforzi perchè bloccati dalla neve; in secondo luogo il gioco non prevede solo battaglie campali, ma ci vede coinvolti anche in assedi a città e fortezze. Insomma, la varietà non manca ed ogni missione dura parecchio tempo, specie ai livelli avanzati: peccato che proprio in queste circostanze si avverte il limite di non poter salvare nel corso della missione, scelta che comporta la necessità di ripartire dall’inizio del livello per ogni minimo errore di strategia.

Non credo ai miei occhi!Uno degli aspetti più sorprendenti del titolo Phantagram è il comparto tecnico: le figure dei soldati e degli eroi sono veramente grandi e parecchio dettagliate (i programmatori dichiarano 3000/4000 poligoni a modello), senza contare gli effetti grafici come gli stupendi riflessi che impreziosiscono le corazze degli eroi. Assai meno ricchi di dettagli appaiono gli sfondi, ma si tratta di una scelta necessaria per non appesantire troppo il motore grafico ed avrete ben poco tempo per notarli durante le furiose battaglie: molto carino il fatto che i corpi di nemici e alleati non scompaiono, ma restano sul campo, a testimoniare la crudezza di ogni scontro. Convincenti, infine, gli effetti atmosferici che ci accompagnano in alcune situazioni: combattendo in un giorno di pioggia non ci ritroveremo solo col terreno fangoso ed impraticabile, ma non potremo non notare le goccioline d’acqua che si stampano sul nostro televisore per poi colare giù, lungo lo stesso.Ottimo, poi, lo sfruttamento del pad XBox: ogni tasto ha la sua funzione e di conseguenza gestire la fase tattica e dare ordini alle truppe è semplice ed immediato.Come per i giochi Koei, anche la colonna sonora di questo titolo Phantagram è inaspettatamente moderna, con brani in stile metal ad opera dei Voice of the Arts; particolare il doppiaggio inglese, del quale si segnala soprattutto il fuori sincrono tra parlato e labiale, clamoroso in più di un’occasione. Di buona fattura i sottotitoli in italiano, anche se, come al solito, presentano l’inconveniente di essere difficilmente leggibili durante gli scontri, abbelliti dai continui dialoghi tra alleati o con i nemici.La longevità, infine, è altissima, ma per tutta una serie di ragioni non sempre condivisibili: innanzitutto il gioco risulta essere piuttosto impegnativo, anche al livello più basso di difficoltà, ma solo finché non si conosce bene la mappa. Quando, dopo aver affrontato più volte una data missione, conosceremo a menadito posizione dei nemici, conformazione del terreno e gli eventi che dovranno accadere, le cose saranno decisamente più abbordabili. Un titolo, dunque, da affrontare necessariamente per tentativi, anche perchè i programmatori hanno pensato bene di non permettere salvataggi durante le missioni: basta un errore, dunque, e bisogna ricominciare tutto daccapo! Se si considera che ognuna di esse risulta spesso anche piuttosto lunga, nell’ordine dei 60 e più minuti, è ovvio dedurre che KuF:TC non è un titolo “mordi e fuggi”.Resta infine da segnalare la compatibilità col servizio Live, che permette fino a 2 giocatori (contro i 4 dichiarati in precedenza) in contemporanea di sfidarsi ad una guerra senza esclusione di colpi.

– Visivamente stupendo

– Un ottimo strategico

– Parecchio impegnativo

– Impossibilità di salvare durante le missioni

– Sottotitoli difficili da leggere

8.4

Kingdom under Fire: The Crusaders si presenta come un titolo dal grande potenziale: pur prendendo in prestito l’idea di strategico dal Kessen della Koei, va detto che le rielaborazioni apportate appaiono assai interessanti: se a questo aggiungiamo un comparto grafico impressionante per la sua bellezza, è facile capire quanto il titolo Phantagram sia un prodotto valido.

I difetti riscontrabili sono la confusione sul campo di battaglia, che non sempre consente di gestire al meglio la situazione, e l’impossibilità di salvare nel corso delle missioni, scelta che si paga con frequenti e snervanti ripartenze da inizio livello: in pratica bisogna avere parecchio tempo a disposizione per farsi una partitina a KuF e non tutti potrebbero averlo. Per gli amanti degli strategici siamo comunque di fronte al miglior titolo del genere disponibile su XBox ed uno dei migliori in generale!

Voto Recensione di Kingdom Under Fire: The Crusaders - Recensione


8.4