Recensione

Jeanne D'Arc

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a cura di BerryVox

Una piacevole sorpresaOltre ai pezzi da 90 ormai attesissimi sulla piccola di casa Sony vi sono anche titoli che passano quasi inosservati, non godono della stessa eco pubblicitaria, ma riescono comunque a stupire e a divertire grazie alla loro ottima realizzazione. Non possiamo però parlare di sorpresa totale quando prendiamo sotto esame un titolo sviluppato dai creatori di giochi dal calibro di Dark Chronicle, Dragon Quest VIII, Rogue Galaxy e attualmente al lavoro sul promettente White Knight Story di prossima uscita su PS3. Stiamo ovviamente parlando dell’ ormai consolidatissimo team di sviluppo Level-5, sempre più braccio destro di mamma Sony e in costante crescita qualitativa. Ebbene sì, sembra proprio il caso di dirlo, ogni titolo targato Level-5 non può che essere un gioco di qualità e Jeanne D’Arc ne è l’ennesima dimostrazione. Considerando che negli States è disponibile già dall’agosto scorso possiamo anche piacevolmente notare che, dopo la recente uscita di Final Fantasy Tactics, la PSP sta dando un discreto spazio a un genere, quello dei GDR strategici, un po’ di nicchia e che non sempre viene circondato dalla dovuta attenzione. In attesa che venga annunciata una data per la versione PAL, analizziamo a dovere questa a stelle e strisce.

Un’eroina venerata in tutta la Francia, una Santa per la Chiesa e un gran bel motivo per avere una PSP!Giovanna d’Arco, una ragazzina nativa di Orléans in Francia, dopo aver udito la voce del Signore prende le armi sotto le insegne francesi e nel bel mezzo della Guerra dei Cent’ Anni si batte gloriosamente per il suo Paese e per scacciare il nemico inglese. Più o meno e a grandi linee è questa la storia che da sempre conosciamo sulla biondissima ragazza che si addossò il peso di un’intera nazione sulle proprie spalle per salvarla dal nemico in nome di Dio. I Level-5 prendono spunto da ciò che la storia ci ha tramandato e lasciandosi trasportare dal carisma che ancora adesso il personaggio di Giovanna d’Arco emana, le cuciono addosso un vestito leggermente diverso dal solito, ricamato con delle tonalità decisamente più fantasy, sapientemente accompagnato da chi di GDR se ne intende e che di certo, da abile sarto, sa ben ricucire i piccoli strappi che l’immaginazione procura, unendo trame di tessuto differenti e creando un nuovo abito dal sapore squisitamente più magico. Metafore stilistiche a parte, Jeanne D’Arc è una piccola rivisitazione storica che vedrà come protagonista Giovanna d’Arco appunto, ma con degli accorgimenti narrativi in grado di far adattare al meglio la storia a un GDR. In un tempo remoto e lontano delle malvagie creature cercarono di conquistare il mondo servendosi dell’aiuto di un esercito di demoni pronti a tutto, ma, grazie a cinque eroi leggendari muniti di misteriosi bracciali magici, vennero sconfitti. Nel presente giocato ci ritroveremo in un bellicoso XV secolo, Francia e Inghilterra si fronteggiano ormai da cinquant’anni e gli anglosassoni sono in una posizione molto più favorevole rispetto a quella dei loro avversari. La presentazione in stile anime(come del resto tutti i filmati di intermezzo) mostra un giovanissimo Enrico VI(famoso per essere salito al trono all’età di soli nove mesi) chiedere al proprio oscuro reggente di raccontargli una delle solite storie prima di addormentarsi. La storia che la misteriosa figura narrerà al vivace pargolo riguarderà appunto i fatti delle antiche guerre fra gli eroi dei bracciali e i demoni dell’oscurità, combattute rispettivamente per la salvezza e il dominio del mondo. Una volta addormentato il pupo però il malvagio consigliere con uno strano rituale si sbarazzerà di un cavaliere venuto in soccorso del re e renderà cattivo anche il piccolo Enrico VI. I demoni dell’antica leggenda sono in un qualche modo tornati e con gli stessi propositi prenderanno parte agli scontri schierandosi proprio con gli inglesi. E’ da queste premesse e in questo contesto che prenderemo parte all’avventura nei panni della giovanissima Jeanne, ovviamente con lei si uniranno gli amici d’infanzia e personaggi via via incontrati durante il proseguimento nel gioco.

Tanto strategico quanto flessibileJeanne D’Arc è un GDR strategico puro, ispiratissimo e che riesce a mantenere un gameplay classico accompagnandolo però da piccoli spunti interessanti che rinfrescano un sistema di combattimento consolidato. Prima di ogni combattimento sarà necessario disporre il nostro party sulla griglia di partenza, una volta selezionati i personaggi si entrerà nel campo di battaglia. Come in tutti i GDR strategici anche qui le mappe sono costituite da paesaggi isometrici ruotabili(con lo stick analogico) e suddivisibili in caselle nelle quali muoversi e sviluppare le proprie azioni a danno dei nemici. Una volta che lo scontro ha inizio questo verrà di volta in volta diviso tra la Player Phase e la Enemy Phase, ovviamente le nostre azioni le potremo svolgere solamente durante la nostra fase ed è quindi leggermente diverso l’approccio rispetto ad altri GDR strategici dove ogni personaggio, sia nemico che amico, ha una propria autonomia e agisce quando è il suo turno personale indipendentemente dagli altri. In Jeanne D’Arc il turno è del giocatore o della CPU e durante le rispettive fasi si potrà decidere cosa far fare a tutti i propri personaggi prima di passare la mano all’avversario. Con questo metodo in un certo senso si semplificano alcune delle componenti prettamente più classiche strategicamente, ma si guadagna molto in velocità e “azione”, rendendo il titolo decisamente più dinamico e meno statico(pur sempre rimanendo all’interno dei confini di un classico GDR strategico). Ogni scontro è caratterizzato però ogni volta da un particolare obiettivo e da delle particolari condizioni di vittoria e di sconfitta, a volte basterà perdere soltanto un membro del gruppo per ottenere un Game Over. In ogni caso vi è per ogni combattimento un numero di turni prestabilito per portarlo a termine. La flessibilità è data soprattutto dal metodo di sviluppo dei personaggi, davvero molto funzionale e tipicamente Level-5. L’apprendimento delle abilità è infatti affidato a particolari artefatti magici denominati Skill Stones, non servirà quindi passare di livello per poter usufruire di particolari attacchi o magie, ma basterà equipaggiare queste pietre magiche e i personaggi potranno usufruire della rispettiva abilità. Le Skill Stones sono numerose e intercambiabili tra i personaggi in ogni momento sulla mappa, entrando nel menù d’equipaggiamento, e prima di ogni scontro. In questo modo è estremamente personalizzabile il ruolo di ogni personaggio scontro per scontro, chi precedentemente smazzava liberamente per aprirsi un varco, in un combattimento successivo potrà essere utilizzato come “healer” di peso o come mezzo picchiatore e mezzo mago e così via! Le Skill Stones sono di quattro differenti tipi, ognuno di colore diverso; rosso per quelle riguardanti i potenziamenti delle abilità d’attacco, viola per sbloccare particolari abilità relative alla classe del personaggio, verde per le abilità magiche e blu per incrementare la potenza degli attacchi e dei danni. Combinare efficacemente le Skill Stones è la chiave per risolvere gli scontri a proprio favore e per far progredire al meglio i propri personaggi. Oltre agli artefatti magici vi sono poi degli astri che governano lo stato delle cose nel mondo di Jeanne D’Arc e che hanno un valore elementale con il quale decidere il profilo “spirituale” dei propri personaggi. Questi elementi primi sono tre : Stella, Luna e Sol. Il loro funzionamento è in un qualche modo lo stesso della morra cinese, ovvero Luna è più potente di Sol, ma più debole di Stella. Orientando i propri personaggi con questi artefatti elementari li si renderà in sintonia con uno di questi tre elementi, così facendo se appunto avremo un orientamento Luna sicuramente infliggeremo un maggior numero di danni ai nemici con orientamento Sol(e di conseguenza subiremo meno danni da questo tipo di elemento), ma saremo più suscettibili verso quelli con predisposizione Stella. E’ tutto sommato un ulteriore affinamento dello sviluppo dei personaggi e totalmente personalizzabile dal giocatore stesso.

La PSP affrescata con una pittura digitale pregevolissimaLa particolarità grafica di Jeanne D’Arc è costituita da uno stile unico e bellissimo da vedere, i colori sono vivissimi e lo schermo del portatile Sony regala una qualità che raramente si è vista in precedenza su altri titoli. I disegni sono curatissimi, i dettagli non mancano e il tutto è caratterizzato da quello che possiamo definire come un Cell-Shading moderato e sicuramente adatto alle caratteristiche della PSP. Jeanne D’Arc non è un’eccezione, i titoli Level-5 dal punto di vista grafico dicono sempre la loro e non passano di certo inosservati. Un comparto audio davvero ben realizzato e d’atmosfera incarta al meglio questa che è giusto definire una chicca di settore, probabilmente tra le più saporite degli ultimi anni per ciò che riguarda il reparto GDR strategici. I filmati d’intermezzo stile anime aumentano la qualità visiva ulteriormente e accompagnano la storia al meglio esaltando tutto lo stile che questo gioco si porta dietro. In poche parole : Splendido!

– Stile unico e tecnicamente validissimo

– Atmosfera e coinvolgimento ai massimi livelli

– Strategicamente flessibile e personalizzabile

– Personaggi carismatici

– Ogni tanto qualche particolare perde di risoluzione

– Schermata di Save e Load molto brutta

– Nessuna data PAL all’orizzonte

8.8

Jeanne D’Arc fa parte di quella categoria di giochi che, ogni tanto e senza che nessuno ce lo anticipi, mamma Sony tira fuori dal cilindro quasi per magia. Il prodotto affidato ai Level-5 è anche questa volta di indiscutibile qualità e va ad arricchire un parco giochi, quello della PSP, ormai molto valido e che comincia a migliorarsi di mese in mese, segno evidente che gli sviluppatori hanno inquadrato le caratteristiche di questa console e sanno come lavorarci sopra. Con uno stile grafico così visivamente appagante sarà un vero spasso accompagnare la “Pulzella d’Orléans” durante la sua avventura, il livello tattico del titolo è ben pensato e semplice da assimilare mentre lo sviluppo dei personaggi è una piacevole novità che dona sfumature più dinamiche a un genere che è quasi sempre rimasto immutato nel corso degli anni. Senza stravolgere nulla Jeanne D’Arc è indubbiamente uno dei migliori titoli per PSP, probabilmente tra i primi cinque che tutti dovrebbero avere. Chi ama il genere deve metterlo tra le priorità urgenti della propria lista delle cose da fare. A chi proprio non gli va giù il GDR strategico consiglio comunque di dargli una possibilità, magari provandolo un po’ e poi decidendo successivamente. Attendiamo con ansia l’annuncio di una data per la versione PAL.

Voto Recensione di Jeanne D'Arc - Recensione


8.8