Anteprima

Injustice 2

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a cura di Marzo

Il problema dei giochi riguardanti i supereroi è sempre stato anche uno dei loro punti di forza: impersonare un semidio, capace di devastare intere città con un gesto della propria mano, porta il giocatore a esaltarsi ma al contempo perdere immedesimazione in un personaggio che sembra quasi distante, avulso dagli schemi della normalità. Injustice 2, seguito del primo picchiaduro in salsa DC Comics, si è mostrato a porte chiuse in quel di Los Angeles e abbiamo potuto vedere con i nostri occhi tutte le migliorie e le modifiche apportate dalla nuova iterazione del franchise, sul quale Warner sembra puntare davvero molto.

Il mio eroe!
“Ogni battaglia ti plasma”, slogan migliore non poteva esserci per racchiudere in poche parole le novità che Injustice 2 porta sulle proprie spalle: tutte le innovazioni principali sono rivolte quasi esclusivamente alla creazione e alla personalizzazione del proprio eroe, cambiando drasticamente le carte in tavola e introducendo una componente di stampo ruolistico molto forte. Alla fine di ogni battaglia avremo l’occasione di guadagnare alcuni pezzi di equipaggiamento divisi in diverse categorie e classi: le prime comprendono le diverse parti del corpo, tra cui protezioni per la testa e elmi, gambali, mantelli e tanto altro; mentre le seconde suddividono ulteriormente ciascun oggetto in livelli di rarità, passando dal più comune al leggendario. Non solo cambiamenti estetici quindi, facilmente riscontrabili durante il gameplay, bensì profonde innovazioni a livello di dinamiche di gioco. Ogni singolo eroe ha infatti il proprio livello, e a ogni avanzamento esso acquisterà automaticamente alcuni punti tra le quattro statistiche di base presenti, ovvero forza, abilità, difesa e punti vita. Esse potranno essere ulteriormente potenziate equipaggiando i gear ottenuti dopo la conclusione di ogni battaglia: l’equipaggiamento – stando a quanto dicono gli sviluppatori – non dovrebbe essere generato proceduralmente ma ci sarà un set limitato a più di 1000 oggetti, che garantiranno comunque milioni di possibili combinazioni diverse su ogni singolo personaggio presente nel titolo. Il roster comprende circa 28 supereroi, tra i quali ritroviamo vecchie glorie del primo capitolo come Batman e Superman, i quali si affiancheranno a nuovi volti del videogioco quali Gorilla Grodd, arcinemico di Flash, Super Girl, Atrocità e tanti altri. Questo numero non altissimo di supereroi ha permesso ai ragazzi di NetherRealms di costruire moveset dedicati per ogni singolo personaggio, ora estremamente caratterizzati in termini di finisher e mosse speciali. 
Mi sei mancato…
In termini di meccaniche di gioco, nonostante non abbiamo potuto provare con mano il titolo, Injustice 2 non ha subito grosse variazioni rispetto al primo capitolo della serie: il titolo è un picchiaduro con tutti i crismi del caso – non certo votato al tatticismo estremo e a un’utenza hardcore – con combo, defense breaker e finisher estremamente spettacolari, inframmezzate da alcune piccole cut-scene atte a magnificare la potenza del nostro supereroe. All’interno delle singole partite è stata inoltre aggiunta una componente di scommessa, sulla quale gli sviluppatori non si sono particolarmente sbottonati, attivabile premendo il tasto dorsale in specifiche situazioni. In questo piccolo minigioco gli utenti dovranno effettuare una scelta in un lasso di tempo molto breve con la quale poter ottenere in seguito dei bonus o dei malus casuali a seconda dell’esito della scommessa stessa: purtroppo non ci è dato sapere molto altro, confidando che da qui alla data di rilascio le meccaniche alla base di questo sistema vengano approfondite con spiegazioni ulteriori da parte degli sviluppatori. Injustice 2 deve comunque molto al primo episodio della saga, ereditando molte features quali la ricarica progressiva durante il match della classica barra d’energia utile a scatenare devastanti attacchi speciali, gli oggetti interattivi presenti nelle arene con i quali arrecare maggiori danni agli avversari e la possibilità di spostarsi da un’arena all’altra attraverso attacchi contestuali in alcune zone specifiche della mappa. L’unica perplessità apparente su questo titolo riguarda il bilanciamento: il primo capitolo ne soffriva in parte con un evidente squilibrio a favore di certi supereroi rispetto ad altri, e il problema potrebbe ulteriormente amplificarsi in questo secondo capitolo a causa del gear equipaggiabile e le statistiche di stampo RPG. il colpo d’occhio offerto da Injustice 2 è davvero notevole, ma ciò che più ci ha davvero colpito sono le fluide transizioni tra un’animazione e l’altra e la cura maniacale del dettaglio riposta da NetherRealms nello sviluppo di moveset e comportamenti dedicati a ogni singolo personaggio del roster.

– Sistema di equipaggiamento e statistiche

– I personaggi DC tornano di nuovo in formato videogioco

– Graficamente notevole

Injustice 2 è un titolo bifronte: se da una parte tenta la strada dell’innovazione introducendo una forte componente ruolistica nella gestione dell’equipaggiamento dedicato per ogni singola parte del corpo del nostro supereroe, con annessi livelli e variazioni nelle statistiche, dall’altra tenta di mantenere l’approccio semplice, efficace e diretto del capostipite della saga, mutuando molte meccaniche di un combat system dalla curva di apprendimento assai dolce e facilmente accessibile. Permangono alcuni dubbi sul bilanciamento, amplificati oltremodo dall’introduzione del gear e del sistema di leveling annesso: nonostante ciò, il titolo è promosso ad ora a pieni voti, e non resta altro che attendere un test pad alla mano prima dell’uscita nel 2017 su Xbox One e PlayStation 4.