Recensione

Hysteria Project 1 e 2

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a cura di SketchT

L’AppStore si sa, è un enorme mercato virtuale in cui milioni e milioni di applicazioni vengono pubblicate dai più disparati team di sviluppo. In mezzo a questo grande calderone, di tanto in tanto spiccano alcuni team in grado di portare sui dispositivi Apple un prodotto innovativo, evento che viene spesso sottolineato da speciali concorsi in cui squadre di esperti analizzano a fondo i titoli proposti e decretano una serie di vincitori.

Esperimento ben riuscitoDurante l’evento Milthon 2009 spicca su di tutti, per la propria originalità, il lavoro di Bulkypix: un vero e proprio film interattivo che prende il nome di Hysteria Project e pone il giocatore nei panni di un ignaro protagonista che si risveglia con gli arti bloccati da nastro adesivo. Da questo punto comincia l’avventura, basata sulla semplice scelta di alcuni bivi, vai a destra o a sinistra, e momenti veloci di interazione, premendo velocemente l’area indicata dal puntatore. Il tutto avviene completamente durante la riproduzione del video principale, scandito da un misterioso inseguitore armato di accetta e desideroso di fare a pezzi il fuggiasco. Il motivo? Per ora ancora ignoto.Senza ombra di dubbio Hysteria Project risulta un titolo particolarmente originale, che riprende la concezione esplorata negli anni ’90 con Phantasmagoria, Spycraft e Under a Killing Moon, incentrando però l’intera esperienza sul filo del rasoio dove la scelta sbagliata si tramuta, nella maggior parte dei casi, nella morte prematura del protagonista. L’utilizzo della telecamera in prima persona, in perfetto stile The Blair Witch Project, rende inoltre l’esperienza ancor più claustrofobica.

Non finisce qui…Hysteria Project comunque non termina con il raggiungimento del traguardo finale, bensì introduce direttamente il secondo episodio, Hysteria Project 2, in cui le meccaniche di gioco vengono impreziosite non solo da una qualità video più alta ma da momenti interattivi molto più ampi e non limitati solamente alla pressione di un tasto virtuale. Ancora una volta il protagonista si trova immobilizzato ma in compagnia di una dottoressa impegnata con alcune analisi; tutto ad un tratto la donna si allarma, scrive qualcosa sul braccio dell’eroe e fugge, invitando allo stesso paziente di fare altrettanto, scordandosi però di liberarlo. Da questo momento la nuova impresa ha inizio e fin dal primo momento ci si accorge velocemente del cambio radicale intrapreso dagli sviluppatori di Bulkypix: le fasi interattive di Hysteria Project 2 sfruttano un vero e proprio fermo immagine, ovviamente ripulito graficamente e mappato con zone sensibili utili alla interazione con l’ambiente.

In continua crescitaA differenza del primo episodio, i momenti a bivi spariscono completamente in favore di azioni direttamente poste durante l’animazione principale: sbirciare le mosse del nemico da un angolo e nascondersi nel momento giusto strisciando il dito sullo schermo o evitare di far sbattere una porta mantenendo salda la presa sono solo alcune delle fasi in game. Inoltre vengono introdotti alcuni enigmi da risolvere sfruttando puramente la materia grigia, riportando codici segreti per aprire determinate porte o ricostruendo un determinato puzzle alla ricerca della soluzione della prova in corso. Se di primo acchito la soluzione intrapresa da Bulkypix può sembrare convincente, capiterà spesso di trovarsi KO senza aver capito effettivamente cosa stia accadendo, e ripetere più volte la stessa scena ricercando disperatamente la soluzione corretta. In Hysteria Project 2 viene fatta luce su alcuni misteri introdotti nel primo episodio, ma altrettanti dubbi, e soprattutto la natura del killer alle costole del protagonista, rimangono totalmente nell’oblio. Terzo episodio quindi confermato, soprattutto una volta raggiunta la scena finale, di gran lunga la più claustrofobica dell’intera avventura.

Caratteristiche comuniEntrambi gli episodi vengono colpiti dal classico risvolto della medaglia: il primo atto soffre di una estrema ripetitività a causa di numerosi momenti a bivi, in cui il giocatore si limita a scegliere la direzione più consona, e frangenti in perfetto stile rhythm game, in cui premere a tempo la zona indicata. Il successore cade invece sotto i colpi di un estremo try & die dal momento in cui capiterà spesso di perire a causa dell’accetta nemica senza riuscire ad analizzare la situazione in tempi brevi, con conseguente morte prematura. Bulkypix coglie fin troppo la concezione di gioco mobile e cade inevitabilmente sotto i colpi di un fattore longevità davvero basso, a causa soprattutto della durata delle due avventure, massimo due ore sul totale. Resta comunque da tenere in considerazione il prezzo effettivamente ridotto dei due software (gratuito il primo e 1,59 euro il secondo), garantendo così un ottimo rapporto qualità-prezzo. Trattandosi di una serie di filmati interattivi, il comparto tecnico di Hysteria Project non può essere analizzato con un metro di giudizio standard: possiamo solamente parlare della qualità dei video girati, effettivamente spesso troppo sgranati e non certo in alta definizione. Dettaglio che viene completamente rivisto in Hysteria Project 2, caratterizzando le scene interattive attraverso una vera e propria fotografia, ovviamente ripulita dalle sbavature grafiche e mappata nei punti interattivi. Colpisce profondamente il comparto audio, in perfetta sintonia con il profilo horror del gioco e in grado di mantenere l’utente sul filo del rasoio: non a caso nelle prime schermate viene consigliato di utilizzare le cuffie per potersi calare al meglio nella parte.

– Torna alla ribalta una tecnica di programmazione finita del dimenticatoio

– Atmosfera di gioco da vero film horror

– Il giocatore rimane in tensione costante, soprattutto nel secondo episodio

– Episodi davvero troppo corti

– Nessun motivo per rigiocare l’intera avventura

– Filmati in bassa risoluzione

7.5

La serie Hysteria Project rispolvera un genere da tempo abbandonato e porta su iPhone e iPad una ventata di aria fresca sempre ben accetta. Bulkypix dimostra inoltre di accettare le critiche degli utenti, andando a correggere le inesattezze segnalate e i fattori poco convincenti nell’ottimo sequel. Resta costante la durata di gioco, effettivamente troppo ridotta, e la totale mancanza di modalità aggiuntive o obbiettivi secondari influisce pesantemente sul fattore rigiocabilità: una volta terminata l’avventura non viene fornito alcun motivo valido che convinca il giocatore a ripetere l’esperienza.

Voto Recensione di Hysteria Project 1 e 2 - Recensione


7.5