Recensione

History Great Battles Medieval

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a cura di Fabfab

Dopo le guerre di Roma, History Channel in collaborazione con Slitherine Software torna nel mondo degli strategici in tempo reale occupandosi di un periodo determinante della storia europea, e purtuttavia poco trattato in ambito videoludico: questa volta sui notri computer potremo rivivere la lunga e sanguinosa Guerra dei Cento Anni, che contrappose per oltre un secolo Francia e Inghilterra a cavallo dei secoli XIV e XV. Al termine del conflitto sarebbe nato il primo abbozzo della futura Europa: volete anche voi essere protagonisti dell’evento?

Cento anni di guerraLa cosiddetta Guerra dei Cento Anni ebbe inizio nel 1334 quando, estinta la dinastia dei Capetingi, il trono francese era conteso tra Filippo di Valois ed il re d’Inghilterra Edoardo III, che era il legittimo erede. La nobiltà francese appoggiò tuttavia il primo, che divenne re di Francia, scatenando le ire del secondo, il quale invase il paese per far valere i propri diritti. Era un periodo in cui lo stato francese come lo conosciamo oggi ancora non esisteva, e l’Inghilterra possedeva feudi in ampie porzioni di quella che sarebbe diventata la Francia. Tra conflitti e brevi momenti di tregua lo scontro si protrasse fino al 1453.L’importanza di tale conflitto è molteplice, ed oggi molti storici vi vedono l’uscita dal lungo Medioevo europeo. Di certo venne superata definitivamente quell’idea di guerra romantica, imperniata su un concetto di onore che si estendeva anche sul campo di battaglia: fecero la loro comparsa i primi eserciti professionali, gli arcieri inglesi determinarono il corso di molteplici scontri ed esordirono le prime, rudimentali armi da fuoco, mentre la cavalleria pesante, che fino ad allora aveva dominato i conflitti europei, segnava il passo. Comparvero anche figure entrate ormai nella leggenda, come Giovanna d’Arco ed il Principe Nero.

Vive la FranceIl titolo Slitherine è uno strategico in tempo reale che pone il giocatore alternativamente nei panni della armate inglesi e francesi in momenti diversi del secolare conflitto, alternando alcune battaglie storiche a numerosi scontri secondari, che servono al giocatore per accumulare esperienza e risorse. L’utente non deve preoccuparsi di altro, la progressione degli eventi segue quella tramandataci dalla storia, l’unica cosa richiesta è di vincere le battaglie comandando fino a venti unità diverse tra fanteria, cavalleria e arcieri.La prima cosa da fare una volta superato il breve tutorial, è scegliere tra una serie di campagne di difficoltà crescente. Dopodiché si viene trasportati su di una mappa della Francia del XIV secolo, sulla quale sono indicate tutte le località di maggiore interesse; alcune di queste sono selezionabili e danno il via al relativo evento, completato il quale si sbloccano le successive. Ne esistono anche alcune segrete, sbloccabili solo dopo aver conseguito determinati obbiettivi. La maggior parte degli scontri sono di secondaria importanza e addirittura possono venire affrontati più volte: la loro presenza risulta essenziale nell’economia di gioco, perché ogni vittoria porta esperienza alle nostre truppe, rendendole più affidabili, e risorse da spendersi per arruolare nuove unità. Prima di scendere sul campo di battaglia è possibile accedere all’accampamento, nel quale troviamo alcune opzioni di personalizzazione (dell’abbigliamento e dei simboli delle unità del nostro esercito). Nello stesso possiamo anche osservare i progressi delle nostre unità, arruolarne di nuove e determinare il loro equipaggiamento; è una sessione molto importante, che occupa buona parte del tempo di gioco. Di ogni unità potremo decidere sia l’equipaggiamento che le caratteristiche che la contraddistinguono. Potremo ad esempio decidere di dotare le unità di arcieri anche di lance come arma secondaria, per dargli modo di resistere alle cariche di cavalleria, o piuttosto di scudo e spada, rendendoli competitivi anche come unità di fanteria, sbloccando così anche le relative abilità. Più si avanza nel gioco più opzioni si rendono disponibili, permettendo una personalizzazione notevole del proprio esercito: l’importante è avere sufficiente denaro e punti abilità per acquisire i potenziamenti che interessano. Paradossalmente questo sistema potenzialmente intrigante viene minato dalla necessità di riaffrontare numerose volte gli stessi scontri per potersi potenziare a sufficienza al fine di superare le battaglie decisive, quelle che permettono l’avanzamento della storia. E’ un sistema che un po’ ricorda le lunghe fasi di level up dei giochi di ruolo, quando l’avanzamento viene bloccato dalla necessità di potenziare i propri personaggi abbastanza da superare il boss di fine livello. Per quanto rapidi nello svolgimento, affrontare più volte le stesse battaglie diventa ben presto operazione estremamente noiosa.Oltre a questo è presente un sistema di aiuti incarnato in apposite carte da utilizzarsi in battaglia: ma di questo parleremo nel paragrafo successivo.

God save the KingUna volta pronti a combattere non resta altro che scegliere una tra le locazioni desiderate e scendere sul campo: ci aspettano ben 70 battaglie, di cui 26 scontri storici della Guerra dei Cent’anni (come Orlean e Crecy). E’ facile distinguere tra scontri decisivi o facoltativi, perché i primi hanno descrizioni ben più corpose dei secondi. Inoltre mentre una battaglia generica spesso può essere ripetuta più volte, quelle decisive sono uniche e precedono un avanzamento della storia, il quale rende disponibili nuovi scenari.Per superare ogni stage occorre conseguire l’obiettivo richiesto, che talvolta può essere semplicemente sconfiggere tutti i nemici sul campo, altre volte di catturare un carico, occupare un villaggio, resistere ad una carica di cavalleria e così via.Il gioco permette di schierare unità di fanteria, di cavalleria, di arcieri e balestrieri così come alcune rudimentali bocche da fuoco. Ogni unità si muove singolarmente sul terreno (diviso nella classica griglia quadrata, pur se la trama è celata) ed è liberamente comandabile dal giocatore: ovviamente lo scopo del gioco è disporle e guidarle nella maniera più efficiente possibile, in modo da prevalere sugli avversari: a questo scopo è consentito disporre le unità nella posizione preferita all’interno di una griglia predefinita prima di dare inizio allo scontro. In alcune situazioni inoltre alcune unità alleate vengono mosse dalla CPU, ed in questi casi la chiave della vittoria risiede nella capacità di muoversi in armonia con le stesse e appoggiarle a dovere. In qualunque momento della battaglia è possibile mettere il gioco in pausa, per ordinare spostamenti o assalti, oltre che determinare l’atteggiamento delle varie unità (aggressivo, difensivo, neutrale): una volta pronti, basta premere un tasto e lo scontro torna in tempo reale.Ovviamente, a seconda delle proprie predisposizioni, le varie unità hanno punti deboli e punti di forza che andranno tenuti in debito conto. Ecco allora che unità dotate di scudi grandi ed ingombranti resisteranno bene alle scariche di frecce, ma saranno vulnerabili contro avversari più agili e leggeri, mentre una postazione di bombarde sarà letale se affrontata frontalmente, ma risulta facilmente aggirabile e così via. Rispetto alle normali unità si distingue quella del Generale, leader sul campo della nostra fazione: pur potendo combattere come le altre, questa unità ha un’importanza ben maggiore, in quanto la sua sola presenza trasmette fiducia alle truppe. Basta ad esempio affiancare un’unità impegnata in battaglia perché questa ne guadagni in morale, mentre un generale abbattuto, pur se da solo non comporta la sconfitta, renderà le truppe sotto il suo comando più propense a darsi alla fuga qualora le cose volgessero al peggio. L’esito degli scontri viene influenzato anche dall’uso accorto di speciali carte, che il giocatore può portarsi dietro in numero limitato prima di ogni battaglia: tali carte influenzano temporaneamente alcune caratteristiche della truppa su cui vengono usate, alleata o nemica, o addirittura modificano il terreno di battaglia, e possono risultare decisive se usate al momento giusto. E’ possibile calarle una sola volta nel corso di una battaglia, dunque intuizione e tempismo sono essenziali: il loro scopo è quello di simulare quelle casualità che sempre capitano durante uno scontro, spesso influenzandolo al punto tale da determinarne l’esito.

Cento anni in un minutoSebbene l’aspetto strategico sopra descritto possa apparire in linea con altri prodotti simili, la resa finale non convince appieno, minando in maniera determinante la credibilità e la fruibilità del tutto.Il problema maggiore è rappresentato dalle ridotte dimensioni delle mappe e dalla velocità con cui si svolgono le battaglie, quasi tutte concludibili in pochi minuti. Le mappe non sono molto grandi e pertanto una volta cominciato lo scontro le unità entrano quasi immediatamente in contatto, lasciando pochissimo spazio per la manovra al di là dello schieramento iniziale. In genere non c’è quasi il tempo di cominciare a spostarsi che i nemici ci sono addosso e continuano ad assalirci finchè tutte le unità presenti sulla mappa non sono messe in fuga. L’impressione è di avere poco controllo sulla situazione, e che sulla vittoria finale incida più il numero di truppe di cui si dispone ed il loro addestramento piuttosto che l’approccio tattico adottato. Salvo alcune eccezioni, lo schieramento iniziale è inoltre molto raggruppato, rendendo quindi difficile distaccare unità per eventuali aggiramenti o tattiche alternative. Inoltre gli avversari agiscono sempre allo stesso modo, quindi una battaglia affrontata per la seconda volta non presenta più stimoli, in quanto sapremo già la tattica del nemico: l’unica abilità richiesta sarà fare in modo trovare la contromisura più adatta per le unità nemiche. La carica di cavalleria arriva da sinistra? Basta piazzare lì i lancieri. La fanteria corazzata tenta sempre di irrompere al centro? Basta ricordarsi di rinforzarlo a dovere.

Grafica medievaleAnche il comparto tecnico appare molto sottotono: gli scenari sono spogli, le texture mediocri, il livello di dettaglio delle truppe approssimativo, i movimenti rigidi. Al massimo dettaglio grafico il colpo d’occhio restituisce una visione d’insieme sempre molto povera, così come a dir poco spartani appaiono i menù. Se non altro le basse pretese hardware consentono di giocare al titolo Slitherine anche con computer meno recenti.La visuale standard è a volo di uccello e permette di avere un discreto colpo d’occhio sul terreno di battaglia, liberamente esplorabile con le frecce direzionali e immediatamente comprensibile grazie ad una minimappa che indica la disposizione delle unità alleate e nemiche: niente sorprese, dunque, nessuna fog of war a celare i movimenti dei nemici. E’ comunque possibile avvicinare la visuale fino a rasentare il terreno, qualora si desideri vedere da vicino le truppe.La collaborazione con History Channel si palesa nei momenti che precedono le battaglie storiche, quando parte un breve filmato esplicativo che mescola filmati tratti dai documentari dell’emittente a sequenze realizzate con la grafica del gioco: tuttavia la risoluzione del video è piuttosto bassa, i colori desaturati e la differenza tra i filmati e la povera computer grafica a dir poco stridente. Inoltre le informazioni fornite sono fin troppo stringate, meglio sarebbe stato prevedere una sorta di contesto narrativo che proseguisse, battaglia dopo battaglia, fino alla naturale conclusione delle vicende. Se non altro l’audio è localizzato in italiano, per una perfetta comprensione del tutto. A completamento della disamina sull’aspetto sonoro citiamo le immancabili musichette medievaleggianti che accompagnano piacevolmente l’azione, quanto la navigazione tra i vari menù di gioco.La longevità beneficia della presenza di tre campagne di difficoltà crescente, oltre che di una modalità online in cui confrontarsi con altri giocatori umani, ospitando una partita o unendosi ad una sessione creata da altri, in scontri rigidamente uno contro uno. A completamento del tutto segnaliamo la presenza di un editor che consente di creare un proprio esercito personalizzato, da utilizzare negli scontri online: in tal caso le risorse a disposizione sono predeterminate, in modo tale da garantire pari opportunità a tutti i contendenti. Inoltre registrando il gioco sarà possibile condividere online le proprie statistiche con quelle di altri giocatori.

HARDWARE

Windows® XP/VistaPentium 4 o equivalente 512Mb RAM (XP) o 1GB RAM (Vista)scheda video da 128Mb DirectXDVD ROM Drive (non richiesto per la versione Digital Delivery)Scheda audio compatibile DirectXDirectX 9.0c (incluse nel file di installazione)

MULTIPLAYER

Per giocare on-line a History Great Battles Medieval bastano una copia registrata del gioco ed una connessione adsl

– La Guerra dei Cento Anni è un’ambientazione affascinante

– I filmati di History Channel

– Aspetto strategico troppo superficiale

– Tecnicamente limitato

6.0

A conti fatti questo History Great Battles Medieval risulta un titolo discreto, ma che non appassiona quanto potrebbe e dovrebbe. Se da una parte la ricostruzione storica è accurata e i filmati dell’History Channel aggiungono quell’elemento didattico in genere assente in altri prodotti simili, dall’altra la scarsa qualità tecnica ed una resa delle battaglie poco coinvolgente e troppo ripetitiva alla lunga rischiano di annoiare il giocatore.

Un prodotto per soli appassionati.

Voto Recensione di History Great Battles Medieval - Recensione


6