Recensione

Heron: Steam Machine

Avatar

a cura di AP

Al giorno d’oggi diventa sempre più difficile creare un puzzle game originale, visto l’elevatissimo numero di titoli usciti da quando lo storico Tetris fece la sua apparizione. Ci sono stati blocchi di vario genere in caduta libera da sistemare, percorsi da creare, colori da accoppiare, creando soluzioni raramente davvero “nuove” ed innovative per il genere.Triangle Studios ha così deciso di tentare una sorta di fusione tra queste possibili varianti e ne è uscito fuori Heron: Steam Machine, atipico esponente del genere puzzle che unisce la meccanica di sparizione delle colonne del succitato Tetris, alla creazione di un percorso che riporta alla mente il classico Pipe Mania. Vediamo se questa insolita convivenza è riuscita a generare qualcosa di realmente nuovo e soprattutto funzionale.

Olio, acqua, vapore ed elettricitàTutto ruota attorno ad una fabbrica di paperelle di gomma che fino a poco tempo fa veniva gestita da un proprietario simpatico e pacioso. Raggiunta l’età della pensione il gioviale direttore lascia l’attività nelle mani del suo unico figlio, essere avido e crudele che per aumentare la produttività decide di acquistare una macchina capace di sfornare un numero molto più elevato di giocattoli. Ovviamente questo complesso macchinario necessita di una manutenzione costante e siccome di assumere personale extra non se ne parla, sarà vostro compito aiutare un povero operaio a mantenere in funzione il macchinario.Questo è il preambolo che costituisce l’introduzione al gioco e che dona un senso alle vostre azioni, nonostante non sia certo il prosieguo della vicenda (che infatti non viene mai trattato) il motivo per cui qualcuno deciderà di giocare a H:SM.Una volta giunti alla schermata iniziale vedrete che sarà possibile iniziare una partita da soli, con più giocatori e fino ad un massimo di quattro, vedere la classifica (totalmente offline) e visualizzare i nomi di chi a contribuito alla creazione del progetto. Il fatto che non sia disponibili opzioni o modalità extra va sicuramente da ricercarsi nella modica cifra a cui il gioco viene venduto (500 Wii Points, ossia 5 euro) ma ciò non toglie che il tutto appaia eccessivamente spoglio.Iniziando una partita in singolo vi troverete davanti ad una schermata nella quale saranno posizionati diversi pezzi di tubo scollegati tra loro. Essi non potranno essere spostati in alcun modo nella griglia di gioco, ma sarà possibile solo ruotarli in senso orario od antiorario per cercare di creare un percorso che porti il loro contenuto dal lato sinistro dello schermo a quello destro, mantenendo così in funzione la macchina e permettendo al giocatore di proseguire la partita. Se all’inizio avrete a che fare con un singolo elemento da portare da una parte all’altra del macchinario, prestissimo vi troverete a fronteggiarne due contemporaneamente decidendo a quale dare la priorità, arrivando poi a doverne gestire quattro, ossia, acqua, olio, elettricità e vapore. Questi avranno un colore diverso e sarà semplice capire a quale indicatore saranno associati.Mentre cercherete di costruire il miglior percorso possibile, la pressione di ogni elemento che compone la macchina continuerà a salire fino alla sua rottura che determinerà anche il Game Over. Riuscendo a costruire un tubo dall’inizio alla fine invece, i pezzi che lo comporranno esploderanno lasciando spazio ad altri che prenderanno subito posizione cadendo dall’alto, mentre l’indicatore relativo a quel particolare elemento verrà svuotato. Il gioco consiste quindi in una sorta di survival che mette continuamente sotto pressione il giocatore che dovrà cercare di costruire il maggior numero di strade possibili, prima che un qualunque indicatore tra i quattro presenti faccia esplodere il macchinario.

L’ardua manutenzioneI controlli con cui potrete ruotare i vari tubi saranno due: la prima vede il Wii Remote e la sua funzionalità di puntatore protagonisti, permettendo di mirare il tubo che si vuole ruotare, selezionarlo con il tasto A e ruotarlo girando nella direzione desiderata il controller. Decisamente più comoda e precisa risulta la seconda configurazione che vi vedrà impugnare orizzontalmente il pad Nintendo e che vi permetterà di spostare un cursore con le frecce direzionali e ruotare i pezzi con i tasti 1 e 2.Ad un’immediatezza dei controlli tipica di un puzzle game si accosta però un livello di difficoltà capace di mettere in difficoltà il giocatore già dal primo tubo da indirizzare. Le partite non saranno mai troppo lunghe a causa di un tempo spesso troppo limitato per azzerare più di un indicatore di pressione e trovarsi a veder fallire il proprio tragitto a causa di un pezzo finale che vanifica tutto il nostro sforzo non è mai piacevole. Certo esistono sezioni di tubi dritte, curve, ma anche dotate di moltiplicatore, e capaci di creare esplosioni che azzerano l’intero macchinario, ma purtroppo risulta spesso più fruttuoso andare dritti alla meta piuttosto che creare percorsi troppo arzigogolati e complessi per raggiungere un bonus.Se questa è la situazione che si crea per un singolo giocatore, il multiplayer risulta leggermente più controllabile grazie alla possibilità di cooperare con i propri amici, ma essendo impossibile giocare tramite internet, ci sembra comunque giusto considerarla una modalità secondaria che, seppur divertente, è meno fruibile del semplice single player.Il comparto tecnico è decisamente scarno, con una grafica funzionale ma priva di tocchi di classe o di stile. Le musiche e gli effetti sonori poi sono piuttosto anonimi e non rimangono certo impresse come i classici motivetti di un Puzzle Bubble qualunque.Se da un lato la giocabilità in termini di controlli è semplice ed efficace soprattutto con il Wii Remote tenuto in orizzontale, la difficoltà potrebbe risultare eccessiva per gli amanti del genere e addirittura snervante per chi approccia per la prima volta questa tipologia di giochi. Da ciò e dalle scarsissime opzioni che campeggiano nel menu iniziale viene penalizzata una longevità che difficilmente riuscirà a mantenersi viva sul lungo periodo.

– Controlli immediati

– Prezzo contenuto

– Pochissime modalità

– Mancanza di coinvolgimento

– Difficoltà elevata

5.0

Se da un lato il prezzo richiesto per ottenere Heron: Steam Machine è davvero modesto, dall’altro anche lo possibilità offerte al possibile compratore lo sono. Una sola modalità single player ed una per più giocatori sono le uniche vere possibilità di scelta che vengono lasciate al giocatore prima di essere scaraventato in un puzzle game che non concede tregua e che punisce con il game over gli sbagli (numerosi) che il giocatore si troverà a compiere anche a causa di un innalzamento repentino della difficoltà che non fa prigionieri. Consigliato unicamente ad appassionati di puzzle game irriducibili e a giocatori dotati di tanta pazienza.

Voto Recensione di Heron: Steam Machine - Recensione


5