Grazie, Mark

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a cura di Matteo Bussani

WARGAMING.NET è il miglior esempio di SH che sa come sfruttare a proprio vantaggio un evento che in partenza potrebbe semplicemente essere la centesima ricorrenza di un orgoglio nazionale inglese ovvero il primo approdo sui campi di battaglia dei carri armati come li conosciamo oggi. Questa abilità ovviamente, non è arrivata innata nel loro organico, ma è il frutto di anni di mestiere, passati  a colpire nel cuore di una fetta ben precisa di giocatori con una serie di prodotti non soltanto divertenti videoludicamente, ma appassionanti sul piano dell’arte della guerra. Forse i ragazzi di oggi non riescono a capire il fascino che il mondo della tecnologia bellica è sempre stato in grado di suscitare nei più piccoli, con le miniature da gioco, e nei più grandi, interessati a oggettistica da collezione sempre più costosa. Quell’universo ha sempre avuto il potere di colpire fasce di età così varie proprio perché era in grado di mostrare un avanzamento tecnico che sarebbe stato altrove impossibile da ritrovare e ricordava da vicino quanto solo a parole si era sentito sui libri di storia. Sia ben chiaro con i titoli WARGAMING.NET non si cerca assolutamente una fedeltà storica, nei termini di una vera e propria simulazione, bensì un dettaglio nella ricostruzione dei modelli e nelle specifiche tecniche.

Grazie, MarkOggi, 15 settembre, siamo volati a Londra per assistere a un evento di sicuro interesse per tutti gli appassionati, che ha cambiato drasticamente il concetto di guerra che conosciamo tuttora. Il carro armato è infatti diventato sempre più la potenza di terra in grado cambiare le sorti delle avanzate della fanteria, tanto che oggi la sua presenza sembra quasi imprescindibile nella maggiora parte delle tattiche militari. A suffragio di questa tesi posso portare numerose chiacchierate con esperti e semplici appassionati che, parlando delle varie battaglie, le ricordano non solo con il nome dei plotoni o delle squadriglie, ma anche con il nome dell’equipaggiamento o dei veicoli utilizzati. Per questo motivo, a parte le tattiche vincenti o le particolari combinazioni di eventi, è stata la migliore qualità di un armamento l’elemento cardine che nell’ultimo secolo ha garantito le vittorie su uno schieramento piuttosto che l’altro. Il Mark I, che ricordiamo quest’oggi, può essere senza dubbio considerato l’ago della bilancia che ha decretato la vittoria nella grande battaglia della Somma della Grande Guerra dal 15 settembre 1916 in avanti.Un preambolo all’evento di un certo effetto, ma soprattutto lungo, per dire grazie a Mark, grazie all’invezione dei carri armati che hanno permesso la nascita del gioco di punta di WARGAMING.NET. Lo dicono anche loro, senza grosse riserve, che alla fine ciò che ha riunito così tanta gente per questo evento più che l’attacamento alla SH è stata la forte passione per questo mondo, in particolare per questi leggendari veicoli.
Un po’ di storiaGiunti infine, dopo una mattinata lunga e rocambolesca, al fianco di una replica del leggendario Mark I usata  per le riprese del film War Horse diretto da Spielberg, anche un po’ afflitti dalla stanchezza e dal peso della borsa mai troppo vuota, abbiamo partecipato a una lunga conferenza dedicata alla presentazione per la stampa di quella che sarà la futura roadmap dell’azienda bielorussa, con il suo trittico di sfondamento, da quasi un anno oramai completo, composto da World of Tanks, World of Airplanes e World of Warships. Il primo a parlare in questo caso è Al King, brand manager di World of Tanks, che ha tenuto i tempi e alternato i vari relatori da inizio a fine. Il primo a prendere la parola è il direttore del Tank Museum, pronto a raccontarci la storia del Mark I e di come si sia giunti alla costruzione del primo carro armato. Questa era tutto fuorchè una macchina perfetta e infallibile, oltre a mancare delle sospensioni e raggiungere delle temperature da forno, aveva un particolare rivestimento di metallo molto resistente all’esterno ma leggerissimo all’interno che, una volta subito qualche colpo, diventava una scatola in cui il proiettile rimbalzava incessantemente. Nonostante tutto, però, nel momento in cui questa “mostruosa” creatura compariva all’orizzonte forniva una potenza di fuoco eccezionale e scoraggiava i nemici sul fronte opposto. Ogni città britannica iniziò a pensare che fosse compito della stessa fornire le risorse per dotare la propria fanteria di questi carri armati, per agevolare la fine e la vittoria della guerra, considerato anche che l’opinione pubblica non aveva un’idea precisa di come fosse realmente un carro armato ed era affascinata dalla mitologia che ne era nata attorno.  Un fenomeno dunque non solo storico, ma anche sociale che ha segnato profondamente il corso della storia.
E ora parliamo di videogames
Tornando invece alle parti più videoludicamente interessanti del viaggio, abbiamo iniziato la carrellata di novità che arriveranno di qui a breve nei vari giochi della casa bielorussa. Riassumendo, tanti eventi in-game e molteplici contenuti proprio per ricordare il  centenario e una roadmap ricca di corpose aggiunte programmate da tempo per aumentare i già vasti contenuti che caratterizzano i “World of”. L’obiettivo è rispettare il mantra che va avanti da mesi interno all’azienda, che cita “Happy Players”, un importante monito a mantenere costante e il più possibile attivo il dialogo diretto con la community. Il primo importante punto per realizzare questa strategia è cercare un dettaglio maniacale nelle ricostruzioni dei carri armati. Da questo lavoro, per nulla banale, si è giunti in possesso di modelli precisi al punto da giustificare un App Android e Ios in grado di farci scoprire l’interno e l’esterno di molti di questi carri armati interattivamente. L’app si chiama Tank 100 e in essa è anche presente tutta una funzionalità Augmented Reality, utilizzabile però soltanto all’interno dei confini anglosassoni.Cambiando discorso e orientandoci su World of Tanks nella sua versione PC, il gioco è stato fornito con una nuova modalità chiamata Special Convoy 7vs7. A bordo di questi veicoli corazzati a ruote, dovremo difendere o impedire, a seconda dello schieramento, l’avanzata del Mark. Interessante notare come l’accentuata mobilità di questi veicoli renda gli scontri molto meno tattici e di gran lunga più divertenti. Non è necessario pensare troppo, l’importante è avere una buona mira e un ottimo tempismo per avere la meglio su nemici, che rischiano sempre di scivolarci via dalle mani. Su console invece ci sarà proprio la possibilità di combattere all’interno di una mappa che rievoca la battaglia della somma, con il leggendario Mark e poter così entrare pienamente nelle atmosfere della prima guerra mondiale. Entrambe le versioni vedono poi l’inserimento della divisione svedese di carri armati, che per quanto non si sia mai schierata nei vari conflitti mondiali, rimanendo neutrale, ha sempre dovuto presidiare i propri territori con mezzi sempre all’avanguardia per impedire l’ingordigia di espansione nemica. Per quanto riguarda invece il titolo navale della software house bielorussa, che è giunto a festeggiare il suo primo anno di vita, ha per l’occasione arricchito la flotta brittanica, finora scarsa, con una decina di vascelli. Insomma una serie di aggiornamenti, sempre e ovviamente gratuiti, volti a tenere alto l’interesse verso i titoli di punta e farlo continuare a giocare. Ma WARGAMING.NET non è solo questo. Sebbene l’interesse maggiore esercitato sia prevalentemente relativo a questi titoli, da poco hanno capito che è necessario ampliare il genere di videogiochi che la società deve coprire. Che cercano di battere questa strada ancora non percorsa c’è stato prima Master of Orion (di cui trovate la recensione a questo link), uno strategico discreto che però è riuscito a vendere in maniera sufficiente a portare gli sviluppatori a supportarlo con ulteriori patch e Hybrid Wars, un top-down shooter, per quanto provato molto divertente, ma non ancora sufficientemente rifinito nelle meccaniche e nella grafica. A concludere Gods and Glory, che riprende un format simile a quello di Clash of Clans per soddisfare la massa più generalista, che non ha trovato godimento in World of Tanks Blitz.

La prima apparizione sui campi di battaglia di un carro armato è stata un evento tale da essere ricordata da molti 100 anni dopo a Londra, esattamente in Trafalgar Square. WARGAMING.NET è stata in prima fila a ringraziare l’amico Mark che ha permesso così la nascita del gioco che li ha resi popolari nel mondo dei videogiochi e ha colto la ghiotta occasione per mostrare le novità della line up. Principalemente contenuti aggiuntivi per gli eventi in-game per i World of e addirittura una serie di postazioni da gioco per provare i tre titoli della produzione parallela dei LABS: Hybrid War, Gods and Glory e Master of Orion.