Recensione

Giana Sisters DS

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a cura di Mauro.Cat

Ogni famiglia possiede episodi ricorrenti sentiti almeno decine di volte, magari narrati da un’anziana nonna la notte di Natale o da un amico di lunga data, che rappresentano un punto fermo in determinate occasioni di ritrovo. Analogamente per la famiglia che comprende tutti gli appassionati di videogame, ci sono vicende che rappresentano dei veri e propri classici della storia videoludica. Uno dei più celebri è senza dubbio il processo intentato a causa di The Great Giana Sisters. Il titolo, pubblicato nel 1987 per Amiga e Commodore 64 da Rainbow Arts, divenne famoso più per il polverone che sollevò che per la sua reale qualità. Il platform in questione si rivelava essere infatti un vero e proprio clone, ai limiti della legalità, del più celebre Super Mario Bros. Questa evidente somiglianza spinse Nintendo ad intentare, e a vincere, una causa contro i programmatori del gioco. L’inevitabile e conseguente ritiro dal mercato rappresentò una sorta di ulteriore spinta pubblicitaria per il prodotto. Giana Sisters era infatti molto apprezzato dal pubblico proprio perché così simile al celebre capolavoro Nintendo che, per ovvie ragioni di licenza, non poteva essere pubblicato sugli home computer Commodore.

Un ricordo e un pensieroA distanza di anni però il mercato è cambiato e le buffe sorelle Giana si ripresentano ancora una volta al pubblico mondiale, o quasi, in una sorta di seguito. Annunciato per il giugno 2009, Giana Sisters DS ha seguito ancora una volta un sentiero impervio. Per ragioni non ben definite il titolo ha ricevuto una distribuzione assai limitata ed attende, se mai ci sarà, un lancio mondiale degno di tale nome. GS è stato infatti pubblicato ufficialmente prima dell’estate in soli tre stati europei: Germania, Svizzera ed Austria. Probabilmente alcuni venditori che non appartengono a grandi catene potrebbero possedere il titolo, ovviamente compatibile essendo in versione PAL, anche in Italia. La versione testata nella recensione, con manuale in tedesco e testi a schermo in italiano, è proprio quella distribuita in Germania. Il primo impatto con l’avventura firmata DTP Entertainment è francamente fuorviante. I primi stage di gioco, molto brevi, sembrano usciti direttamente da un episodio poco ispirato di Super Mario Bros. La sensazione di trovarsi di fronte ad un clone cresce sempre più di fronte alle tante somiglianze stilistiche e giocose. Una palla che ci trasforma in “Giana Punk” e che permette di sparare palle infuocate si sostituisce al fiore mariesco. Delle gemme colorate che vanno raccolte per ottenere una vita extra corrispondono alle monete. I tubi verdi sono stati rimpiazzati da strutture giallognole simili a bidoni che però rappresentano un semplice elemento estetico e non un vero e proprio passaggio. In tutti questi anni ci siamo abituati a testare nuovi platform più o meno tratti dal classico Nintendo, ma in questo caso inizialmente la sensazione è che si sia ben al di là della semplice “ispirazione”. Un successivo stadio di gioco, che si presenta una volta superati i primissimi livelli, poco per volta ci allontana da questa spiacevole sensazione di plagio e ci trasporta all’interno di un platform valido, per quanto molto retrò nello stile, che possiede anche diverse idee originali.

Un solo Bowser non bastaLa struttura è molto semplice e richiede il completamento di un livello con l’eventuale ricerca di alcune gemme rosse. Una volta raccolte tutte le gemme nascoste in ogni mondo si sblocca uno stage extra ambientato in cielo. Le fasi platform appaiono molto curate ed anche piuttosto coinvolgenti. L’impostazione deriva in maniera stretta da Super Mario, ma alcuni bonus quali le gomme da masticare sono assai spassose. Giana, una volta utilizzato il bonus gomme premendo il dito sul touch screen, viene circondata da una sorta di bolla e comincia a volare grazie ad un nostro soffio nel microfono. Il tutto è alla lunga stancante, ma anche molto divertente.L’unico aspetto che non ci ha del tutto convinto è quello legato agli ostacoli “superiori” tra una piattaforma e l’altra. Nei vari mondi le morti sono spesso causate da oggetti posizionati in modo da ostacolare un passaggio sospeso nel vuoto. Premendo troppo a lungo il tasto del salto Giana finisce per colpire con il capo il soffitto o il fondo dell’oggetto e per cadere mestamente nel vuoto.Tecnicamente non siamo di fronte a nulla di innovativo, ma non per questo spiacevole. Le musichette di accompagnamento si rivelano sempre azzeccate ed i fondali, così come le animazioni, appaiono convincenti. La longevità è piuttosto buona grazie alla presenza di ottanta livelli, i primi sono però brevissimi, e dei numerosi scontri con il boss clone di Bowser.Giana Sisters DS è in definitiva un titolo ben congegnato sia a livello di struttura che di bilanciamento della difficoltà. I problemi maggiori sono legati all’eccessiva somiglianza con Super Mario Bros., allo stile di gioco poco al passo coi tempi ed alla non facile reperibilità al di fuori del territorio tedesco.

– Molto simile a Super Mario Bros…

– Difficoltà ben calibrata

– Presenza di poteri extra interessanti

– …troppo simile a Super Mario Bros.

– Difficile da reperire in italia

– Sembra un vero e proprio retrogame

– Piuttosto breve

7.5

Giana Sisters DS è un platform che ricorda in maniera evidente Super Mario Bros. Questa caratteristica di fatto garantisce una base di partenza di tutto rispetto. L’aggiunta di alcune trasformazioni interessanti ed una struttura priva di vere e proprie sbavature fanno il resto. Chi cerca un platform originale farebbe meglio a guardare altrove, per tutti coloro che amano i titoli tipici dell’era sedici bit Giana Sisters potrebbe invece rappresentare il titolo ideale. Un titolo consigliato agli amanti dei classici che, nonostante una buona localizzazione nella nostra lingua, risulta fino ad ora di difficile reperibilità sul territorio italiano.

Voto Recensione di Giana Sisters DS - Recensione


7.5