Recensione

Ghost Trick Detective Fantasma

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a cura di Aegrod

I titoli in 3D per la futura console portatile Nintendo si fanno sempre più vicini, promettendo grafica strabiliante, gameplay innovativo e varie opzioni mai viste prima. Quindi, agli occhi del lettore potranno sembrare inverosimili la sorpresa e lo stupore suscitati da un titolo che delle caratteristiche sopra menzionate non ne possieda neanche una. Infatti, Ghost Trick Detective Fantasma è una visual novel di tipico stampo nipponico appartenente alla vecchia scuola delle avventure bidimensionali punta e clicca, la quale nonostante il rilascio in sordina sta riscuotendo ampi consensi presso gli addetti ai lavori.Senza troppi giri di parole, si può affermare che il titolo Capcom, partorito dalla mente di quel Shu Takumi già autore di Phoenix Wright Ace Attorney, è un vero e proprio piccolo gioiellino sotto ogni punto di vista.

Indagine e demenzialitàLa trama proposta in Ghost Trick è tra le migliori mai viste su Nintendo DS, specialmente per il fatto di calarci direttamente nei panni di un protagonista assassinato nelle primissime fasi di gioco. Sissel, questo il nome del nostro eroe, dopo pochi istanti dall’uccisione in una discarica si rende conto di essere diventato un fantasma e di risiedere ancora sulla terra ma, suo malgrado, non ricorda nulla dei fatti accaduti prima della sua morte e delle motivazioni attorno ad essa. In suo soccorso interviene uno spirito impossessatosi di una lampada, che ben presto si accorgerà dei poteri di Sissel, ossia manipolare gli oggetti, tornare indietro nel tempo e cambiare il corso degli avvenimenti, e lo istruisce a dovere sul loro utilizzo, in modo tale da far luce sul mistero che gravita attorno alla sua morte. In particolare, gli elementi su cui si fonderà l’indagine del nostro eroe saranno l’identità di una misteriosa ragazza dalla capigliatura rosso fuoco e l’organizzazione mandataria del suo omicidio. A complicare il tutto è il tempo a nostra disposizione per risolvere il caso, ossia una sola notte, dopodichè Sissel trapasserà definitivamente nell’aldilà.Per ragioni di correttezza nei confronti di chi legge non si può scrivere di più, in quanto si andrebbe sicuramente ad anticipare elementi fondamentali della trama.Oltre alla storia ben congegnata e mai banale, menzione speciale la meritano i personaggi di Ghost Trick in quanto caratterizzati ottimamente, secondari compresi. Ognuno di loro nasconde un particolare che li rende misteriosi ed affascinanti ma soprattutto risultano decisamente fuori le righe con personalità derivate dal tipico humor demenziale giapponese. Detto questo non sorprenderà se il famosissimo e rinomatissimo ispettore Cabanela darà l’idea di essere un folle in impermeabile bianco con le movenze di Michael Jackson, o se uno dei personaggi indagati per tutto il corso dell’avventura avrà un’oca sulla sua testa. Qui subentra la grande abilità di Takumi che sta nel rappresentare i protagonisti come personaggi lineari, per farli poi diventare figure a tutto tondo man mano che i 18 capitoli in cui è divisa la trama vengono completati. Tanto che non sarà raro, nel corso dell’indagine, doversi ricredere sui vari personaggi di cui ci eravamo già fatti un’idea o che avevamo precedentemente etichettato nella schiera dei buoni o dei cattivi.

“Trucchi da fantasma”Ogni capitolo è caratterizzato da una breve introduzione ricca di dialoghi, da una premessa, che coincide con il raggiungimento di un particolare luogo e con la ricostruzione degli eventi in esso accaduti ed, infine, da uno o più enigmi da risolvere, quasi sempre incentrati sul salvataggio di qualcuno. Sissel, per la risoluzione degli enigmi proposti, avrà dalla sua due modalità per interagire con l’ambiente circostante e gli oggetti utilizzabili: una denominata Ghost e l’altra Trick, da cui il titolo del gioco. La prima ci permetterà di impossessarci, letteralmente, dei vari utensili presenti sulla scena del crimine attraverso l’utilizzo del pennino e del touch screen e spostarci tra di essi se posti nel raggio d’azione dell’ectoplasma, e la possibilità di viaggiare da un’ambientazione all’altra attraverso le linee telefoniche. L’opzione Trick ci consentirà invece di interagire con essi ove possibile, e questo sarà indicato nello schermo superiore di Nintendo DS in un riquadro posto in basso a sinistra che ci indicherà quale azione è possibile eseguire con quel determinato oggetto. La risoluzione del livello sarà sempre condizionata dal tempo scandito da una clessidra. Opzione interessante è la capacità di Sissel di riavvolgere di quattro minuti il tempo,così da rivivere eventi utili a far luce sulla trama al fine di capire come evitare la morte di un personaggio chiave, superando così il capitolo: non poche saranno le volte in cui dovremo ripetere il livello per capire dove effettivamente intervenire. Per quanto il gameplay si basi sugli enigmi, mai nello svolgimento di Ghost Trick: Detective Fantasma al giocatore verranno proposti puzzle impossibili da risolvere, limitandosi ad intrattenere ed a stuzzicare l’immaginazione, un equilibro delicato che regge dall’inizio alla fine.

Realizzazione “fantasmagorica”  La componente grafica del titolo Capcom si presenta perfetta e funzionale al gioco: ambientazioni dettagliatissime, personaggi che sembrano estrapolati dai migliori anime grazie ad animazioni sublimi (alla faccia dei migliori motion capture in circolazione). Questo è uno degli aspetti più importanti, in quanto ogni singolo personaggio che incontreremo ci rimarrà impresso per i suoi movimenti oltre che per la caratterizzazione, e riuscirà a comunicarci il suo stato d’animo alla prima occhiata; inutile dire quanto questo elemento enfatizzi il coinvolgimento del giocatore e la qualità della narrazione.Ad affiancare l’ottimo reparto grafico, troverete un buon sonoro con musiche sempre coerenti all’azione proposta su schermo, andando a sottolineare momenti cruciali della trama e creando la giusta suspense. I dialoghi sono tutti testuali e il lavoro di traduzione in italiano è stato svolto in maniera egregia, anche dove la resa di doppi sensi o di frasi fatte giapponesi/inglesi risultavano di difficile traduzione.Unica pecca dell’esperienza targata Capcom è la rigiocabilità: per quanto la durata di base, attorno alle nove ore, sia di tutto rispetto, difficilmente il possessore del titolo avrà voglia di affrontare nuovamente l’avventura di Sissel e compagnia, in quanto gli enigmi avranno sempre e solo un’unica soluzione e non sono presenti finali multipli.

– Animazioni sublimi

– Trama coinvolgente

– Personaggi caratterizzati egregiamente

– Scarsa rigiocabilità

9.0

Ghost Trick Detective Fantasma è un titolo che ogni possessore di Nintendo DS dovrebbe esibile sul proprio scaffale, grazie ad una trama sempre coinvolgente e mai scontata che vi terrà incollati al doppio schermo fino all’ultima battuta, ed a personaggi unici che si evolvono nel corso dell’avventura, ad una grafica praticamente perfetta. Un vero e proprio canto del cigno in vista del 3Ds.

Voto Recensione di Ghost Trick Detective Fantasma - Recensione


9