Anteprima

Get Even

Avatar

a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Annunciato ormai due anni or sono per poi svanire nel nulla, Get Even, FPS ad opera dei ragazzi dei TheFarm51, torna a mostrarsi alla Gamescom 2016 forte della prossima pubblicazione da parte di Namco Bandai. Abbiamo provato il gioco per voi e siamo pronti a dirvi di più su questo progetto passato finora in sordina.
Alla ricerca della verità
Il gioco, a detta degli sviluppatori, si concentrerà sulla percezione soggettivistica della realtà, tema già affrontato videoludicamente da titoli come Silent Hill 2, che gli sviluppatori hanno definito come la loro fonte di ispirazione insieme alla trilogia cinematografica di Matrix.
Sebbene ancora non si sappia molto sulla trama e su come i temi sopra citati saranno presenti in essa, sappiamo che controlleremo un protagonista dall’enigmatico nome di Black: nella demo da noi provata, Black deve salvare una ragazza, rapita da dei misteriosi criminali. 
Per farlo, Black può contare sull’aiuto di un telefono iper-tecnologico dotato di molteplici funzioni, tra cui una mappa, un “visore” per la ricerca di indizi, una luce UV ed altro ancora, tutto utile per il compimento della missione. Durante il gioco potremo quindi raccogliere diversi indizi, la cui presenza sarà segnalata da delle luci verdi sul lato del nostro telefono. Non è chiaro tuttavia quanto la raccolta di questi influisca sul gioco, in quanto nella demo da noi provata nessuno di essi era necessario per proseguire.
Vista la presenza di nemici, è lecito aspettarsi un qualche tipo di sistema di combattimento. E in questi frangenti, Get Even diventa un normale FPS, senza infamia e senza lode. Abbiamo avuto modo di provare solamente due armi, piuttosto anonime così come il sistema di combattimento, che potrebbe pero diventare più profondo con il proseguire dell’avventura. Per adesso, però, il gameplay non sembra splendere né nelle fasi di esplorazione, prive di qualsiasi mordente, né nelle fasi di sparatutto, troppo anonime per lasciare dentro qualcosa
Dopo aver salvato la ragazza dai criminali che la tenevano in ostaggio e dalla bomba che le era stata legata addosso, il protagonista si sveglia in un posto completamente diverso, senza avere alcuna memoria di come o perché sia arrivato li, a testimonianza di come gli sviluppatori stiano cercando di realizzare una storia intricata. 
Un mondo non troppo reale
Dal punto di vista tecnico il gioco è fin troppo arretrato. Non abbiamo ancora una data per l’uscita, ma speriamo che il tempo rimasto venga usato per migliorare notevolmente l’aspetto grafico, dato che, al momento, il gioco sembra quasi appartenere alla passata generazione videoludica. Sia le ambientazioni che i modelli dei personaggi appaiono spogli e poco dettagliati, risultando quindi poco convincenti; non aiuta una direzione artistica piuttosto anonima, almeno per il livello che abbiamo avuto modo di provare.

– La storia potrebbe essere interessante

Purtroppo, la prova con Get Even non ci ha convinti affatto, lasciandoci anzi ancora più dubbi rispetto a prima. Non solo sull’aspetto grafico, su cui c’è ancora davvero tanto lavoro da fare, ma anche sul gameplay, che sembra appartenere al più anonimo FPS durante le fasi di sparatutto. Rimane il mistero sul comparto narrativo, su cui gli sviluppatori sembrano voler puntare: speriamo che sia proprio questo a redimere Get Even, facendoci ricredere sul progetto. Staremo a vedere.