Anteprima

Gang Beasts Online

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a cura di Francesco Ursino

Disponibile in early access già da qualche tempo, Gang Beasts è un picchiaduro che finora ha permesso combattimenti esclusivamente contro bot e in locale. L’arrivo della beta multiplayer, però, ha cambiato le carte in tavola, consentendo ai giocatori di poter provare il brivido di darsi mazzate con personaggi vestiti come Teletubbies: ecco le nostre impressioni.

I pugni nelle maniSviluppato da Boneloaf e pubblicato da Double Fine, Gang Beasts è un titolo che nella sua controparte offline consente di sfidarsi in lotte senza tregua (e senza un particolare senso) in otto stage differenti. Lo scopo del titolo è esclusivamente quello di menare legnate a qualsiasi cosa si muova su schermo, avendo anche la possibilità di aggrapparsi a muri e sporgenze, e utilizzare gli oggetti presenti nell’ambiente di gioco. Ogni partita si svolge in round, che terminano nel momento in cui rimane in vita un solo personaggio. Nel momento in cui le vite dei combattenti scendono a zero, il personaggio superstite è decretato vincitore.Lo stesso impianto della versione offline è trasferibile in ambiente online: al momento, infatti, i partecipanti alla beta hanno la possibilità di sfidare altri giocatori in partite comprendenti fino a quattro giocatori, in tre stage differenti. Nel momento in cui scriviamo, le stanze disponibili ammontano a otto, ma è bene dire che le prestazioni del netcode sono tutt’altro che solide, anche considerando i soli server europei. D’altronde, è pur vero che stiamo parlando della versione 0.0.2 del progetto in questione, che dunque dovrà per forza di cosa migliorare nei prossimi mesi sia dal punto di vista dei contenuti, che evidentemente anche nella sua infrastruttura. Prima di lanciarci nella breve analisi del gameplay, vale la pena continuare a parlare del modo in cui l’online è proposto al momento: va da sé che il numero di giocatori è estremamente esiguo, per cui riuscire a trovare una partita che non sia del tutto vuota è una piccola impresa. Riuscire a entrare in una stanza, poi, non vuol dire iniziare a giocare, considerato il sistema di gioco descritto poc’anzi. Difatti, il giocatore che entra in una stanza deve attendere la fine della partita attualmente in corso, e dunque rimanere in stallo fino a che il conteggio delle vite di almeno tre giocatori non segni zero. Dopo un’attesa che dunque può durare anche qualche minuto, netcode permettendo, è possibile iniziare a giocare.

Thug lifeLa prima reazione che abbiamo avuto giocando al multiplayer di Gang Beasts è stata, tanto per rimanere in tema, simile a quella che abbiamo avuto quando un giorno ci siamo imbattuti per caso su Youtube in un video in cui i Teletubbies ballavano al ritmo di Smoke weed everyday di Snoop Dog. Nel caso del video (che in effetti consigliamo di cercare su Google) ci siamo fatti qualche risata pensando che il tutto fosse l’opera di un genio, mentre pensando a Gang Beasts non abbiamo potuto fare altro di pensare che si trattasse di una sorta di scherzo. Vedere apparire su schermo quattro affari colorati e vagamente gelatinosi che cercavano di menarsi, peraltro in bilico su due camion in corsa, è stato un po’ sorprendente. In effetti, però, il multiplayer di Gang Beasts potrebbe avere i suoi motivi di interesse. Per prima cosa, sembra giusto dire che il gioco in questione propone un sistema di controllo e un feedback dei movimenti che sembrano volutamente difficoltosi da gestire, tralasciando comunque lag e problematiche proprie del netcode. I personaggi sono lenti e hanno movimenti goffi ma non per questo poco efficaci: in effetti, è possibile notare chiaramente la differenza di abilità tra i pochi giocatori presenti online. Abbiamo quelli che sostanzialmente sanno quello che stanno facendo, e dunque si esibiscono in prese, arrampicate sui muri e quant’altro, e chi semplicemente gira per i livelli alzando le braccia in alto sperando di non essere picchiato selvaggiamente. Abbiamo notato, poi, che l’azione a volte è talmente caotica che per uscire vincitori dalla contesa è spesso sufficiente nascondersi; in altre parole, è possibile trovare un angolo del livello abbastanza riparato, stendersi per terra con l’apposito tasto e aspettare che la selezione naturale faccia il suo corso, magari grazie a un giocatore che inizia una presa multipla e si trascina con gli altri verso la morte. Gli stage, a questo proposito, seppur presente in quantità infima fanno il loro lavoro: in uno, come già detto, saremo sopra a due camion in piena corsa su un’autostrada; nel momento in cui si viene lanciati in strada, ovviamente, si morirà. Nel secondo livello saremo in una sorta di fabbrica, in cui dovremo fare attenzione a non cadere (e a non essere gentilmente accompagnati) nelle varie presse presenti. Infine abbiamo la fermata di una metropolitana, in cui lo scopo principale è quello di scaraventare tutto e tutti sui binari, di modo che i frequenti treni in corsa possano fare il loro lavoro.

Ignoranza a palateSpendiamo qualche parola per il sistema di controllo: nei primi istanti di gioco non avevamo idea di cosa si dovesse premere per tirare legnate, anche perché i menu di gioco attualmente sono in fase embrionale, e non presentano una sezione dedicata ai comandi. Tutto ciò è anche giustificabile considerato che la beta è attualmente popolata da utenti della versione offline di Gang Beasts che, almeno in teoria, dovrebbero conoscere se non altro i comandi fondamentali. Dopo aver spulciato brevemente una guida online, in ogni caso, ci siamo lanciati nella lotta cercando di afferrare, scalciare e saltare su ogni cosa avesse una parvenza di nemico. Il risultato non ci ha del tutto soddisfatto, ma difatti neanche fatto sbadigliare in preda alla noia più totale. Questa beta online di Gang Beasts, dunque, ci restituisce un’esperienza di gioco ignorante e ancora decisamente grezza; non sappiamo se e come il gioco potrà evolvere nel prossimo futuro, anche se è possibile intravedere qualche lampo di positività. Ci si picchia, si va in giro per i livelli a fare cose senza senso, si muore e poi si ricomincia: in sostanza questo sembra essere il fulcro del gioco. Per ultimo, parliamo dell’inquietante comparto tecnico: graficamente il gioco non è proprio una gioia per gli occhi, e presenta ancora numerose imprecisioni. Ci vogliamo soffermare maggiormente, però, sul sonoro, che oltre al classico rumore di pugni e mazzate varie, propone delle inquietanti (e diremo fuori luogo) risate che ogni tanto partiranno a caso durante gli scontri, e che ci hanno lasciato perplessi a ogni ascolto.

– Ci si picchia con dei cosi che sembrano Teletubbies

La beta online di Gang Beasts ci ha lasciato prima perplessi, poi dubbiosi, e infine vagamente speranzosi. L’esperienza di gioco da picchiaduro ignorante e caotico già presente nella versione offline, infatti, viene riportata integralmente anche negli scontri tra giocatori online. C’è da dire che abbiamo incontrato già giocatori più smaliziati che, complice una maggiore conoscenza della fisica del gioco e del sistema di controllo, ci hanno mostrato quali possano essere le potenzialità del titolo, che potrebbe risultare anche un piacevole terreno di scontro tra giocatori. La possibilità di esibirsi in prese, calci, salti e pugni in maniera libera potrebbe essere allettante, ma è evidente che il comparto online è ancora troppo acerbo per poter essere giudicato. In ogni caso, noi continueremo a monitorare la situazione per voi: per questo, non vi resta altro che continuare a seguirci, sempre su queste pagine.