Recensione

GTA: Vice City Stories

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a cura di Threepwood

Ritorno a Vice CityQuasi due anni fa partì un progetto che vedeva uno dei titoli più acclamati da pubblico e critica, ritornare in una “nuova” veste per la console portatile sony. Il risultato fu Gran Theft Auto Liberty City Stories una rivisitazione del mitico GTA 3 capace di dare modo a tutti i fan della serie, di vestire, anche su PSP, i panni del proprio idolo. Al titolo seguì una conversione per PS2 che purtroppo non fu particolarmente apprezzata, consegnando di fatto al popolo Sony una versione di GTA dalla grafica scialba, breve e troppo legata alle caratteristiche tecniche della console portatile. A un anno di distanza i caparbi sviluppatori Rockstar ci hanno riprovato sviluppando Gran Theft Auto Vice City Stories, una sorta di seguito del titolo uscito su PS2 che ci vede però svestiti dai panni dell’amatissimo Tommy Vercetti. Dopo aver conseguito un ottimo successo su Psp scopriamo insieme se la creatura Rockstar sarà capace di ripetersi anche su PS2.

Gli sfavillanti anni 80GTA Vice City diventò famoso e acclamato per due motivi: un personaggio carismatico come Tommy Vercetti, un’ambientazione spettacolare che sembrava essere ispirata dalle città dello stato della Florida e infine secondo me la scelta migliore: ambientare il gioco negli anni 80. Lo scenario, l’atmosfera e il titolo del gioco non poterono far altro che richiamare alla nostra mente la serie tv Miami Vice che sembrava essere la principale musa ispiratrice delle vicende trattate. Tutte queste caratteristiche ritornarono anche nella versione Psp con gran gioia per gli ammiratori e la versione Ps2 non è certamente da meno. Non tutto è rimasto uguale in questo nuovo titolo; gli sviluppatori hanno deciso di cambiare personaggio e di aggiungere qualche modifica al gioco per poterci offrire una nuova esperienza di gioco senza cancellare un’ambientazione di successo. Per questo capitolo Rockstar punta tutto su un nuovo stampo per il proprio protagonista, mettendoci nei panni di Victor Vanceun ragazzo di colore che arriva a Vice City per intraprendere una carriera militare e salvare così il fratello malato e una situazione familiare disastrosa. Il vostro personaggio è quindi molto vicino alla figura vista in Sant Andreas, anche se il suo cuore sarà più da boy scout che da criminale incallito. I vostri guai inizieranno da subito in quanto il vostro superiore sarà il Generale Martinez, un uomo non proprio legato all’arma, ma molto vicino alla cocaina e alla prostituzione. Le prime missioni vi serviranno per introdurvi nel mondo di GTA, per farvi espellere dall’esercito e introdurvi nel vivo del gioco. Oltre al cambio di protagonista vi sono altre piccole novità all’interno del gioco che completano il mondo di Vice City. La prima e la meno importante vede il nostro eroe capace di nuotare come nell’ultimo titolo della saga, ma non sarà però capace di sviluppare muscoli, imparare mosse di combattimento, ingrassare o tutte le qualità stile rpg che aveva S.Andreas. La seconda consiste in un ampliamento della vostra abilità di comprare stabili e attività per guadagnare soldi e potere. Già da Vice City, c’era la possibilità di acquistare locali che fruttavano del “grano”, ad ogni modo gli sviluppatori hanno apportato delle migliorie rendendoci un po’ imprenditori e un po’ criminali. Come succedeva in passato vi impossesserete di questi immobili facendovi strada con le vostre armi, una volta che avrete liquidato gli ormai ex padroni potrete decidere se comprare lo stabile e quale tipo di attività illecita insediarci. Come in S.Andreas il vostro potere sarà fonte d’invidia per gang rivali e criminali della peggior specie che cercheranno in ogni maniera di distruggere queste attività, starà a voi decidere se fermarli con la forza o se passare qualche mazzetta per crearvi nuovi amici e diventare così il re della città. Parlando di mazzette, potrete usare il vostro potere economico per riavere armi e bagagli nel caso in cui verrete arrestati e quindi vorrete riavere tutti i vostri “giocattoli” da gangster. In questo capitolo sono presenti anche alcuni nuovi mezzi, come la BMX, elicotteri, barche quad e molti altri. Il titolo ripresenta infine tutti gli aspetti dei vecchi titoli, missioni taxi, ambulanza, gare cittadine, missioni omicida ecc, quindi non si è persa per strada nessuna delle buone qualità dei vecchi capitoli.

Conversione…che faticaGTA Vice City stories porta anche su PS2 le buone caratteristiche e i buoni cambiamenti attuati rispetto al capitolo precedente. Sotto un certo punto di vista è un bene, mentre sotto un altro punto di vista è un forse un piccolo difetto. Nonostante il porting risulti migliore grazie anche ad un ottima realizzazione già vista su Psp, il titolo non manca di portare con se alcuni difetti. Ad esempio notiamo strani fenomeni grafici e meteorologici. Ci è capitato di essere travolti dalla pioggia nonostante il cielo fosse sereno, in un altro episodio invece abbiamo visto come la pioggia si verifichi ad intermittenza; nonostante il cielo sia nero e stia palesemente piovendo, appena acceleravamo con la nostra moto, le gocce sparivano e ricomparivano solo dopo esserci fermati. VCS ci ha anche proposto qualche rallentamento tanto da essere poco fluido in situazioni in cui sono presenti molti elementi sullo schermo. GTA non è solo protagonista di questi difetti, è certamente vero che nonostante la semplicità di alcune missioni, il titolo risulta comunque divertente e sufficientemente longevo da essere considerato un vero capitolo di GTA. Infine la città brulica di vita, di gente che urla, clacson, incidenti e sparatorie restituendoci così l’aria di casa.

– E’ Vice City

– Qualche interessante novità

– Prezzo di vendita

– Dov’è Tommy Vercetti?

– Qualche difetto grafico

-hanno ripetuto gli errori della precedente conversione

7.7

La mia opinione finale non si discosta di molto da quella del mio collega che fece la recensione della versione PSP. Vice City Stories è sicuramente un buon prodotto nonostante manchi il carisma di un idolo come Vercetti e non presenti una storia e una qualità delle missioni pari a quella di Vice City.

Il risultato finale non è esaltante e Rockstar sembra aver ripetuto l’esperienza del capitolo precedente, realizzando una conversione troppo legata alle caratteristiche della console portatile, con qualche difetto grafico e forse troppo semplice per gli appassionati della serie.

Positivo infine che il gioco viene venduto a un costo ridotto permettendo così di dare meno peso al fatto che il gioco è troppo simile alla versione Psp.

Voto Recensione di GTA: Vice City Stories - Recensione


7.7